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Beppe Grillo considera inutile concedere la cittadinanza ai figli degli stranieri
Di Alex (del 24/01/2012 @ 20:32:01, in Società, linkato 2035 volte)
Caro Beppe Grillo, per quanto stimi molte delle tue battaglie e delle tue asserzioni sull'ambiente politico, sociale e ecologico, ho, a più riprese, notato
un atteggiamento molto "genovese" nei confronti degli stranieri, certo nessuno è perfetto.

Però vorrei che tenessi conto che davvero gli stranieri sono forza lavoro e fanno girare denaro e servizi nel nostro paese.
Vorrei che ragionassi anche su come si sente un ragazzo o una ragazza di 15-18 anni che sono nati qui, conoscono il dialetto della nostra terra, le leggi italiane, le stupidaggini italiane, gli altri adolescenti della nostra terra, esattamente come è accaduto, già non molti anni fa, a moltissimi italiani in America, in Francia, in Inghilterra...
Queste persone, pur portando con sé anche problematiche dovute a questo spostamento, proprio per questo, appartenendo a due o tre culture diverse, dispongono di un potenziale molto alto in termini di capacità, spinta, creatività, capacità di comprensione, cosienza delle situazioni umane e sociali...
Tutte cosette che ai giovani italiani, abituati a stare in casa fino a 30/40 anni, ricevere tutto dai bravi padri borghesotti arricchiti, comprese le aziende e le imprese, salvo poi mandarle in rovina in quanto incapaci di ogni genere di sacrificio e creatività imprenditotriale, mancano quasi del tutto, e lo dimostra la situazione socio-polica e culturale in cui versa il nostro paese e contro tu ti scagli così efficacemente!
Questa nuova forza umana è quanto di più sano ci possa essere per un paese da svecchiare in tutti i sensi.
Pensate grillini pensate, e, ogni tanto, ragionate anche sul passato (che va conosciuto) e il futuro (non solo eco-tecnologico), prima di pontificare...
Certo i modi e i termini per la concessione della cittadinanza a chi nasce in Italia sono da studiare, non deve essere mero automatismo e neppure assurdo incentivo a procreare solo per questo motivo, ma questo tipo di "jus soli", già normale in moti paesi che conoscono l'immigrazione da decenni, non ha invero creato danni o distratto la gente dai problemi reali, in Francia, come in Inghilterra non mi sembra che la dimensione sociale sia distrutta da lotte intestine e neppure nel paese più multietnico del mondo si può dire che questa situazione gli abbia impedito di diventare il più potente del mondo economicamente e militarmente, come si vede oggi stesso dove come Presidente hanno uno di coloro che ha acquisito cittadinanza pur proveniendo da matrici diverse.
Concludo che rimango di sensibilità grillina, da sempre ecologista e contrario alla partitocrazia, ma non senza una coscienza storica e sovranazionale.