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 la strada della natura... di Alex
 
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Oggi la gente sembra guardare alla vita come a una speculazione. Non è una speculazione, è un sacramento. Il suo ideale è l'amore, la sua purificazione è il sacrificio

Oscar Wilde
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.

Di Alex (del 16/07/2008 @ 07:41:44, in Società, linkato 1047 volte)

Vorrei ringraziare e dire a Pino Maniaci di Telejato e a tutta la sua famiglia e i collaboratori: forza, continuate, ogni giorno siete meno soli nel vostro sforzo che è una grande realtà del sud e della Sicilia.

Vorrei salutare e ringraziare Guido Orlando, del gruppo di Peppino Impastato, e dirgli: avanti, senza perdere le speranze e senza angustia, ogni gesto contro il malcostume e la stoltezza degli uomini ha un valore al di là degli effetti immediati, portate avanti una grande memoria e delle grandi idee, peccato che non rinasca Radio Out,  magari che si possa sentire a livello nazionale!

Vorrei ringraziare i ragazzi di Liberaterra e dirgli: bravi, è dura, ma è un grande conforto vedere dei giovani che si impegnano davvero per ciò in cui credono.

 
Di Alex (del 13/07/2008 @ 17:27:43, in Società, linkato 1226 volte)

Viaggio in Sicilia tra natura selvaggia, mare, sole e i luoghi della lotta alla mafia.

Come mi disse un anziano farmacista: "la Sicilia è bella per il sole e per le donne, ma gli uomini......"

La prima cosa che spicca in Sicilia è il contrasto immediato tra una natura che lotta contro il secco ed il sole, ma riesce ad avere una forza ed una bellezza selvaggia pura, unita ad un sole forrte, chiaro, senza il filtro della nebbiolina padana, che d'estate si trasforma in umidità altissima, il tutto opposto ad una umanità povera, che vive in costruzioni di una bruttezza assoluta, mezze fatiscenti, costruite male, senza rifiniture, senza attenzione al paesaggio, brutte e tristi.
Ho visitato solo la parte occidentale dell'isola, da Palermo a Trapani e da Trapani ad Agrigento.
Però credo di avere colto una situazione specifica.
Sembra emblematico del fatto che la vita in contesti umani brutti partecipi a creare un sentire, un modo di vedere le cose .
La gente è remissiva, le case e l'ambientazione urbana fatiscente e completamente basata su stilemi assurdi e bruttissimi, soloo alcune ville di chi ha fatto i soldi, non si sa come, sono appena passabili e spiccano tra la povertà del resto.
Mi sembra di capire che non esiste la borghesia, solo contadini, pescatori o ricchi.
Le persone non danno confidenza subito, ma poi, un volta inerpellate, sanno essere franche e piacevoli, con spirito umano proprio di chi è abituato ad aiutarsi.
I signorotti sono invece volgari e decisamente ostentatori, molto peggio dei nostri borghesi individualisti e presuntuosi.
Propio la presunzione, l'orgoglio tutto maschile, credo siano il male della Sicilia, l'humus per la mafia e i suoi modi.

Non ci si illuda però, la Mafia non è più la lupara e la coppola, si tratta di ricchezza fatta di estorsioni e traffici illetici, accordi ottenuti con la forza e la prevaricazione, controllo del territorio e gestione della politica, ma dovremmo cosniderare che a parte le infiltrazioni mafiose al nord, possibili anche grazie alla disponibilità finanziaria, esiste qualcosa di poco diverso anche da noi, che si può chiamare a buon titolo mafia: ogni volta che un datore di lavoro ricatta il lavoratore per ottenere uno sfruttamento più remunerativo, ogni volta che con il suv nuovo blocco il traffico per ostentare la mia ricchezza, o meglio quella di mio padre, e intanto inquino e prevarico, ogni volta che ottengo un favore da un politico solo perchè lo conosco, ogni volta che viene passata un mazzetta o una tangente e così via.
 
Vi sono posti da visitare assolutamente: parchi e mare vicino a Castellamare del Golfo, le calette della costa vicino a Partinico, la terra selvaggia tra Palermo e Agrigento, la costa degli sbarchi clandestini, vicino a Porto Empedocle con la scala dei turchi di Camilleriana memoria, Selinunte, Palermo...
Di certo è consigliabile il noleggio di un'auto, ma non fate come me, se prenotate all'Avis o alla Hertz prendete poi su la carta di credito oppure vi fregheranno 95 euro in ogni caso e senza darvi la macchina, che ladri!

Un imprenditore agricolo che cerca di lavorare seriamente nonostante la Mafia ci ha spiegato alcune cose:
da una parte i mafiosi che non ammazzano più per non avere addosso la polizia, ma che avendo una disponibilità finanziaria assoluta, in una regiuone con poche attività imprenditoriali,  possono bloccare tutti gli sbocchi commerciali e farti fallire dall'oggi al domani; dall'altra le cooperative rosse che sono le uniche con un po' di forza ad opporsi alla mafia, ma che si rifanno a vecchi schemi assoluti e risultano quindi difficlimente forti a livello commerciale, e non riescono a mediare tra le difficoltà dei singoli e il mercato vero.

Abbiamo visto gli agriturismi creati nelle terre confiscate, grande impegno per ragazzi giovani che non si può che ringraziare per il coraggio.
Abbiamo visto la casa memoria di Peppino Impastato, meta di intelletti importanti, ma disdegnata dalla gente comune, che non sa cosa perde abbandonando la memoria di chi è morto per i siciliani.
Abbiamo partecipato al telegiornale di Manìaci di TeleJato, grande perspona che assime alla famiglia rischia ogni giorno per dire la verità su fatti persone e cose.

Peccato che i siciliani non capiscano o siano troppo paurosi, che ne è del loro senso civile, che ne è della forza intrinseca degli isolani, che ne è di intelletti come Sciascia, Pirandello, Verga.
Certo se è vero che la destra e forza italia soprattutto ha vinto in ogni luogo e se è vero che il voto è stato soprattutto voto di scambio, voto a detrsa perchè mi danno un lavoro per sei mesi, la destra italiana dimostra sempre più il modo sporco di agire, legandosi senza problemi a faccendieri e mafiosi, e il popolo italiano dimostra sempre più la sua miopia e incapoacità di utilizzare l'intelligenza che lo ha reso famoso nei secoli.

 
Di Alex (del 11/06/2008 @ 08:01:35, in Società, linkato 1335 volte)

Sento la necessità di ringraziare.
Di ringraziare alcune persone, alcune non più in vita, che in questi anni mi hanno permesso di arricchire la mia capacità riflessiva, la mia criticità, e che, a mio parere, sono tra i pochi pesonaggi pubblici che ancora rendono degna la cultura italiana fcendola uscire dagli ambiti ristretti dell'intellettualismo e della pochezza di intenti e di pensiero.
Pierpaolo Pasolini e Giorgio Gaber sono i primi due, purtroppo non posso rivolgermi a loro.
La criticità esapserata e di grande intelligenza di Pasolini, la sua ricerca del vero, anche in campo spirituale, sono sempre stati un faro per me.
La comicità amara, disullusa e profonda di Gaber, un monito per le scelte di ogni giorno.

Ma posso ancora ringraziare, scrivendo una lettera aperta alcune persone, tutte diverse, ma, io credo e anche sento, tutte con un loro personale tentativo di passare un po' di ragionamento, di pensiero sensato, di luce, direi, alla povera, oramai becera, cultura italiana, vuota e piccola, provinciale e ben poco degna di rispetto.

Dario Fo e Franca Rame, Umberto Eco, Lorenzo Giovanotti, Adriano Celentano, Beppe Grillo.

Dario e Franca, li sento come se fossero amici, persone che conosco fin da bambino, che ho sempre adorato come dei mostri sacri, mi si passi l'espressione, a partire da quando, piccolino, guardavo il Mistero Buffo alla rai. Sapere che ci sono, che sono ancora attivi, che scrivono, parlano, rappresentano e cercano ancora di mantenere viva la luce del pensiero nelle menti italiane, mi rinfranca, mi fa sentire un senso di calore al petto, qualcosa che il moderno gusto televisivo, fatto di effetti e azione considererebbe demodé e alquanto sdolcinato, ma in cui io credo ancora.

Esattamente come dice Jovanotti, il rischio vero ora è di non sentire più nulla, per fortuna ci sono ancora, poche, persone che corrono il rischio di amare e sentire.

Dario che ride, che fa il vescovo, che piange, sorride... credo che mi sia rimasto dentro per anni e abbia contribuito a farmi guardare sempre con disillusione e criticità la religione, opposto della religiosità, che cercava Pasolini, e anticamera dell'ipocrisia.

Eco certo non mi richiama sentimentalmente, però ciò non toglie che il contributo che egli ha dato alla cultura sia fondamentale, e anche con le sue Bustine abbia cercato di pulire la mente dei lettori da molte sovrastrutture, cosa che solo chi conosce per bene le strutture, può fare. Diciamo che questo è un intellettualismo che rispetto, mi piace poco di solito la cultura avulsa dalla quotidianità, dalla semplicità e dal discorso diretto, affettivo ed emozionale, ma in taluni casi è talmente grande da farsi scusare i limiti.

Jovanotti è certo una situazione diversa, una cantante, anche frivolo se vuoi, ma che nel tempo ha sempre espresso sentimenti e modi di esprimere un rispetto per la vita, l'amore e una certa ricerca del sé che tante volte mi ha aiutato a mantermi attaccato ad una certa via importante, nonostante le disillusioni. Ricordo quando lesse una lettera legata a suo padre o altri momenti di impegno politico che mi fanno senitre molto vicino il suo modo di espressione.

Diverso ancora il caso di Celentano, anche lui lo ascolto come cantante e attore, ma anche come presentatore, da molti anni, fin da bambino. Certo non condivido tutto, in parte mi angosciano i suoi silenzi, non vedendo la televisione da prima dle 2000 non ho sentito i suoi ultimi monologhi, però ho sempe trovato importante i messaggi che venivano espressi nelle sue canzoni, il richiamo ad una certa etica, anche ecologica, e non posso che approvare con forza il fatto che tra le cose peggiori ci siano stati in Italia gli architetti e aggiungo i geometri, oltre ai politici marchettari e tangentari. Hanno ridotto e stanno riducendo l'italia ad un ammasso di cemento informe, schifoso e malsano, per la mente e lo spirito, ma anche per il corpo.

Beppe Grillo invece è un'altra categoria ancora, certo ora non sembra più un comico, certo sicuramente ci guadagna, è già anche ricco, ma chi se ne frega, mica gli ho affidato i miei risparmi o gli ho dato in moglie la figlia, quello che dice è sacrosanto, non importa che una volta ascoltato da poiù di dieci persone poi scada in populismo, rimane sacrosanto, e lo stesso la rabbia di chi vede il modo becero dei borghesi italiani di distruggere lo stesso paese in cui vivono, soano pure scemi. Il caso Scalfari fa bene a criticare e mettere in discussione, ma non mi dica che Grillo lo fa solo per guadagno ed è finto, quando il suo giornale ogni giorno diventa sempre più mediocre ed espressione del ceto medio borghese per vendere più copie e fare le fusa ai potenti.

Li ringrazio perché dopo aver subito varie perdite di ogni tipo, non ultimi una certa serenità e ottimismo che mi avevano spinto prima, mi rendo conto che chi fa qualcosa aiutandoti a non scordare ciò che vale nel vivere, anche se poi ci guadagna e si becca un bel po' di fama, questo purtroppo è uno degli aspetti negativi, che comunque rende un po' tutto falso, va comunque rispettato e ringraziato.

QUINDI GRAZIE.

PS

Certo non scordo che esistono altri che cercano di mantenere viva la mente e il cuore degli italiani come Sabina Guzzanti, Umberto Galimberti, Moretti, franco Battiato, etc. etc. ringrazio anche loro, ma ancora non sento di dovergli scrivere una lettera aperta.

 
Di Alex (del 09/04/2008 @ 07:33:53, in Società, linkato 1049 volte)

L'atteggiamento viscido, insinuante, anticamera dell'ipocrisia, strumento di giudizio e pregiudizio é senz'altro uno degli aspetti beceri di un certo cattolicesimo, anzi l'aspetto piú simile ad un tumore, lo stesso che trasforma le congregazioni in sètte e che ha contribuito a distruggere la credibilitá e la spiritualitá della Chiesa.
Certo ció che mi ha colpito di piú é stato trovare questo tipo di atteggiamento ancora molto diffuso tra le persone cinquantenni.
Ancor di piú quando questo atteggiamento é strumentalizzato ai danni di un ammalato, vissuto come mero strumento per valutare e giudicare gli altri, con pochissima vera caritá cristiana anzi con ció che io credo sia vera espressione diabolica.
Stimolare rabbia, svilimento, senso di colpa e nervosismo é senza ombra di dubbio diabolico, o per assoluta incomprensione degli insegnamenti Cristiani o per vero istinto negativo.
Posso assicurare che quando c'è una situazione dificile per la malattia grave di un parente è proprio vero che tutti gli altri sfruttano l'occasione per giudicare, per conisgliare, per criticare pur non facendo nulla e soprattutto travisando ogni scelta difficile di chi è coinvolto secondo il loro metro deformato.
Che tristezza.
Chi vive davvero una religione si sente al pari degli altri, anche i peggiori, si sente coinvolto nel comprendere realtà e non realtà.
Molti cattolici, come molti musulmani e anche appartenenti ad altre religioni e soprattutto sètte, si sentono in grado di giudicare perché superiori: aberrazione e mancanza di vera fede.
Preghiamo per costoro, in ogni caso subiranno le conseguenze dei loro atti

 
Di Alex (del 22/03/2008 @ 17:15:28, in Società, linkato 1210 volte)

La scienza medica di oggi, lo dico oramai per esperienza, sicuramente si avvale di persone che si impegnano, credono nel loro lavoro e a cui occorre essere grati per ció che riescono a fare.

Peró tutto questo non toglie ció che si percepisce chiamarente sotto il sistema medico scientifico occidentale: giochi di baronaggio dei medici (dei primari che utilizzano i medici come pedine) e un senso di precarietá e fatalismo di fondo anche se condito con la famosa invincibilitá scientifica.
L'impressione é quella del formicaio laborioso ma che nulla puó fare contro la ruspa imminente.
Si danno da fare studiano e si impegnano ma alla fine rincorrono i problemi e gli effetti secondari delle loro azioni, non colgono il problema, non lo scandagliano, lovedono solo come un nemico da affrontare con la baionetta, o la va o la spacca.
Manca tutta la complessitá del sistema naturale e umano, manca la coscienza delicata e profonda delle medicine antiche e soprattutto manca ogni rispetto e riferimento agli aspetti non prettamente scientifici: lo spirito del paziente.

Chi si confronta con una grave malattia o con il rischio di morte non ottiene aiuto da questa societá votata a nascondere il dolore e la morte, ad esorcizzare.
Non aiutano i preti (a parte alcuni) che spesso hanno frasi di convenienza e non trasmettono spirito e pace (dimostrano così di essere pesone alquanto lontano dallo spirito, alla stregua del più misero dei parrocchiani), non aiutano gli amici che fanno di tutto per non parlare dei problemi essendo troppo disabituati a confrontarsi con questi problemi, non aiuta nemmeno lo spirito della persona che risulta poco allenato a confrontarsi con aspetti profondi.
Il nostro apparato medico poi non pratica neppure ció di cui dispone, il suo strumento scientifico per aiutare lo spirito: la psicologia. Talmente legata a degli aspetti umani poco controllabili e schematizzabili da essere considerata dalle sorelle "perfette" (cardiologia, ...) una minorata mentale.

Causa - effetto, una metodologia potente: ha permesso mote delle guerre moderne e alimentato la sovrastruttura tecnologia del giorno d'oggi. Ma quanto sia debole questo metodo nei confronti della realtá é chiaro: lavora come un panzer dimenticando e travolgendo tutto il resto; questa persona dice cose strane per cui é pazzo, quest'uomo viene da un altro paese per cui é peggiore, ho il mal di fegato quindi prendo il cortisone...
Si perde la complessitá della dimensione reale, non si é in grado di percepire i risvolti e gli effetti a catena delle azioni.
Il metodo Galeileiano, alla base della metodologia scientifica, funzionava in parte per le scienze che studiavano la natura anche se tuttora il metodo scientifico che riproduce in laboratorio e deduce i processi con formule fisico/matematiche si basa in buona parte su approssimazioni.
Abbiamo ridotto tutto alla matematica, ed effettivamente i computer funzionano, salvo poi risultare sempre pieni di problemi ed agire sempre e solo a livello virtuale.

Rimane quindi questo senso di incompletezza: aver cercato i curare solo un pezzo, rincorrendo il problema e utilizzando metodologie giovani, inesperte e presuntuose, dimentiche della parte piú importante dell'uomo: il suo essere parte di un tutto sia naturalmente che spiritualmente.

 
Di Alex (del 20/03/2008 @ 07:49:27, in Società, linkato 1322 volte)

Ancora e ancora la Telecom disturba con mosse illegali i miei sistemi di navigazione.

Nel 2004 ho riattivato una linea nella casa bolognese che avevo appena occupato, solo la telecom poteva farlo quindi ho agito di conseguenza. Appena attivata ho chiesto all'infostrada di sostituire la Telecome e abilitare l'ADSL. Ero vecchio cliente, l'avevo in aggiunta sul telefono di mio padre, l'ho portata in campagna sempre in aggiunta poi in aggiunta a Torrile sempre con il mio fido 56k per navigare. A Bologna ho trovato il nirvana con i miei 5mb. Peró le cose non sono andate per una via semplice.

Due settimane dopo l'abilitazione mi telefona un tipo offrendomi vari servizi e dicendomi che l'operatrice con la quale avevo determinato i servizi della linea si sera sbagliata coniderandola non semplice ma digitale e chiedendomi se volevo Alice. Rispondo si alla linea semplice (prerequisito per l'adsl) e no ad Alice. Ma la mia riechiesta di adsl infostrada  non va in porto e non so perché, dopo un mese di tentativi e chiamate interesso direttamente la Telecom e scopro che avevano abilitato Alice! Scopro tempo dopo che la Telecom si avvale di ditte fantasma con teleoperatori che contattano a freddo e a caldo ditte e privati e poi abilitano servizi non richiesti riuscendo a guadagnare migliaia di euro con servizi fasulli nascosti nelle bollette.
Comunque dopo tanto tempo che aspetto non risco a resistere chiedo se posso farlo e provo Alice per un giorno. Scopro peró poi che il solo utilizzo determina che poi per disabilitarlo vogliono 150 euro, cosa non detta dalla operatrice che mi aveva abilitato.
Dopo due mesi finalmente staccano telecome e abilitano Wind adsl.
Ecco che arrivano bollette di 350 euro della telecom, utilizzata solo per un paio di mesi, poi una di 150 euro che non pago e rispondo con un fax in cui interesso anche la confconsumatori.
Una delle associazioni per i consumatori mi contattano dicendo che posso riottenere tutto facendo causa, tanto la Telecom paga sempre visto che ha torto e tanto solo uno su dieci fa causa. Io stesso dopo tre tentativi infruttuosi per contattare l'associazione mollo.
Dopo un anno che utilizzzavo Infostrada come operatore unico mi arriva una ridicola bolletta Telecom con 130 euro da pagare e come descrizione della motivazione: tre puntini!!!! Che schifo, che faccia tosta!

E arriviamo ad oggi. Per cause di forza maggiore mi risposto a Parma da mio padre chiedendo a Infostrada di abilitare tuttoincluso sul telefono dove tutto era iniziato. Dopo 3 giorni infostrada era unico operatore per le telefonate, ma l'adsl era bloccata per la presenza di Alice! Ancora!
Mando tutti i moduli e telefono anche a Telecom per disdire. Ma dopo un mese non resisto piú:  attivo l'offerta Alice che da sola arriva sul mio pc all'accensione del router, Alice 500k. Ora navigo regalando soldi a telecom, ho comunque inviato di nuovo tutti i moduli possibili per bloccare Alice e passare a Infostrada.

Sono certo che Telecom, che disturba mio padre quasi ogni giorno per essre riabilitata, mi farà pagare questa debolezza. vi farò sapere.

 
Di Alex (del 20/03/2008 @ 07:48:25, in Società, linkato 1039 volte)

E' assurdo che non si sia ancora arrivati a boicottare i giochi Olimpici in Cina.
Meglio si può dire che sarebbe una cosa naturale umanamente, certo non economicamente, come al solito.
Mi viene rabbia al pensiero che una nazione possa perpetrare omicidi e repressioni motivate solo dal possesso di una zona del mondo che non gli appartiene.
Il mio rispetto per il governo cinese è ora nullo e sono certo che le colpe dei padri ricadranno sui figli cinesi, quella nazione si maledice da sola ad uccidere dei monaci che, io credo, almeno per coloro che lo vivono intensamente, sono tra i religiosi più vicini al senso vero della vita e della morte.

Assurdo che la Cina, antico stato feudale ripresosi solo con Mao per diventare solo uno stato dittatoriale e oligarchico poco diverso da uno medievale, possa definire il Dalai Lama il "rappresentante di un sistema di schiavitù feudale", certo è il rappresentate di un sistema antico di società, non democratico e non moderno, ma decisamente più interessante di un paese che cede al capitalismo quello che basta per arricchire l'1% della popolazione e mantiene il resto in condizioni pietose.

Attenta Cina.

 
Di Alex (del 06/01/2008 @ 10:41:43, in Società, linkato 1134 volte)
Mi piace utilizzare le scale quando salgo, o scendo, in un palazzo, in modo da poter vedere la sua struttura, la sua architettura, i suoi interni e percepire la sua vita.
Allo stesso modo mi piace vedere l'interno delle cose, il dietro le quinte, gli antefatti e gli epiloghi.
Mi lascia perplesso quanto molte persone si lasciano vivere in superficie, non sentono ciò che c'è, quello in cui vivono.
Allo stesso modo è nettamente schifoso che si continui a costruire architetture cosiddette moderne travisando ogni valore delle strutture in cui si vive:
  • un tempo le forme erano naturali
  • i simboli inconsci trasmessi dalle architetture antiche, medioevali soprattutto, sono calmanti, profondi, archetipici, vanno al senso interno degli elementi che compongono la vita e questo secondo me proprio perchè partono da forme prese dalla natura
  • le architetture moderne invece lo si sente subito che sono asettiche, portatrici di simboli fastidiosi, costruite per moduli geometrici ad angoli retti, repulsivi, fatte di materiali a-naturali, ferro, cemento, plastica, tutto ciò che occorre per realizzare quelle forme antistatiche, ma del tutto inutili, che imperversano nelle costruzioni moderne - che schifo -
  • riflettiamo, perchè gli ambienti antichi ci piacciono di più, vengono valutati molto e sono quelli che andiamo a visitare come turisti? A parte il quartiere la defance di Parigi e alcuni palazzi di Berlino, quali architetture moderne (intendo in realtà dagli anni ottanta del novecento in poi) si vanno a visitare apposta?
Ritengo che gli animali pensino, oltre ad essere vivi, tra questi alcuni pensano, e vivono, velocissimo come egli insetti, velocemente come i piccoli gatti e cani, mediamente come gli esseri umani, che sono anche in grado di modificare il loro ritmo, lenti come i grandi animali, molto lentamente come le piante, ma ritengo anche che vi sia una forma di esistenza nelle rocce, lentissima. Le strutture invece costruite dall'uomo sono un insieme di materiali e credo che mantengano poco della loro essenza originale, ma ne acquisiscano dalla vita che li ha densificati.
 
Di Alex (del 24/12/2007 @ 10:03:10, in Società, linkato 1142 volte)
Many wishes to all
AUGURI A TUTTI.
 
Di Alex (del 07/12/2007 @ 22:29:55, in Società, linkato 1133 volte)

Ho visto "Sostiene Pereira", film strano, dolce-amaro, piacevole pur parlando del Portogallo Franchista devo dire che non l'ho sentito lontano dalla sensazione che mi trasmette questa epoca.

Non sono riuscito, in queste settimane, a scrivere alcune righe su di un fatto che mi è accaduto.
Sul finire dell'estate (settembre credo) mi è capitato di essere su di un treno che ha investito qualcuno che volontariamente si trovava sui binari.
Come pendolare mi è già capitato di vedere un corpo in un sacco azzurro venire tolto dai binari mentre si cospargeva il perimetro con la calce viva, così vom mi è capitato di sentire che i lmotivo dei ritardi era un "investimento", ma finora mai era capitato di essere sulla prima carrozza al momento dell'impatto..
E' stato molto sconvolgente, era un amattina di settembre, calda e soleggiata, verso le 9, tra Reggio Emilia e Parma; non è strano volersi suicidare di mattina, con i sole?
Ma inoltre non è strano che mai una sola volta si veda un articolo citare questi suicidi cercando di spiegare le motivazioni?
Si parla di chi viene ucciso, di chi muore in un incidente stradale o per negligenza medica, ma mai dei suicidi.
Sotto sotto questa società liberale e liberista, laica e consumista non vuole che si sappia o non vuole sapere che alcuni si trovano male, che alcuni non riescono a superare la depressione che le situazioni della vita gli pongono davanti.

Vi rendete conto che le persone continuamente giocano? Che tutti si vantano di chi conoscono, di chi possono contattare per chiedere un favore, di quello che valgono nella considerazione degli altri, di quanto gli piacerebbe essere belli e potenti come i vip, del lavoro borghese danaroso che faranno da grandi e così via?
I film, i giornali, le riviste, i programmi televisivi trasmettono vari messaggi specifici, ma sopratutto, oltre all'idea che la scienza è compagna del progresso e l'unico strumento per sopravvivere e mantenere la supremazia, il fatto che tutto gira attorno all'uomo.
Questa visione umanocentrica non è quella umanistica in cui l'uomo si scopre microcosmo del macrocosmo, ma l'assurda senzazione che nella realtà, nella storia, nel quotidiano esistano solo le cose degli uomini, solo gli uomini possano costruire la storia degli altri uomini, che il potere sia solo umano, solo umana la conoscenza, la libertà, la vita, la ricchezza. Che aberrazione submentale! Chiunque viva un dramma vero, accettando di subirne le conseguenze intere per accettarne anche gli insegnamenti si rende conto dell'assurdità di tutto questo: la morte di un parente od un amico, una grave malattia; oppure anche situazioni di vita reale: un prato, il mare, la forza della natura, ... Certo chi ha un po' di coscienza sua o è entrato in contattatto con delle dimensioni spirirtuali complesse, come la preghiera vera (non certo il recitare delle parole), la meditazione, la comunione tra due anime, oppure ha sperimentato di concetti come la percezione della vita della natura, delle forze esoteriche o solo dei ragionamenti filosofici, occidentali ma soprattutto orientali, non fa fatica a concepire questo.
Ma gli altri?
Chi ha vissuto davvero delle esperienze forti scavandone il significato?
Chi ha ragionato sul fatto che tutto ciò che ci circonda è vivo, dalle pietre alle piante al vento, e che quindi per partecipare alla vita basta eistere e sentire ed è solo in più che uno lo faccia lavorando, compiacendo il capo o il cliente, giocando i giochini del potere, facendo la spesa, girando in auto o sfruttando una volta di più quegli strumenti tecnoclogici che in fondo sono utili solo a questa finta convenzione della società umana ed invece ci allontanano sempre più dalla vita reale provocando spesso morte e freddi movimenti di macchinari (anche se forse neppure questi sono esenti da influssi vitali), costui non avrà dubbio su ciò che ho detto.
Purtroppo però sono molto di più coloro che non riescono ad uscire dal gioco delle belle statuine, delle visioni syile Matrix,  in cui tutto è pensato da un'entità pseudoumana, come il dio con la barba di cattolica memoria.

 
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