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I formaggi di Paleau
Di Alex (del 01/09/2007 @ 21:43:30, in Racconti, linkato 1733 volte)

In una piccola cittadina francese, ai confini delle grandi città, ma su di una strada molto utilizzata, esisteva una ditta che produceva formaggi.

Il Signor Palau, così si chiamava il fondatore, ci aveva speso tutto il suo tempo agli inizi del secolo scorso, da piccola fattoria era diventata, piano piano, uno piccolo spaccio e quindi un vero negozio proprio al limitare della cittadina.

Suo figlio aveva continuato la tradizione e ora stava lui dietro al banco.

La specialità che aveva ereditato consisteva in ben 17 tipi di formaggi teneri, alla francese.
Con le erbe, con il latte di capra, stagionato, giovane, di caglio, al pepe nero e al pepe verde, con la foglia di vite, aromatizzato...
E, come faceva suo padre, continuava a preparare ogni mattina gli assaggi di ciascun formaggio, per aiutare le signopre o i signori nella scelta, e per mettere in palio le famose formine per i bambini.
Infatti, oltre alla forma solita la formaggeria era famosa anche per vendere piccole formine di 2 centimetri da portare a casa tutte assieme.
Ma al bambino che avesse saputo riconoscere il formaggio all'assaggio andava una confezione completa con tutti e 17 i gusti!

Avvenne quindi che entrò nel negozio un bimbo assieme alla madre. Il suo nome era Joseph Rounou, e nonostante fosse affetto dalla sindrome down, era sveglio e attento.
Il giovane Paleau (detto anche il "figlio di Paleau", tanto oramai ci era abituato) propose, come sempre, al bambino l'assaggio dei suoi formaggi e dopo avergli fatto provare almeno una decina dei suoi famosi formaggi, gli diede il pezzo di prova.

Joseph meditò un attimo, esitò poi indicò un formaggio tra i tanti.
"Purtroppo è sbagliato caro, ma vedri che riuscirai meglio la prossima volta!" disse Paleau.

Non era così semplice, di solito riuscivano ad indovinare una o due volte all'anno, più per fortuna che per altro.

Dopo qualche giorno la mamma e Joseph si ripresentarono nel negozio, Joseph era piuttosto nervoso.
Venne il loro turno, e la mamma acquistò alcuni formaggi, del latte fresco e un po' di lievito.
La fatidica domanda arrivò poco dopo: "Vuoi provare un'altra volta Joseph?".
Il bimbo annuì, gli venne dato il solito assaggio preso da dietro il bancone, Joseph lo assaporò, e questa volta sorrise sicuro ed indicò il formaggio di capra con le erebe di montagna.
"Bravo!" disse Paleau.

Nei mesi successivi Joseph tornò verie volte e la coa particolare era che ormai non sbagliava mai ad indicare il formaggio, aveva un vero talento per i sapori.

Non era l'unica sua particolarità però.
Durante una visita al negozio, oramai aveva compiuto 12 anni e ci andava da solo, accadde che Paleau facesse un conto piuttosto complicato ad una signora prima di Joseph, doveva sottrarre un vecchio credito, aggiungere un vecchio debito, stornare un errore e calcolare uno sconto.
Alla fine disse il suo risultato dopo aver battuto sulla macchinetta.
A quel punto però intervenne il ragazzino. "Mi scusi signor Paleau, ma il risultato non è 125,70 euro, ma 137,02."
Tutti si voltarono verso il ragazzo e Paleau rifece con più calma il calcolo, era effettuivamente 137,02 euro.

La vita scorse lenta e a tratti veloce come solo può accadere nei piccoli vilaggi o nelle cttadine ancora a contatto con la natura.

Quando Joseph compì 18 anni sua mamma lo iscrisse alla facoltà di matematica della città vicina.
Qualche giorno appresso Paleau vide entrare Joseph e la mamma. "Come va allora?" domandò.
Si rese conto che erano entrambi tristi. "L'università non ha voluto accettare Joseph, per cui non sappiamo cosa fargli fare, credo che dovremo scgeliere qualche fabbrica dove farlo lavorare". Paleau non rispose.
Trscorse il resto della giornata pensieroso, ma con una strana luce neglio occhi.
Verso sera chiuse il negozio, prese il suo vecchio camioncino delle consegne ed invece di dirigersi verso casa procedette dall'altra parte.
Arrivò a casa Rounou dopo qualche minuto, suonò.

La mamma fu colpita dal vedere il bottegaio. "Ci ho pensato tutto il giorno signora Rounou, e vorrei farvi una proposta."
Attese qualche attimo poi proseguì: "Io sto invecchiando e mi piacerebbe molto avere un aiuto al negozio, inoltre sarebbe un male che una volta raggiunta una certa età non ci fosse nessuno a continuare la tradizione di mio padre, un vero re dei formaggi francesi!"

"Joseph è oramai un vero conoscitore dei miei formaggi, ed è bravissimo con i conti, potrebbe lavorare con me."

Il giorno dopo al negozio dietro al bancone c'era sempre il signor Paleau, ma dalla grande vetrata dietro si vedeva in ufficio Joseph che stava mettendo a posto i libri contabili.

Una volta completato il lavoro contabile Paleau passò Joseph al bancone, e dopo i primi dubbi del pubblico non vi è alcun dubbio che egli divenne il commesso preferito da tutti: si ricordava i gusti di ogni cliente, divertiva i bimbi riconoscendo i formaggi anche solo dal profumo, ed aveva un vero talento per i numeri; dopo i primi giorni Joseph di rivolse al signor Paleau: "Posso farle una proposta?", "Certo, Joseph, dimmi", "Credo che la disposizione dei formaggi nella vertina sia sbagliata, negli ultimi tempi i clienti hanno scelto più spesso "la Crosta della Normandia", mentre "il Dolce-latte di montagna" è stato acquistato una sola volta, occorrerebbe decidere se si vuole assecondare i clienti o proporre anche i formaggi meno conosciuti".
Da allora il negozio fu sempre preparato da Joseph e i clienti si lasciarono convincere a provare nuovi sapori e nuovi piaceri.

Dopo vari anni il negozio e la produzione passarono a Joseph per espressa volontà del signor Paleau.
Ancora oggi lo si può vedere sulla vecchia strada provinciale che va dalla grande città alla cittadina di campagna.

I formaggi di Paleau