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 ghiaccio... di Alex
 
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Ogni uomo ambizioso deve lottare contro il suo secolo con le proprie armi. Ciò che questo secolo adora è la ricchezza. Il Dio di questo secolo è la ricchezza

Oscar Wilde
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.

Di Alex (del 02/09/2007 @ 09:21:43, in Società, linkato 1152 volte)

Può essere santo chi è perfetto e non come in natura?

Ha senso considerare i santi perfetti?

Non sembra strano chi non ha nulla di umano, nulla di errabile?

Io non mi fido di chi si definisce santo, di chi dice che la santità è perfezione e di chi si auto-elige a Maestro.

Il vero equilibrio tra buono e cativo, male e bene non è assenza di peccato.

La santità è tale se combinata con purezza di intenti
la sincerità delle motivazioni,
la pace dell'anima,
la comprensione della vita, dei peccatori
e l'amore per la realtà.

Chi non abbia vissuto il peccato come può comprendere gli altri, chi non comprenda il peccato, l'errore, non può essere santo, ma solo fanatico.

Chi cerca la santità senza raggiungere la sua pace interiore e il rispetto assoluto degli altri la cerca per sè ed è solo orgoglio e vanagloria.

La vera santità è la crescita più ampia del fatto di essere nella realtà di questa vita ed essere totalmente umani, non il contrario.

 
Di Alex (del 30/09/2007 @ 11:29:08, in Società, linkato 1090 volte)

Mi chiedo,

vi sembra giusto che una persona non possa crescere, dare valore alle sue possibilità umane, culturali e individuali solo a causa dei soldi?

Pensate come persino nelle emulazioni MMORPG, ossia dei giochi di ruolo online del computer, il vostro personaggio cresca soprattutto grazie al denaro virtuale che guadagna.

I soldi sono solo uno strumento, ma nella nostra società a matrice calvinista sono diventati la base per crescere ed essere!

I limiti dovrebbero rimanere solo etici e culturali, nient'altro dovrebbe limitare la cresita di ogni essere umano!

 
Di Alex (del 04/11/2007 @ 17:17:45, in Società, linkato 23719 volte)

Vengo or ora da Parigi,
Essendo stato in città mercoledì ed avendo raccolto alcune informazioni abbiamo deciso di andare al café in cui Alejandro Jodorowsky  legge i tarocchi a trenta persone ogni settimana.
Le indicazioni trovate erano alquanto frammentarie e soprattutto di vecchia data, a parte una in un forum che però riusultava alquanto sommaria, tipo scambiare la destra con la sinistra!
Ecco come trovare Jodorowsky nel Café Le Temerair (ha cambiato più volte il nome, quindi non fateci troppo conto, inoltre nulla indica la presenza di Alejandro, dovete chiedere!), da piazza della Bastiglia (Bastille) prendete prima Rue de Lyon (a fianco dell'Opéra Bastille), poi Avenue Daumesnil (non tutte sono Rue!) quindi a destra dalla piazza nell'angolo di un palazzo tra Rue Legraverend e Daumesnil, all'altezza di Avenue Daumesnil 32, di fronte al negozio "Cecile e Jeanne" (n.51 di Avenue Daumesnil, siamo tra l'XI e il XII Aroundismant) e di un piccolo market (su Rue Abel), tra tre vie che si incrociano con l'Avenue, alle 16.00 il locale accetta il pubblico, il grande "Jodo" arriva alle 17.00 in punto, il resto lo lascio alla vostra esperienza!!!

 
Di Alex (del 04/11/2007 @ 17:25:39, in Società, linkato 1349 volte)
Nei film e nei racconti in genere il mondo, le logiche, i giochi di potere, si fermano agli esseri umani come se tutto e tutta la vita fosse determinato dalle scelte di questi esseri, ma siamo solo un pezzo dell'universo e della realtà, è ridicolo e fuorviante!
 
Di Alex (del 08/11/2007 @ 21:02:53, in Società, linkato 2989 volte)

Ho un familiare colpito da questa situazione difficile.
Dopo avere consultato internet ho verificato che esistono poche conoscenze di questo "trauma" e quindi poche metodologie di intervento.
Questa testimonianza http://www.desterlich.ch.it/u/delromano/delromano/paresi.html pur essendo del 2003/2005 rimane purtroppo valida anche oggi.
Le strade che pensiamo di percorrere sono queste:
neurologo serio;
terapie fisiatriche com il metodo Kabat;
terapie olistiche come lo Shiatsu e il Reiki;
terapie all'avanguardia come l'osteopatìa.
Aggiornerò questo blog sui risultati ottenuti.

PRIMO AGGIORNAMENTO 06/12/2007

Confermo che non sono state dimostrate novità nel campo medico da parte della medicina classica occidentale.
Le altre discipline non si sono potute tentare correttamente visto il ricovero ospedaliero. Vediamo.

SECONDO AGGIORNAMENTO 16/01/2008

Sono sopravvenute complicazioni, comunque ad oggi una parte del viso si è in parte ripresa a cominciare dalla parte alta, forse l'utilizzo o forse comunque il tempo e l'assunzione di deltacortene (cortisonico).

TERZO AGGIORNAMENTO 22/03/2008

Alcune parti del viso si sono riprese soprattutto, credo, dopo una terapia di cortisone per endovena funzionale anche ad altre problemariche, ma la situazione non si è risolta.

 
Di Alex (del 05/12/2007 @ 20:38:56, in Società, linkato 1101 volte)
La Bologna di oggi, dopo il sindaco Guazzaloca e durante la dittatura del sindaco Cofferati si presenta come una situazione disperata.
La cultura locale, quella vera, è ridotta al minimo, le situazioni culturali evidenziano una tendenza a continuare, tra mille difficoltà poichè per nulla avvallate dall'amministrazione, le dinamiche che hanno già testato precedentemente, sostanzialmente procedendo per inerzia.
Non ditemi che far venire a Bologna Benigni è cultura, con tutta la stima che ho per il grande comico, credo fermamente che la cultra di una città sia realizzata dalle persone che ci vivvano quotidianamente, ed è vera cultura se un diciassettenne prova a leggere Dante molto più che se lo fa Benigni una serata con il prezzo del biglietto a 40 euro!
I servizi sociali sono allo sbando, le politiche anti inquinamento completamente inefficaci.
Il sindaco odierno ha realizzato solo proposte restrittive, nessuna costruittiva e produttiva, assecondando solo le esigenze del 20% dei Bolognesi, i grandi borghesi che vivono nelle ville sui colli e desiderano Bologna simile ad una vetrina di un centro commerciale.
I negozi storici (librerie, vecchi cinema), che sono cultura, chiudono per diventare banche o hotel e nulla viene fatto; i luoghi di incontro giovanile, matrice di scambi culturali e creatività vengono considerati il nemico da abbattere e vengono sistematicamente oppressi con ordinanze e proposte dei comitati; i luoghi della cultura gratuiti vengono pian piano trasformati in locali inn per i borghesi, e intrisi di cultura borghese; le piante, il verde, la vita naturale vengono distrutti i nome del progresso e del cemento, senza nessuna politica ambientale; la viabilità è vissuta come una battaglia alle autmobilie senza nulla fare per aiutare la circolazione alternativa, non una proposta o un aiuto in questo senso; le associazioni vengono sgomberate, come le famiglie e le occupazioni storiche decennali, nel contempo Cofferati si dimostra sempre più imbronciato se non si fanno le cose che desidera, dimostrando una assoluta incapacità di coordinare tutti gli aspetti di un governo politico di una città; Bologna muore a poco a poco, come città vera ed emotiva, come luogo in cui si respirava una dimensione ampia e profonda, dove la vita spicciola aveva più livelli di significato, trasformandosi ennesimamente in un parco giochi per pochi eletti, spazio per i soliti giochetti di potere dei bambinoni poco cresciuti che ormai infestano le nostre città.
 
Di Alex (del 06/12/2007 @ 10:03:09, in Società, linkato 1329 volte)

La lingua è quella italiana unita al dialetto di Parma.
Chiedo scusa visto che non so scrivere in questo dialetto, lo conosco solo un po' parlato.

  • estàt ed confusiòn -> "stato di confusione" quando le persone sono esagitate
  • furòb é, al cojon! -> "furbo è il coglione", quando qualcuno opera sembrando di essere perfettamente competente nel fare una cavolata e ci marcia anche...
  • che ridòr, che teator, eravam in tri e parevam in quatòr -> "che ridere, che teatro, eravamo in tre ma sembravamo in quattro", quando si fa molta confusione per ualche motivo futile
  • insomma, lei chi è, me lo dica per favore -> se qualcuno diceva esasperato 'insomma!' credo citasse un'opera per rispondere in quanto era una risposta cadenzata con ritmi musicali
  • merda! majnla! -> "mangial" se qualcuno usava quella parola, lui rispondeva così, infastidito
  • basta tén sò il man -> "basta tieni giù le mani", se qualcuno era molto nervoso o arrabbiato, anche con lui, ti smontava in questo modo
  • bandiera vecchia onor di capitano (era mia nonna a dirlo) -> quando ci si affeziona ad un vestito e lo si utilizza anche se un po' liso
  • Vole vu parplasir venir a magnèr -> "vuoi, per piacere, venire e mangiare?" che in dialetto parmigiano sarebbe 'at vòl venìr a magnèr?', si ricordi che il francese era, ad inizio 1900, la lingua base che richiamava la bella epoque, per cui richiamava un parlare di alto livello, raffinato, quindi abbinandolo al finale in parmigiano (dilaetto che Dante considerava così volgare da essere adatto alle prostitute) il contrasto creava un effetto divertente, ancor di più se si aggiungeva la frase per mandare a cagare...

 

Appena posso e mi ricordo ne aggiungerò altri a questo post.

 
Di Alex (del 07/12/2007 @ 22:29:55, in Società, linkato 1139 volte)

Ho visto "Sostiene Pereira", film strano, dolce-amaro, piacevole pur parlando del Portogallo Franchista devo dire che non l'ho sentito lontano dalla sensazione che mi trasmette questa epoca.

Non sono riuscito, in queste settimane, a scrivere alcune righe su di un fatto che mi è accaduto.
Sul finire dell'estate (settembre credo) mi è capitato di essere su di un treno che ha investito qualcuno che volontariamente si trovava sui binari.
Come pendolare mi è già capitato di vedere un corpo in un sacco azzurro venire tolto dai binari mentre si cospargeva il perimetro con la calce viva, così vom mi è capitato di sentire che i lmotivo dei ritardi era un "investimento", ma finora mai era capitato di essere sulla prima carrozza al momento dell'impatto..
E' stato molto sconvolgente, era un amattina di settembre, calda e soleggiata, verso le 9, tra Reggio Emilia e Parma; non è strano volersi suicidare di mattina, con i sole?
Ma inoltre non è strano che mai una sola volta si veda un articolo citare questi suicidi cercando di spiegare le motivazioni?
Si parla di chi viene ucciso, di chi muore in un incidente stradale o per negligenza medica, ma mai dei suicidi.
Sotto sotto questa società liberale e liberista, laica e consumista non vuole che si sappia o non vuole sapere che alcuni si trovano male, che alcuni non riescono a superare la depressione che le situazioni della vita gli pongono davanti.

Vi rendete conto che le persone continuamente giocano? Che tutti si vantano di chi conoscono, di chi possono contattare per chiedere un favore, di quello che valgono nella considerazione degli altri, di quanto gli piacerebbe essere belli e potenti come i vip, del lavoro borghese danaroso che faranno da grandi e così via?
I film, i giornali, le riviste, i programmi televisivi trasmettono vari messaggi specifici, ma sopratutto, oltre all'idea che la scienza è compagna del progresso e l'unico strumento per sopravvivere e mantenere la supremazia, il fatto che tutto gira attorno all'uomo.
Questa visione umanocentrica non è quella umanistica in cui l'uomo si scopre microcosmo del macrocosmo, ma l'assurda senzazione che nella realtà, nella storia, nel quotidiano esistano solo le cose degli uomini, solo gli uomini possano costruire la storia degli altri uomini, che il potere sia solo umano, solo umana la conoscenza, la libertà, la vita, la ricchezza. Che aberrazione submentale! Chiunque viva un dramma vero, accettando di subirne le conseguenze intere per accettarne anche gli insegnamenti si rende conto dell'assurdità di tutto questo: la morte di un parente od un amico, una grave malattia; oppure anche situazioni di vita reale: un prato, il mare, la forza della natura, ... Certo chi ha un po' di coscienza sua o è entrato in contattatto con delle dimensioni spirirtuali complesse, come la preghiera vera (non certo il recitare delle parole), la meditazione, la comunione tra due anime, oppure ha sperimentato di concetti come la percezione della vita della natura, delle forze esoteriche o solo dei ragionamenti filosofici, occidentali ma soprattutto orientali, non fa fatica a concepire questo.
Ma gli altri?
Chi ha vissuto davvero delle esperienze forti scavandone il significato?
Chi ha ragionato sul fatto che tutto ciò che ci circonda è vivo, dalle pietre alle piante al vento, e che quindi per partecipare alla vita basta eistere e sentire ed è solo in più che uno lo faccia lavorando, compiacendo il capo o il cliente, giocando i giochini del potere, facendo la spesa, girando in auto o sfruttando una volta di più quegli strumenti tecnoclogici che in fondo sono utili solo a questa finta convenzione della società umana ed invece ci allontanano sempre più dalla vita reale provocando spesso morte e freddi movimenti di macchinari (anche se forse neppure questi sono esenti da influssi vitali), costui non avrà dubbio su ciò che ho detto.
Purtroppo però sono molto di più coloro che non riescono ad uscire dal gioco delle belle statuine, delle visioni syile Matrix,  in cui tutto è pensato da un'entità pseudoumana, come il dio con la barba di cattolica memoria.

 
Di Alex (del 24/12/2007 @ 10:03:10, in Società, linkato 1155 volte)
Many wishes to all
AUGURI A TUTTI.
 
Di Alex (del 06/01/2008 @ 10:41:43, in Società, linkato 1141 volte)
Mi piace utilizzare le scale quando salgo, o scendo, in un palazzo, in modo da poter vedere la sua struttura, la sua architettura, i suoi interni e percepire la sua vita.
Allo stesso modo mi piace vedere l'interno delle cose, il dietro le quinte, gli antefatti e gli epiloghi.
Mi lascia perplesso quanto molte persone si lasciano vivere in superficie, non sentono ciò che c'è, quello in cui vivono.
Allo stesso modo è nettamente schifoso che si continui a costruire architetture cosiddette moderne travisando ogni valore delle strutture in cui si vive:
  • un tempo le forme erano naturali
  • i simboli inconsci trasmessi dalle architetture antiche, medioevali soprattutto, sono calmanti, profondi, archetipici, vanno al senso interno degli elementi che compongono la vita e questo secondo me proprio perchè partono da forme prese dalla natura
  • le architetture moderne invece lo si sente subito che sono asettiche, portatrici di simboli fastidiosi, costruite per moduli geometrici ad angoli retti, repulsivi, fatte di materiali a-naturali, ferro, cemento, plastica, tutto ciò che occorre per realizzare quelle forme antistatiche, ma del tutto inutili, che imperversano nelle costruzioni moderne - che schifo -
  • riflettiamo, perchè gli ambienti antichi ci piacciono di più, vengono valutati molto e sono quelli che andiamo a visitare come turisti? A parte il quartiere la defance di Parigi e alcuni palazzi di Berlino, quali architetture moderne (intendo in realtà dagli anni ottanta del novecento in poi) si vanno a visitare apposta?
Ritengo che gli animali pensino, oltre ad essere vivi, tra questi alcuni pensano, e vivono, velocissimo come egli insetti, velocemente come i piccoli gatti e cani, mediamente come gli esseri umani, che sono anche in grado di modificare il loro ritmo, lenti come i grandi animali, molto lentamente come le piante, ma ritengo anche che vi sia una forma di esistenza nelle rocce, lentissima. Le strutture invece costruite dall'uomo sono un insieme di materiali e credo che mantengano poco della loro essenza originale, ma ne acquisiscano dalla vita che li ha densificati.
 
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