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Bologna, Parma, Lesignano...
Di Alex (del 21/12/2008 @ 12:22:30, in Società, linkato 1352 volte)

Dovunque troviamo i segni di una umanità impoverita di spirito e di senno. Senza rispetto della storia e della vita affettiva degli uomini.
A Bologna la via storica delle discussioni tra una birra e un buon vino è oramai distrutta dalla cecità di un sindaco borghese e senza senno.
Considerate che Bologna è sede di molti movimenti culturali e questo modo un po' alla mano di discutere con la genete comune al bar è , credo, matrice della sua cultura cittadina, veciolo di scambio culturale, e sociale.
Ma ovviamente in queta epoca ove vince solo ed unicamente il soldo e l'effetto non era abbastanza a posto.
Parma ha dei progetti di trasformazione dello spazio urbano che fanno pena per quanto sono lontani dalla vita quotidiana e avulsi dalla storia popolare di una città che ha una lunga storia da ricordare.
In un'epoca di crisi in tutti i sensi allontanarsi dal ricordo della saggezza popolare, della storia di come i nostri avi hanno visuuto e risolto le loro crisi è un'aberrazione, un abominio politico indecente.
Si costruiscono copntenitori di una scemenza incredibile come il Cinecity, strutture senza senso mirate solo alla vita superficiale dellì'impiegato medio.
A Lesignano hanno distrutto un vecchio casolare in sassi in centro, comesempre preludio ad una costruzione aberrante in cemento e ferro, vetro e razionalismo selvaggio.
A Vaio di Fidenza hanno costruito dal nulla un ospedale assurdo, un mostro che punta alla funzione commerciale più che hai servizi, in cui l'accesso ai servizi ospedalieri è al primo piano, le due scale di accesso poco indicate e lontane, con centinaia di metri da percorrere a piedi dal parcheggio agli ambulatori (qualcosa di perfetto per chi soffre), se si sbaglia l'accesso ci si trova in luoghi desolanti, come il dietro di una quinta di cartone, dovendo percorrere metri e metri di muro desolante senza indicazioni e accessi alterantivi.
Io credo che una struttura moderna debba anzi amplificare i multiaccessi, in un epoca di comunicazione a tutti i livelli si creano spazi con accessi univoci, non chiari e lontani.
Una struttura di servizio dovrebbe permettere l'accesso da tutti i livelli, essere piacevole, comoda, chiara.
Pensate all'ospedale maggiore di Parma, realizato con tante strutture polifunzionali, con almeno tre accessi e una dimensione chiara sia all'esterno che all'interno, pensata per chi vive il liuogo e per chi vi passa, certo non senza problemi, ma sarà meglio avere tante costruzioni divise da strade che permettono di identificare bene gli spazi e le funzioni o enormi torri unite da corridori all'aperto, in cui si entra dalle porte di servizio passando tra gli scatoloni come la sezione nuova dell'ospedale?
Non parliamo dell'interno che è senza finestre, in cui tuto assomiglia ad un labrinto, men che meno funzionale alla guarigione del paziente.

Ogni casa antica che salviamo è una successo per il buon vivere ed un punto in più verso una coscienza maggiore, ogni albero che salviamo è altrettanto, ogni paesaggio che distruggiamo, spazio che sacrifichiamo al costruttivismo moderno, privo di storia e di materiali naturali è un punto verso la morte affettiva della società.