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 A.M. ...... di Alex
 
"
Non passare la tua vita
solo
o uomo,
vivila, ora, in questo
breve attimo
che, come un lampo,
illumina la tua giornata,
non passarla solamente,
godila, riempiti di essa
come le forme si riempiono della loro sostanza,
anche tu ama
e non lasciarti
solamente
disegnare dal tempo.

A.M.
"
 
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.

Di Alex (del 06/06/2013 @ 17:00:03, in Informatica, linkato 1543 volte)

Da tempo il mio galaxy s3 evidenziava dei problemi: batteria poco duratura, rallentamenti e solo l'ultimo mese un saltuario blocco dello schermo e necessità di riavvio.

Tutto è cominciato volendo scaricare un'applicazione che per tre volte non si è installata correttamente... il tutto si è esasperato quando ho fatto il root.

Ho provato a pulire le funzioni, rifleshare la rom, fare un reset completo...

Alla fine l'unica soluzione è stata:

  1. fare un root e copiare tutto con Titanium Backup e Mobilego del pc.
  2. Resettare da menù tutti i dati.
  3. Avviare in modalità download (power home e volume giù) e con ODIN rimettere la ROM base.
  4. Avviare in modalità provvisoria (power home volume su) e cancellare (wipe) la dalvik cache e tutti i dati e la cache di sistema.
  5. Riavviare, fare il root, e rimettere le applicazioni con Titanium e il Playstore.

Ora il telefono non ha più alcun problema.

Ma veniamo alle altre due cose: batteria e rallentamenti.

Per la batteria ho agito in due sensi:

 

  1. acquistare un 3150mah su ebay a 10€
  2. eliminare i widjet di pulizia dei task (task manager) e il metodo automatico di adattamento della luce e ridurre tutti i programmi che agiscono in memoria, anche chiudendo del tutto le applicazioni aperte (tasto home per 2 sec e cestino)

Ora dura un giorno e mezzo!

Per i rallentamenti la cosa era dovuta, sia alla memoria di 16gb troppo piena, sia alla RAM che si rempiva:

  1. ho deciso di non installare alcuni giochi
  2. ho disinstallato tutte le applicazioni TIM
  3. non ho attivato né installato alcun taskmanager
  4. chiudo sempre le appicazioni aperte
  5. ho ridotto i programmi che agiscono in background

a parte la luminosità automatica le due soluzioni per batteria e RAM coincidono...

Buon Galaxy a tutti.

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Di Alex (del 06/06/2013 @ 17:00:43, in Informatica, linkato 1946 volte)

Eccoli:

nel tempo ho possedo vari minipc, con tastiera, nel tentativo di ovviare alla mia tremenda grafia...

Mi ha sempre entusiasmato poter immettere scritti e pensieri, anche se, con il tempo, si è affacciata l'esigenza di conettermi ed utilizzare internet.

Dalla foto mancano i mitici Treo, il Palm è indicato solo tramite un Palm Pre plus...

All'inizio erano le agende elettroniche: come il primo strumento in fondo, un traduttore in 5 lingue + database di altroconsumo.
Devo dire che di agendine deel genere ne ho possedue varie, compresa una delle dimensione di una carta di credito, con una tastiera a sfioramento.
Il vero problema era nello schermo che visualizzava poche righe.

Il passo avanti lo feci con un Atari Pc-Folio, un vero x86 con tanto di dos proprietario, programmabile, con funzioni di agenda, sveglia ed altro.
Era molto comodo, mi servì per trasferire le intervste che facevo per alcune riviste autorpodotte agli inizi degli anni novanta.
Il problema erano i tasti piccoli e la poca memoria, oltre alle schede di memoria che  per ricordare i dati dovevano possedere una pila!!!!
Tra l'altro il pezzo in mia dotazione è anocra funzionante, anche se la fascietta dello schermo fa fatica a rimanere attiva.

Subito dopo trovai il Memorex PCmini, anch questo un x86 dos classico, programmabile e molto più performante, il quale, appunto, si proponeva non più come un'agenda avanzata, ma un vero PC mini.
Sempre con schermo a cristalli liquidi, ma con densità maggiore e con una tastiera degna di un pc! Ancora oggi è comodissimo per prendere appunti. Lo usai per registrare le schede di ricerca della Tesi nel 1997-1998, purtroppo il problema era la memoria, anche se poteva utilizzare delle schede cme quelle che aggiungevano componenti ai vecchi portatili, quando lo presi era già vecchiotto e non si trovavano più.
Quindi finiva velocemente il testo che si poteva immettere... comunque era comodo e si poteva aggiungere file batch per attvare funzioni automatiche...

Vero smartphone degli inizi invece era il Nokia 9110, sempre in toni di grigio, ma con funzionalità di telefono e connessione internet (EDGE). la tasetiera non era male, e i programmi che si potervano installare molto interessanti, fino ad emulatori dei pacchetti Office! Oggi so che è ancora utilizzato come terminale di controllo di alcuni strumenti tecnici, grazie alla porta esterna.
Il peso e le dimensioni comunque lo rendevano ben diverso dagli smartphone a cui siamo abituati ora.

In mezzo, prima di passare a Windows, è doveroso un nota sui Treo: il treo 270 a toni di grigio e con sportellino, il treo 600, il 650 e il 680 (ancora con me). Questu eran veri smartphone: con tastiera fisica, potenzialità degne di un pc, gestione documenti foto video, già nel 2005 dovendo muovermi tra Bologna e Parma navigavo con il mio Treo utilizzando il 3g dei nokia 3650... erano veri smartphone, anche se già all'epoca si faceva sentire la mancanza del 3g, e del wifi, oltre allo schermo a 256 colori... però era molto bello poter accedere al proprio pc da qualsiasi luogo, purtroppo le risorse mirate alla navigazione mobile erano poche... Con il Palm Pre la cosa è cambiata, ma siamo già nel 2009, e Andorid e iOs stanno per massacrare Palm/HP e lasciare dietro una scia di modernariato telefonico.
Devo dire però che la situazione dal 2009, quando presi il mio primo Palm Pre con webOS, è diventata alquanto curiosa: io ora utilizzo un galaxy s3, ma sul mio comodino spicca una sveglia/orologio sulo schermo a 10" del mio Touchpad (veloce e di grande potenza tuttora, sia con Android che con webos); mentre sulla mia scrivania spicca una sveglia (modalità esposizione) che si appoggia al mio Palm Pre 2 sulla sua doc...
Ma non è finita, il mio Pixi è utilizzato giornamente da mia moglie, che ne sfrutta la dimensione ridotta, la fotocamera e la tastiera mini per sms e telefonate, null'altro, ma già molto; un amico sta utilizzando il mio Pre Plus per navigare, chattare e telefonare, anche se soffre la mancanza di fondi per ricomprarsi il galaxy s2 che aveva distrutto, però alla fine non è disconnesso; mia sorella invece telefona e scrive sms con un Pre Plus che le ho dato, senza sentire troppo la differenza dal suo cellulare professionale Nokia serie E/N; quindi, a conti fatti, il WebOs è duro a morire e dimostra che come telefoni erano una bomba, piccoli, potenti e comodi!

Veniamo ai prodotti con Windows.
Il primo è stato un caso, un Everun Raon trovato usato su Ebay; quindi un OQO 2 ed infine un Sony Vaio p11z. Tutti fuori produzione e/o di aziende che hanno chiuso.
Il punto è questo: è utile avere windows (XP/Vista/7) in schemmi piccoli e largamente trasportabili?
Devo dire che per chi programma solo su ASP sì, ma oramai tutto il resto è fattibile anche con dei tablet senza windows, a patto di avere delle tastiere fisiche perchè scrivere o programmare con quelle viartuali è un delirio. Inoltre windows può tuttora avere alcuni software (o versioni) che non esistono per gli iOs e gli Android, anche se non so per quanto rimarrò questa differenza.
L'Everun Raon è il migliore in termini di trasportabilità/mouse anche se non è potentissimo, in ogni caso aver trovato su web due batterie è stato ottimo. La tastiera però lascia a desiderare, mentre il mpuose a sfioramento è magnifico, solo muovendo il pollice o cliccando si hanno tutte le funzioni del mouse in 2cm quadrati! Non capisco perchè non venga montato su tutti i minipc con windows che necessita assolutamente del mouse per essere utilizzato, comunque lo schermo touch per il pennino aiuta a fare di tutto.
L'OQO 2, che ho anche rivenduto, è stata una delusione: schermo non capacitivo, quindi necessità di una penna apposta (non compresa) per l'utilizzo, schermo minimale, tastiera comoda, peso e dimensioni difficili da tenere in tasca, mouse a piriolino da nevrosi, quindi inutilizzabile, potenza da urlo: xp, vista e 7 senza problemi! In definitiva alla morte della batteria l'ho abbandonato.
La vera qualità si trova con il Sony Vaio p11z: anche se lo schermo è piccolino e per fare il formato largo deforma un po', tutto il resto è magnifico: peso minimale, tastiera ottima, potenza niete male: xp, vista e 7 accettabile, qualsiasi programma installabile, rimane il solito mouse a gommino inaccettabile, anche perchè inutilizzabile con schermi così piccoli: una stupidaggine.
Anche se lo schermo non è touch, alla fine è un ottimo prodotto, con disco ssd, sim 3g, wifi e webcam, è utilizzabile proprio come minipc in ogni occasione. Pecca la durata minimale delle batterie.

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Di Alex (del 11/10/2013 @ 08:00:06, in Informatica, linkato 1466 volte)

Dopo un anno di Galaxy S3 (l'S2 purtroppo aveva un problema di spazio disco per cui perdeva l'accesso alle applicazioni...) con lo schermo rotto ho deciso di passare al Galaxy S4.
Certamente il terminale non è uno strumento completamente nuovo, è come un'evoluzione dell'S3, ma posseide le caratteristiche esatte che mancavano al precedente...

1. la ram finalmente a 2Gb permette di tenere aperte titte le applicazioni che servono in background (Android lost, Phoneware, Phone Control, ...)

2. l'hd è un piccolo, nulla di grave se si limitan i giochi 3d, altrimenti è consigliabile fare il root, e utilizzare FolderMount per passare i dati dei giochi sulla SD esterna.

3. la velocità della CPU permette di non avere più attese.

4. lo schermo è bello ampio (5") e luminoso anche all'esterno, con l'S3 al sole non si vedeva nulla era veramente debole.

Il resto andava bene anche con l'S3, ma è comunque non male al fotocamera da 13Mpx e il sensore in più.

Con tutto questo però vi sono alcuni problemi, e nascono soprattutto dalla struttura software:

- la Lockscreen avanzata alcune volte si blocca in attesa di un programma in lag, ed il fatto di non poter accendere l'S4 velocemente fa infuriare, l'app Phoneware, uno scheduler di profili molto utile, creava problemi, lossia bloccava la lock e toglieva il suono alle notifiche di messaggi SMS... peccato perchè in compenso funzionava a dovere e riusciva anche mettere il Galaxy in modalità aereo, cosa che non riescono gli altri per le limitazioni di Android 4.2.2, ho dovuto optare per Profile Scheduler +, avevo già notato che era l'unic a funzionare sul Nexus 7, ma ho dovuto aggiungere Jelly Bean 4.2 Airplane Mode, che permette allo scheduler di attivare la modalità aereo.
Alla fine ho capito che il problema nasceva da Phone Control, un ottimo porgramma che mi consente di avere sms di notifica per chiamate e sms su un altro telefono, oltre a controllare in remoto lo smartphone... è lui che ad ogni apertura notifica se è attivo o meno e blocca la lock... pur essendo ottimo è stato bandito dal Playstore per cui nessun aggiornamento possibile, per ora l'ho freezato con Titanium poi vediamo quandomi servirà...

- senza Foldermount, lo spazio della SD interna finisce presto quindi almeno i due programmi più ampi li ho spostati sulla SD che la Samsung mi ha gentilmente donato, una 64Gb, con partizione ext, unica pecca ci mette 5 minuti buoni ad essere rimontata al riavvio, ma funziona egregiamente.

- vi sono alcuni fastidi per alcuni programmi: gReader non riesce più a salvare le foto, ma Reader+ viene in aiuto (pur apprezzando il servizio di aggregazione alternativo a quello Google, l'app Feedly la trovo orrible, incasinata e poco customizzabile, io apprezzo vedere le notizie per isrizione, non tutte assieme...)

il resto è perfetto se si tralascia la nuova filosofia Samsung per cui per avere Titanium Backup e Phone Control e altre cosette ho avuto necessitòà del Root ma dovrò abdicare a tutt gli aggiornamenti successivi!
Ma questo è argomento del prossimo post.

da notare la  nuova Bump che protegge solo i bordi lasciando il cellulare ad una dimensione accettabile, inoltre ho attaccato il solito bottone per agganciarlo comodamente in auto quando fa da navigatore GPS...

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Di Alex (del 11/10/2013 @ 08:00:40, in Informatica, linkato 1252 volte)

Sapevamo che iOs nasceva come sistema chiuso, anche se poi con il jailbreak (rottura della prigione ndr) si riusciva ad ottenere la libertà di aggiungere funzioni non previste dalla casa Apple, perdendo però la garanzia (su prodotti di grande costo) ed in taluni casi la stabilità, oltre al problema degli aggiornamenti che immancabilmente bloccavano tutto.

Sapevamo che invece il WebOs nasceva aperto, con una app apposita per abilitare le funzioni di developer (di sviluppatore), oltre ad essere diventato Open come sistema...

Alla fine infatti scegliemmo (ho scelto) Android, ancora giovane alla versione 2, ma che presto si è sviluppato.
Il sistema nasceva Open nel senso che la struttura (i firmware) vengono spesso dati in pasto ai programmatori, inoltre un tempo la procedura per rendere possibili alcune funzioni di sistema elaborate (il root) era veloce e semplice.

Ed ecco che nel momento di maggiore successo (ha superato tutti gli altri e continua a crescere) saltano fuori alcune scelte pericolose...

Ricordo l'HTC Chacha che ha sbloccato il sistema di boot permettendo il root dopo una anno dall'uscita...
Ma il punto è che Samsung, con la scusa della sicurezza, utilizzando il metodo Knox, blocca ogni possibilità di fare dei root senza danni, certo si perde la garanzia sostanzialmente, ma anche la possibilità di fare aggiornamenti come nell'iOs.
Inoltre la scelta di bloccare per area geografica i terminali rende molto fastidioso il poter acquistare dall'estero hardware particolari o solamente usati a buon prezzo.

Insomma Google / Android / Samsung hanno paura e rischiano di ottenere proprio ciò che, alla lunga, ha sempre tagliato le ali alla Apple e a tutte le marche proprietarie che limitano molto l'apporto degli sviluppatori free (come Symbian etc) e la possiblità di personalizzare ciò che è mio dato che l'ho acquistato e non a buon prezzo..

Ovviamente è accettabile la perdita della garanzia, ma assurdo che non possa scegliere di appplicare certe funzioni avanzate quando queste esistono e sono utili per fare funzionare bene lo strumento che è mio.

---

La mia proposta è questa: perchè avvengono gli aggiornamenti? Per migliorare grafica e funzioni... però in alcuni casi portano complicazioni e rallentamenti, ed in questo caso anche molte limitazioni; allora se il nostro terminale funziona bene io eviterei aggiornamenti di sistema e anche quelli di alcune applicazioni.

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Di Alex (del 11/10/2013 @ 18:49:47, in Società, linkato 1371 volte)

Se per bivacco si intende sdraiarsi e gozzovogliare non è grave, se per bivacco si intende sedersi e baciarsi è buona cosa, se per bivacco si intende mangiare e bere mentre si parla ben venga!

I monumenti vanno preservati dai vandalismi, dalla sporcizia, dall'uso non consono, dallo smog e dalle norme che li trasformano in pietre morte!

Se gli spazi artistici diventano museo non sono più vissuti nel qutidiano e sono destinati a morire.

Un monumento NON deve essere solo per i turisti, mai!

L'arte, l'architettura, sono state pensate per essere vissute e fruite, anche nel quotidiano o sono pietre inutili da buttare giù.

Quindi una norma che vieta di bere e sdraiarsi presso o su un monumento che possiede spazi appositi per sedersi e viverci è ASSURDA.

Se esiste un problema di bivacco, inteso come gozzovigliare, bere e mangiare lasciando sporco ocreando capannelli di gente molesta per gli altri, allora va risolto, ma non con interventi proibizionisti, ma sociali.

Altre forme di vissuto degli spazi urbani sono da contenere, e nel contempo agevolare!

Fare vivere una piazza duomo ai giovani solo come gita scolsatica e non come chiacchere con gli amici o persino concerti improvvisati significa uccidere la città e quegli spazi, anche nella memoria dei cittadini futuri, che ci metteranno poco a trasformali in centri commerciali.

Vergogna.

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Di Alex (del 21/12/2013 @ 17:49:44, in Consigli tecnici, linkato 3644 volte)

Dunqueun po' di tempo fa ho voluto provare una sigaretta elettronica, di quelle usa e getta, presa dal tabaccaio.

Una sorpresa, prima di allora neppure ci pensavo, sfumacchiavo qualche sigaretta in prestito, con una media di un massimo di 15 al mese.

Tempo fa fumavo la pipa e devo dire che mi manca il gesto, il fumo, la lentezza, il modo di fumare "meditativo".

Dicevo quindi della sigaretta elettronica, ora la fumo e vi racconto un po' come ci sono arrivato.

Intanto perchè la sigaretta elttronica e non quella normale?
Vi sono varie ragioni:
la sigaretta normale ->

-dà un colpo in gola moto sensibile, brucia,
-e la sensazione del fumo nei polmoni è molto interessante, specie d'inverno;
-a me non dispiace neppure l'effetto che alcune sigarette hanno di accelerare i battiti, dare un senso di intontimento, e, per chi ha la pressone molto bassa ed è bradicardico come me, provoca anche un velocizzazione delle funzioni cerebrali, ci vedo meglio, o mi sembra, insomma un effetto drogante di qualche secondo che non disdegno;
-però lascia la gola irritata
-riduce le difese immunitarie
-aumenta il rischio di mal di gola e raffreddore
-lascia l'alito puzzolente,e anche le dita
-il fumo rilasciato è quanto di più schifoso esista e ringrazio spesso la legge che le ha vietate nei luoghi chiusi
-molto probabilmente accelera il rischio di tumori ai polmoni
-ha delle scorie persistenti e puzzolenti: cenere e filtri assolutamente non biodegradabili
-ha un certo costo che viene alzato ad ogni sfuriata del governo
-brucia quindi ha sempre il riscio di briciare qualcosa, quindi occorre attenzione ed è scomoda da utilizzare con altre cose in mano

la sigaretta elettronica ->

-crea un colpo in gola meno forte, ma non disdicevole se c'è la giusta quantità di nicotina nel liquido scelto
-essendo vapore ha un certo effetto anche nei polmoni, ma senza essere così potente come quello della sigaretta normale
-non emette fumo ma solo vapore, dunque nessun problema in auto, in casa, con altra gente
-si possono scegliere più sapori, anche se devo dire che quelli tabaccosi sono terrificanti e non assomigliano nemmeno un po'
-probabilmente anche queste hanno un effetto sui tumori ai polmoni, ma credo ne più ne meno delle altre, anzi queste non ahnno catrame, colla della carta, filtro di plastica...
-non bruciano, non lasciano cattivi odori in bocca o fuori, non hanno scorie
-hanno il fastidio di dover ricaricarle sia come liquido che come batteria, ma per il mio utilizzo non vanno male.

Quindi ecco perchè ho scelto la sigaretta elettronica: alla lunga costa meno, ha molti effetti secondari in meno, al limite è dannosa come quell'altra, è molto, ma molto più comoda, la tengo in tasca e la uso senza pensare al fumo o  al fuoco!
Ho cominciato provando una Vapelux Sisha al tabacco light, è fenomenale, sapore come quello del tabacco light della pipa, compatta (grossa come un toscano), posso fumarla senza tenerla in mano, unico incoveniente: costa 8€ e dura 500 fumate, insomma un po' costosetta; allora ho pensato ad una sigaretta simile, ma ricaricabile: la 510T, ossia una sigaretta compatta, ma con batteria e contenitore tank, non perde e si tiene in tasca agevolmente, ho provato vari sapori, il vapporizzatore e anche il cartomizzatore, ma effettivamente funzionava malino, spesso si bruciacchiava e non teneva molto liquido, inoltre le batterie automatiche non funzionavano bene come quella usa e getta, occorreva utilizzare quelle con il tastino, che però sono delicatissime e si rompono con nulla.
Allora ho preso una Volari, una eGo, sembra un pennarello di quelli indelebili, ma il vapore è tanto, si fuma come una pipa, contiene molto liquido e ha una buona batteria, così ho raggiunto la sigaretta definitiva.
Peccato colo che si debba sempre utilizzare il tastino, e non sia a tenuta stagna perfetta, andrebbe portata in giro più che altro dritta in veriticale; insomma non è ancora una cosa ottima, ma si avvicina.

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Di Alex (del 02/06/2014 @ 09:30:43, in Società, linkato 1501 volte)

Dopo alcuni incontri come costellante come "aiutante", mi permetto di scrivere alcune cose sulle Costellazioni familiari.

Le Costellazioni familiari sono un metodo introspettivo ed altamente emotivo che va a lavorare sulle situazioni antiche ed odierne che ci limitano nel vivere di ogni giorno.

Non sono magiche, per quanto possano dirvi alcune persone, quello che lasciano è un forte senso di appagamento per il fatto ci avere accettato di lavorare su ciò che facilmente ci disturba, oltre ad alcuni spunti molto importante per far evolvere la nostra coscienza e la nostra crescita personale.

Bisogna evidenziare che, lavorando a livello prettamente emotivo, non tutti sono pronti a questo confronto in ogni momento della loro vita.

Ritengo che i pareri discordanti rispetto alle Costellazioni familiari provengano:
prima di tutto dall'esistenza di facilitatori non preparati a dovere e magari non in grado di gestire quello che può derivare dagli incontri,
inoltre credo che spesso si facciano accedere agli incontri persone che in quel momento non sarebbero nel periodo giusto della loro esistenza per recepire ed accettare una forte spinta al cambiamento.
Non rispettare la dimensione emotiva delle persone e la qualità del lavoro in questi campi è molto grave e senz'altro provoca molti più problemi di quelli che potrebbe risolvere.

Altro elemento riguarda come l'uomo occidentale di oggi accolga ogni nuova disciplina di crescita interiore;
spinto dal consumismo e dal sistema pubblicitario, tecnologico e da una miriade di racconti letterari e cinematorgrafici che inneggiano alle soluzioni ed alle vittorie magiche della vita,
cade inesorabilmente nel desiderare e volere solo strumenti che siano risolutivi immediatamente, che non comportino lavoro e sofferenza e nemmeno il tempo corretto.

Questo atteggiamento è estremamente irreale: non esiste strumento, che sia davvero efficace, per un cambiamento interiore, per una propria crescita personale, che possa essere veloce o portare giovamento senza una fase di difficoltà, di lavoro lungo ed estenuante.

Pensiamo ad una cura e ad una convalescenza dopo un trauma o un intervento di una certa entità: ogni persona reagisce in maniera soggettiva, ha un tempo preciso per essere in grado di ricevere questo intervento ed un decorso lungo, con fasi doloranti, fino ad ottenere un nuovo equilibrio ed una nuova vitalità.
Lo stesso vale per un lavoro interiore, psicologioco-emotivo, inerente la crescita evolutiva di una persona.

Le Costellazioni familiari quindi non risolvono nulla, ma aiutano ad avere uno spunto, un avvio, una liberazione emotiva che lascia aperte molte strade, senza percorre le quali però non si ottiene nulla.

Le soluzioni provengono solo da noi, solo il nostro impegno e la nostra scelta di evolvere è abile per raggiungere non una soluzione, in quanto nel campo in cui siamo non si risolve nulla, ma dei traguardi che aprono nuove strade e nuove modalità di esistenza.

Se si ritiene che questo percorso possa essere utile conviene contattare un professionista, un facilitatore che conosca a fondo la materia ed abbia una buona esperienza.

Io, personalmente, sono sempre molto soddisfatto di ogni incontro a cui ho parteciato, e considero le Costellazioni familiari un'ottima occasione di lavoro, ma non alternativa a tutto il resto: le discipline orientali, la psicanalisi.
Nell'ultimo periodo ho seguito alcuni corsi di Mediazione dei conflitti (secondo la scuola umanistica), ascolto empatico e gestione dello stress, e devo dire che anche questi strumenti, motlo più intellettuali, con un contesto più legato al lavoro, permettono di acquisire punti di vista e strumenti di lavoro ottimi, anche se, ritengo molto più di carattere pratico visto il contesto, utili a livello personale se si ritene di integrarli con un approccio più approfondito e mirato.

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Di Alex (del 08/08/2014 @ 07:29:54, in Consigli tecnici, linkato 1504 volte)

Il Root è un metodo per ottenere i privilegi di amministratore sul telefono o il tablet Android, deriva dal sistema Linux ove il comadno "sudo" o l'accesso come root permettono appunto di amministrare il sistema, esattamente come l'account Admnistrator di Windows.

Nel tempo i sistemi operativi (Android, Windows, Linux...) hanno nascosto questo utente potenziato in quanto l'accesso come amministratore permette di modificare il sistema in profondità e quindi è periocoloso sia se utilizzato da utenti non abili, sia accedendo ad internet in quanto aiuta i virus e i trojan ad installarsi nel sistema.

Perchè allora è importante poter accedere come root?

Nei computer Windows è utile per aggiungere funzioni specifiche, lo stesso vale in Android.

Nonotante Samsung (e non solo) si affretti a bloccare il root ad ogni aggiornamento, quantomeno garantendo la perdita immediata della garanzia (del resto non mi è mai capitato di utilizzarla), il root è assolutamente utile se si vuole avere uno smartphone in grado di sopperire alle mancanze dei produttori:

  1. con il root è possibile utilizzare FolderMount, il quale sposta i grossi file e le cartelle di sistema sulla scheda SD facendo però credere al sistema che nulla sia cambiato -> Scheda di memoria interna piccola, come i 9 gb e basta del Galaxy S4, del resto i programmi divengono ogni giorno più pesanti, ma soprattutto necessitano di file di cache..
  2. possiamo abilitare i permessi di root alle appplicazioni Android Assistant o SD Maid, le quali puliscono il sistema dai file di cache come i .thumbnail i file di stornaggio delle immagini e dei video che riempiono in poco tempo la memoria del terminale oltre a rendere troppo attivo il sistema di gestione dei multimedia con conseguente "succhiatura" della batteria, per questo si può utilizzare Rescan Media Root che ferma il processo di catalogazione dei media -> file temporanei, cache e thumbnail, che riempiono i pochi giga rimasti sulla scheda interna
  3. intallazione e funzionamento ottimale di Titaniuim backup, e questo è una grave mancanza di Android: iOs della Apple sal va tutto sul pc. Se cambiate il cellulare o dovete resettare, come facciamo con tutte le applicazioni? Google Play le reinstalla, ma le impostazioni? I livelli dei giochini, magari raggiunti a pagamento? Tutto perso a meni di avere Titanium che, grazie ai permessi root, salva anche tutte le impostazioni e i livelli e li può tranquillamente rimettere dove volete -> impostazioni e livelli delle app si perdono se si reinstalla
  4. la modalità aeroplano per la notte: grazie ai Tasker (es. Profile Scheduler o PhoneWeaver) possiamo dire al nostro terminale di spegnere tutte le antenne e il sonoro per la notte, di fatti dormire con un cellulare attivo vicino, magari sul comodino, sia come antenna normale, sia come GPS, come Bluetooth, come 3G o Wifi è provato sia negativo quantomeno per il sonno, non si sa se anche per la salute. Però con Kitkat, l'ultima versione di Android, il passaggio alla funzione aeroplano non è attivabile automaticamente se non con dei tool (Jelly bean 4 airplane mode, Timed Toggles ...) che richiedono il root per funzionare -> applicare la modalità aereo in automatico
  5. nelle ultime versioni del sistema Android è stato bloccato l'accesso con i filemanager alla scheda sd, in realtà è fondamentale poter salvare lì molte cose e non solo automaticamente da parte dei programmi, anche manualmente spostanto i file per liberare lo spazio sulla scheda interna, vi sono dei tool che con il root sbloccano queste funzioni  -> accedere in maniera illimitata alla sc heda sd
  6. molti produttori mettono in commercio terminali (HTC Cha Cha, Galaxy Chat, Galaxy S3...) con un esigua quantità di memoria RAM, con l'effetto di avere sempre il terminale lentissimo  quasi bloccato a meno di non installare nulla di nuovo, ed in taluni casi neppure così. Nel Galaxy S3 ho risolto installato un file Swap (con Swapper Configuration) sulla scheda che fa da memoria fisica per la Ram, impossibile senza il root; inoltre sull'HTC Cha Cha è ancora peggio per la mancanza fisica di memoria base (Rom) dove mettere i file di sistema, proprio il posto dove si accede con i root e dove vengono salvate le impostazioni, risolto con la creazione di una partizione apposta e Link sd che sposta tutte le app sulla sd invece che sul telefono -> per terminali con poca ram o rom, quasi impossibil da utilizzare quotidianamente o con le app come Facebook e Whatsupp
  7. Vi sono poi molti programmini, seri, che abbisognano del root per funzionare meglio, come alcuni per lo Smartwatch Pebble o per gestire i file o persino per gestire i testi -> funzioni potenziate per alcune app

Senz'altro alcune di queste funzioni descritte sono realizzabili, in parte, anche senza root
inoltre è corretto che i produttori si attrezzino per difendersi dai virus e dagli attacchi alla privacy

però non è corretto che non si possa scegliere se si vuole il massimo della sicurezza o il massimo della funzionalità su di un terminale acquistato a caro prezzo e che noi dobbiamo poi utilizzare giornalmente.

 

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Di Alex (del 01/09/2014 @ 19:27:59, in Società, linkato 2188 volte)

Ritengo vi sia una profonda differenza tra fondamentalisti e islamici,

non tutti sono per la guerra e il terrorismo

e non tutti sono per prevaricare con la loro religione le altre,

esattamente come accade tra i cattolici, alcuni sono rabbiosi, alcuni si credono già beatificati, molti sono ipocriti, ma tante sono le persone che vivono e seguono solo il loro percorso.

È impossibile che in un gruppo di esseri umani vi siano tutte persone dello stesso genere, è il motivo per cui hanno senso di esistere le leggi, i corpi di polizia, le culture e gli stati.

La stessa persona è in grado di cambiare moltissimo nella vita.

Per questo è grave decidere della morte di altre persone o altre culture in gruppo, senza rispettare il singolo individuo ed il percorso di ognuno.

Tra l'altro questo è sempre stato l'insegnamento di ogni religione, non travisata, e, prima di tutto, quella cristiana...

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Di Alex (del 02/09/2014 @ 21:20:19, in Società, linkato 1415 volte)

Le persone, nel corso della loro vita, cercano, man mano che crescono come individui, di difendere le loro posizioni e le loro autonomie decisionali.
I figli spesso non accettano consigli e tanto meno intromissioni nelle loro scelte di vita, come quali amici avere, quali compagni i compagne frequentare, quali scuole o studi seguire.
Si vuole decidere da soli chi amare, o di chi innamorarsi, e quali strade, anche sbagliate, seguire, per crescere da soli come individui, e chiarire quali siano le nostre scelte individuali.

Senz'altro, ove questo individualismo non sia esaperato, è un persorso importante per la crescita personale e per la formazione della propria coscienza.

Nella nostra società moderna non si accetta più che sia il patriarca a decidere il marito delle figlie, e il lavoro che dovranno svolgere i figli maschi.

Si esce di casa, ci si affranca dai genitori economicamente e ci si crea la propria strada.

Quindi si ritene assurdo che altre persone decidano per noi.

Gli amici, gli amori, la casa, gli studi, il lavoro, sono aree importanti della nostra vita che non lasciamo in mano ad altri.

Allora mi chiedo: la scelta che riguarda ogni individuo di questo mondo, la decisione di quale valore dare al proprio vivere, quale senso dare alla morte e su che scala di valori costrure la nostra crescita, ossia il proprio percorso spirituale, perchè viene ancora demandato ad altri?

Ci siamo affrancati, in buona parte, da anni di patriarcato, visioni dittatoriali e accademiche, ma per wuanto riguarda il nostro spirito ancora è considerato assurdo che una persona percorra una sua strada personale.

Nella scelta che dov rebbe determinare il senso del nostro esistere, ed anche del nostro morire, demandiamo ad altri di dirci come dobbiamo agire e pensare!

Io credo invece che una scelta così sostanziale sia assolutamente privata e individuale.

Senz'altro un pecorso spirituale si arricchisce dal mettere in comunione i propri percorsi e le proprie riflessioni.

Ma ritengo che chi dedica la sua vita ad un percorso spirtuale abbia il compito di trasmettere la sua esperienza in proposito, non cosiderare la sua esperienza personale come la stessa valida per me o per altri.

Posso rivolgermi ad un professionista per farmi dire come si suona tecnicamente uno strumento, come si disegna, come si pratca uno sport al meglio, ma poi sarà il mio modo che dovrò trovare, il mio sport, il mio strumento, il mio metodo artistico.

Il maestro sa trasmettermi la saggezza del suo percorso, i valori il più possibile universali, ma il vero maestro saprà tirare fuori, maieuticamente, il mio modo di percorrere la strada, non plasmarmi a sua immagine.

Il monaco, il prete, l'imam, lo sciamano, sapranno dirmi come loro hanno fatto la loro ricerca, cosa hanno provato e come sono usciti dalle difficoltà, quali sono le tecniche che per anni hanno sperimentato tante persone e come si possono applicare; io potrò provare a mia volta fino a scoprire la strada più consona al mio sentire, e, volendo, discostarmi da ognuno per arrivare al mio modo di vivere lo spirito e la religiosità.

Ritengo errato il modo con cui le religioni si pongono come strade uniche e come sistemi decodificati bloccati.

Credo debbano esistere tante religioni quanti sono gli esseri umani. Solo così la ricerca spirituale potrà fare un balzo in avanti come accadde un tempo alla ricerca filosofica e letteraria, all'umanesimo.

Quale arricchimento artistico avrebbe avuto l'umanità se ogni artista avesse dovuto stare solo a pochissimi percorsi artistici predefiniti dalla notte dei tempi?

Se davvero una ricerca spirituale si pone senza secondi fini, senza prevaricazioni ideologiche o individualistiche, credo che possa coesistere con milioni di altre ricerche nell'assoluto rispetto del modo di ognuno di percorrere la sua strada.

D'altronde la storia lo insegna: ogni volta che un individuo percorre profondamente una sua strada personale di ricerca spirituale, del tutto avulsa da secondi fini ed elaborazioni di percorsi precedenti, ne nasce una nuova religione. Dunque solo chi di fatto si pone ereticamente dalle religioni codificate è in grado di scoprire nuove dimensioni spirituali e nuovi modi di percorrre la sgtrada della crescita all'interno di sé, questo perchè le religioni codificate per loro natura bloccano la vera ricerca individuale proponendo un percorso già deciso sulla base di scelte ed esperienze fatte da altri.

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