AUGUSTO ORSINI
Augusto nel suo studio

Augusto Orsini veniva dall'Argentina, un pittore, un regista, un artista.
Come mi raccontò, e mi si perdonino errori di memoria o discrepanze con i fatti reali, che nacque da padre italiano (di Viareggio), visse a Buenos Aires dove diede rifugio in casa ad alcuni oppositori del regime
Si spostò poi in Spagna dove fece il coreografo lavorando per la televisione.
Si occupò di teatro e pittura, e venne in Italia alcuni anni fa a Parma, perché, mi disse, da piccolo la sua tata gli parlava sempre delle opere e gli era rimasto il sogno di venire in questa città.
lo conobbi mentre lavoravo all'Informagiovani e fu un incontro proficuo, io ero laureato in storia dell'arte, facevo teatro ed ero informatico, lui stava studiando un modo per faticare meno a livello fisico, ma concludere dei disegni e trasformarli in quadri.
Abbiamo collaborato per corsi di disegno con la parte destra del cervello, teatro e momenti di discussione sui temi della vita.
Sono fiero di poter dedicare alla sua memoria queste opere che per vari mi sono pervenute in vari modi.
Delle opere qui rappresentate vi sono alcuni quadri a olio / tempera / acrilico, alcuni pastelli, acquerelli e la nuova tecnica che fu adottata da Augusto negli ultimi anni: partire da disegni, immetterli sul computer e colorare il quadro tramite tavoletta grafica, come mi disse questo gli permise di finire molte opere che altrimenti avrebbe abbandonato per difficoltà fisiche.
La stampa seriale dell'opera ottenuta anche se adotta le moderne tecniche di stampa digitale ricalca l'idea che fu fella stampa antica di incisioni, le quali, come in questo caso, partivano da un'idea originale disegnata e poi riprodotta su di un sistema di riproduzione seriale.
I temi sono vari, figurativi con personaggi da opere classiche, immaginifici con ambientazioni mitiche e non figurativi, con onde di colore che rappresentano l'energia che permea tutto il creato, sino ad arrivare ad opere grafiche in cui il tema è un insieme di elementi diversi, figure e giochi grafici che sembrano voler riempire ogni spazio, ma sempre coerenti, con richiami liberty e persino barocchi ed una chiara impronta propria di chi è abituato a creare bozzetti per le scene.

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