Di Alex (del 30/04/2015 @ 16:40:44, in Informatica, linkato 6736 volte)
Se confrontiamo i due modelli Zgapx S6 e S8 notiamo subito alcune differenze.
Prima di tutto il nuovo nato non si discosta come proprietà:
sempre telefono smartwatch ossia con antenne GPRS, 3G, Wifi e GPS
autonomo in tutto e per tutto
con Android 4.4 KitKat quindi una versione superiore alla 4.0 dell'S6
due tasti laterali e i soliti tasti fisici di home, back e menu.
si notano però anche subito le differenze: scocca i metallo inscurito (ma esiste anche il terribile dorato) ben rifinita, parti in plastica dura e gomma per il cinturino
il tutto risulta di notevole qualità rispetto al plasticoso S6
attacco microUSB finalmente di tipo universale, non necessita di jack usb allungati!
schermo pressochè uguale, ma con una buona luminosità
nell'utilizzo si notano anche due cose importanti:
1. il firmware su Android kitkat 4.4 è più performante e accetta di installare alcune applicazioni utili come SmartLink non utilizzabili dal 4.0 dell'S6
2. anche senza root la batteria ha una durata notevole, due giorni interi se utilizzato come orologio e ogni tanto come dispositivo multimediale con qualche accesso al web via wifi!
Ci sono i pro e i contro, se l'S6 era platicoso però questo lo rendeva molto più leggero, inoltre la nuova struttura è chiusa da viti (come il truesmart) e questo comporta la difiicile sostituzione della batteria, che con l'S6 era immediata, e l'impossibilità di cambiare la scheda microSD interna, anche se i 2gb di rom + gli 8 di sd esterna alla fine sono più che sufficienti in quanto è impensabile di installare applicazioni enormi come dei giochi 3d.
In utlimo la fotocamera passa da 2 a 5mpx e la posizione è all'interno della scocca in alto (come dal gear 1 al gear 2) evitando la rottura dell'attacco interno come è avvenuto nel mio S6 ove la camera sul cinturino risulta molto delicata e poco duratura.
Di fatto se la batteria è di qualità e lo strumento si comporta bene, è meglio così compatto e comodo, tanto che risulta persino più interessante dell'Omate Truesmart che finora era la soluzione migliore, ma mancava dei tasti fisici comodi e aveva la fotocamera molto scomoda posta sul lato destro tra i pulsanti.
AGGIUNTA DOPO UN MESE DI UTILIZZO
il telefono orologio è di gran pregio, buona qualità, buona visibilità, ottimo per telefonare e per utilizzare molte applicazioni del Google Store.
Dopo il root, realizzato con Kingo Root, Hibernation Manager lavora a meraviglia e la batteria dura moltissimo:
meno 5-10% al giorno consumato se utlizzato in modlità aereo e solo come orologio (a fine giornata 90% ancora disponibile)
meno 20-25% al giorno consumato se utilizzato coe orologio, per qualche foto e con antenna telefonica attiva per ricevere sms.
con utilizzo non esagerato, qualche foto, 6 ore di gsm, qualche attivazione di wifi e come orologio dura comunque due giorni interi!
Qualche pecca c'è:
tastiera difficile da utiilizzare per schermo troppo piccolo e quindi non preciso
cinturino di gomma molto caldo d'estate e la plastica sulla pelle della cassa non è il massimo con il sole
tasto in basso solo per volume poco utile, era meglio un tasto home che potesse anche riattivare lo schermo così come quello power, il mio timore è che l'utilizzo intenso rovini il tastino, meglio abilitare l'accensione con la rotazione dello schermo (Awesome Ultimate) e lo spegnimento con app (Screen Power off), inoltre si può rimappare il tasto on basso per un utilizzo migliore.
D'altronde dall'utilizzo devo dire anche che ho notato che il tasto home ora permette l'accesso ai task manager e la loro chiusura veloce, inoltre la struttura delle impostazioni è stata copiata da quella delTruesmart, insomma molte aggiunte di sistema che, con l'installazione di alcune app del Truesmart, trasformano questo smartwatch in uno strumento veramente notevole.
Un po' di storia.
Dopo i vari Treo e i Palm Pre, ottimi, elaborabili e grandi pionieri degli smartphone, ma poco funzionali in termini di aggiornamenti e funzioni hardware, ho utilizzato il mio Iphone 3gs, veramente comodo e bello.
Però il procedimento per poter personalizzare un'iphone è terribile e alla fine non riesci comunque a far funzionare la tavoletta come vuoi tu.
Dopo alcuni tentativi: LG optimus one, HTC Chacha (ancora in uso come minipc portatile per scrivere), LG Optimus 3d sono passato alla Samsung.
Iniziai con il Samsung Galaxy S2, comodo, funzionale e piuttosto potente per il periodo, però ogni due per tre perdeva le applicazioni più grosse installate in memoria, aveva ancora una gestione strana della memoria.
Sono passato all'S3, ancora puttosto piccolo e comodo in mano, con i bordi arrotondati, veramente piacevole e potente.
Unico problema era la ram, con android 4 e tutte le app che considero importanti per me non andava più, inoltre aveva lo schermo rotto e ci voglino più soldi del suo valore per aggiustarlo.
Ed eccoci all'S4, piuttosto grossino, ma potente e performante, nel tempo il migliore che ho avuto, ma con una grande pecca, una memoria di archiviazione di soli 9Gb da monitorare continuamente.
Ho installato Sd Maid che, assieme ad Androdi assistant, sono i migliori pulitori di file del sistema,
ho utiizzato foldersync per spostare foto e file scaricati sulla memoria esterna (SD da 64gb)
ho installato, dopo il root, Folder mount, spostando così le cartelle delle applicazioni più grandi (giochi, sygic, wikipedia, dizionario, Pocket) sulla sd esterna,
ho installato anche Xsposed tools per migliorare il siervizio di gestione dell'archiviazione di media che aveva un bug e, oltre a rimpire la memoria, drenava la batteria.
Però alla fine non sono riuscito a poter gestire le varie necessità.
GALAXY S5
A questo punto si poneva l'alternativa: trovare un S5 con 32gb di rom o passare all'S6?
Ho deciso senz'altro di rimanere all'S5 per questi motivi:
1- prezzo, come al solito il nuovo di casa Samsung arriva ai 700€
2- il nuovo cellulare ha come peculiarità una scocca in metallo, a me non è mai fregato nulla dei materiali, se di fatto sono resistenti e non prendono fuoco
di contro per avere un cellulare piccolo mapotente ecco tre elementi che non mi faranno probabilmente mai acqustare un S6
3- nano sim, così non posso più spostare come voglio la mia sim
4- batteria non cambiabile, evvai così quando si esaurisce sono a piedi e vogliono un botto di soldi per cambiarla in un centro specializzato e si perde ogni cosa sul cellulare, invece appena compro un cellulare io acquisto una batteria maggiorata su ebay e me la cambio, volendo posso tenermelo per 10 anni in questo modo
5- nessuna scheda sd esterna, certo se acquisto la versione 64 o 128 gb non dovrei sentirne il bisogno, ma mi serve un mutuo e siceramente non considero accettabile avvere più di 1000€ in tasca che mi possono cadere e rompersi.
Quindi siamo all'S5 32gb con Lollipop (5.0), era meglio rimanere al 4.4, ma alla fine mi trovo bene, anche se siamo alle solite e ora abbiamo reminescenze dell'S3 in quanto Lollipop succhia più memoria della Treccani su hard disk, però con i dovuto accorgimenti, attendendo il 5.0.3...
Aggiungo altre due cosette Pro Galaxy S5:
lo schermo ha un sistema di contrasto automatico ed una specie di matrice di colori a strati che lo rende perfettamente visibile al sole;
il cavo usb3 è davvero velocissimo nel trafserire i file tra pc e smartphone, non credo invece che acceleri di molto la ricarica
la batteria potenziata è assolutamente comoda, due giorni di durata, unita alle due modalità di risparmio energetico rende l'S5 molto comodo
i 32gb di spazio base sono infiniti se si ha l'accortezza di spostare file come immagini e video nella scheda SD esterna che l'S6 non può avere
la ricarica wireless (con cloni cinesi di base e caricatore) è comodissima senza dover aprire sempre lo sportellino che garantisce la resistenza ad acqua e polvere
con NOVA launcher e risparmiando su alcuni servizi che si attivavano troppo spesso grazie a Gemini App Manager, ho anche risolto la poca memoria bug di Lollipop
intervenendo con root e file manager ho sbloccato al scrittura sulla SD esterna a tutte le app, ora l'utilizzo è il massimo, Solo due consigli:
non disabilitate la connessione 4G LTE, anche se consuma byte e batteria perchè provoca un rallentamento delle chiamate (fino a 20 secondi per agganciare le telefonate!)
in ultimo se il cellulare cade e si colora di giallastro lo schermo come tono spegnetelo e togliete la batteria per qualche secondo e torna come nuovo, ma occhio alla sd che è poco inserita nel nuovo slot per cui spesso dopo una caduta va reinserita.
YOTAPHONE ONE
Una parentesi però la devo farlo a proposito dello Yotaphone One (cioè non quello arrivato in Italia con Vodafone e Wind, ma la prima versione).
E' una genialata, è piccolo, comodo, potente, bella definizione, solo un po' piccola la batteria, ma lo schermo elink dietro che invia le notifiche è qualcosa che dovrebbero fare tutti i produttori di smartphone, per ora non fa molte cose, ma già avare notifiche, ora, calendario e poter leggere gli ebook consumando un minimo di batteria è mitico.
Unico fastidio non sai mai come posarlo per non rovinare uno dei due schermi, ma perchè non mettono già in produzione degli spessori per non fare appoggiare fotocamera e schermo?!
Vediamo come possiamo migliorare la durata della batteria.
Partiamo dal livello facile:
cambiare batteria, le batteria hanno una loro vita, se raggiunto il 30/40% passano direttamente a 0 oppure da 0 a 60% di colpo vuol dire che non hanno più tenuta e vanno cambiate.
Per questo motivo non apprezzo i cellulari che non consentono facilmente di cambiare la batteria.
Esistono però in commercio delle batterie potenziate con la stessa dimensione di quella originale, evitando quelle di livello becero che rischiano l'esplosione, si può dotare il cellulare di una buona batteria con degli mah (unità di misura della capacità della batteria) maggiorati.
Infine si consiglia di non tenere le connessioni sempre accese, il GPS mentre si lavora in ufficio non serve a nulla e negli spazi coperti da un tetto non prende neppure, il wifi se non è prsente un punto a cui agganciarsi è totalmete inutile, il bluetoooth in mancanza di perferiche da agganciare è un attimo assurdo che rimanga acceso, il 3g o LTE, ossia a connesione dati, è utile per rimanere connessi ai social network, ma si può anche limitare nel tempo a momenti di maggiore importanza durante la giornata.
Senza contare che le varie connessioni creano campi magnetici che disturbano il sonno e danneggiano la vita quotidiana, inoltre gps, wifi e 3g sono gli strumenti attraverso i quali le app indicano costantemente (si calcola fino a 5000 volte in una settimana) dove siamo posizionati, se un malintenzzionato accede al nostro account conosce perfettamente le nostre abitudini, lo stesso non vale, in maniera così precisa, mantenendo acceso solo il telefono come chiamate voce e sms.
In ultimo è sempre bene chiudere le applicazioni in multitasking e dosare la luminosità dello schermo, il quale è la base del consumo della batteria dei cellulari, mettete in automatica la luminosità durante il giorno, ma alla sera, anche per gli occhi, portatela al minimo, è assurdo vedere i vostri visi illuminati a giorno all'uscita da un locale!
Esistono delle applicazioni (dei gestori di profili, come profile scheduler o timed toggle o phone weaver) che consentono di impostare quando il cellulare deve attivare il wifi, il 3g, il gps etc, purtroppo ad ogni release di Android queste funzioni vengono limitate, però anche solo deciedere che quando sono in orario di lavoro il cellulare è silenzioso e con luminosità media, alla sera si aggancia al wifi e di notte si spegne tutto, compres la voce, non è solo utile, fa anche bene alla salute, un consiglio: non dormite con il cellulare agganciato all'antenna, voce dati wifi vicino al letto!
Livello normale:
E' bene capire che la batteria viene succhiata anche se il disco interno del cellulare è molto pieno e se troppo applicazioni agiscono contemporanemante riempiendo anche la memoria ram.
Esistono della applicazioni da installare che possono aiutare:
Hibernation Manager: gestisce la velocità del processore, le connessioni e le app attive quando si spegne lo schermo, è bene però configurarlo per bene per non avere rallentamenti all'accensione. Battery Doctor: gestice il sistema di ricarica della batteria, gestisce i task (applicazini e servizi) attivi riducendone l'attività, e veirifca quali sono le app che hanno consumato troppo. In realtà da Android Jelly Bean (4.0) in poi esiste qualcosa di simile anche nel menù delle impostazioni del sistema, ma molto più spartano.
Oltre a questo, e ricordando che ogni applicazione in più, specie se sempre attiva, anche se fornisce dei servizi di fatto contribuisce a riempire la memorie e a scaricare la batteria, osserviamo meglio altri interventi posssibili.
Se siete disposti a rinunciare ad un po' di grafica e di colore e ad alcuni link utili sarebbe meglio scegliere uno sfondo scuro, e rinunciare, per quanto più possibile, ai widget.
Mentre le app posizionate sullo schermo non succhiano più di tanto, ma è sempre bene non esagerare con gli schermi (3 al massimo), i widget si aggiornano continuamente, anche da telefono spento, quindi è meglio toglierli ed aprire le app.
Inoltre ciò che di fatto succhia molto sono i vari comandi (polling service) che dicono al cellulare di fare questo e quello ed ogni quanto tempo.
Prima cosa, andare in impostazioni account e cliccando sui vari account vedere quali consentono di scegliere il tempo di accesso per aggiornare i dati.
Secondo andare sull'account Google e vedere quali servizi vengono sincronizzati, meglio deselezionare quelli non utili, inoltre, benchè interessante, farei una riflessione sul backup delle foto del cellulare: possono essere rubate, e questo contribuisce senz'altro a finire prima del tempo i dati di navigazione del contratto, infatti i nostro cellulari moderni creano foto piuttosto pesanti in termini di byte.
Andare nell'app della poste email, sugli account e scegliere ogni quanto tempo cercare di scaricare, ricordate che tutti questi servizi cercano di sincronizzarsi anche se non c'è una connessione web, con grande consumo di batteria.
Fate poi un pensierino su Facebook, la grande App assieme al suo Messenger occupano più memoria di una cantico della Divina Commedia da ripetere a memoria, e, ovviamente, contribuiscono a succhiare energia, se si trova, poichè facebook lo nasconde bene, meglio gestire anche per lui il tempo di aggiornamento.
Ed arriviamo al livello avanzato.
Una volta fatto il root si può intervenire a bloccare o freezzare i servizi inutili, come il famigerato Samsung Push, io personalmente sui Galaxy e visto che non uso il market Samsung e hangout installo Titanium bakcup (versione pro) e blocco Samusung Push, Samsung App o Galaxy App, ChatOn e Google Hangout, ovviamente dopo un backup, inoltre bloccandoli rimangono attivabili senza installazione e non danneggio il sistema.
Rispetto a Messenger di Facebook, io l'ho bloccato con titanium, ora non mi drena più batteria e memoria, non saltano fuori quei cacchio di tondi, ma si apre comunque passando dalla App Facebook, unico svantaggio non ho più le notifiche di invio messaggio, ma mi basta ricordare io e decidere io, alla bella vecchia maniera, di andare a vedere se c'è quelcosa di nuovo.
Vi assicuro che selezionando meglio le impostazioni la batteria viaggia bene, con il mio S4 pieno zeppo di applicazioni e utility, con batteria potenziata e rielaborazione servizi ho ottenuto che arrivasse a due giorni di carica!
Di Alex (del 10/03/2015 @ 19:21:23, in Società, linkato 1037 volte)
Basta che i vescovi e i preti debbano giudicare progetti importanti volti a ridurre lo studpido divariio della cultura occidentale tra maschi e femmine, l'evoluzione umana passa da una ampliamento della parte femminile nei maschi e maschile nelle femmine, da un riconoscimento delle differenze ed un rispetto degli elementi simili. La religione ed il sesso, l'oriebtamento sessuale non hanno nulla a che fare. Ciò che è importante è quanto una persona è in grado di amare, di rispettare il prossimo e di favorire la crescita umana e spirituale sua e degli altri, non ha nessuna importanza con chi gli piaccia andare a letto, uomini, donne o capre. La religione che si interessa dei comportamenti sessuali non ha nulla a che fare con la spiritualità e la crescita, anzi divensta spesso un freno ad essa ed un allontanamento da Dio. Raggiungere un grande rispetto per ogni scelta e peculiarità umana, questo è religione e spiritualità, condividere uno stesso cammino seppur diversissimi, questo è crescita spirutuale.
Giulio Carpioni 1613-1678 è stato oggetto di varie rivalutazioni negli anni sessanta per la sua attività pittorica, ultimamente anche le sue opere incisorie sono state valorizzate. Il suo stile ricalca quel periodo di passaggio tra classicismo e barocco inserendosi, a ragione, in un'epoca di sperimentazioni e di contenuti estremamente interessanti, dai soggetti religiosi a quelli classici fino alle simbologie profane.
Di Alex (del 04/10/2014 @ 19:55:52, in Informatica, linkato 2850 volte)
1. Premessa - alcuni orologi storici.
Dopo lo Z1 ecco arrivare finalmente alcuni SmartWatch davvero interessanti.
Dopo aver visto la presentazione dello SmartWatch della GooPhone ho tenuto monitorato il settore per cercare qualcosa di interessante.
Un primo passo l'ho fatto con il Pebble. Sicuramente un'idea geniale. Nato da Kickstarter, come il Trusemart del resto, si tratta di un orologio con qualità interessanti: ha uno schermo e-link a cristralli linquidi che gli consente di avere una carica che dura quasi una settimana, può essere utilizzato anche solo come orologio (a differenza del primo Sony Live View che ho utilizzato per un po' e che risulta molto ridotto e non funziona senza essere connesso) con varie facce (watchface).
Si tratta però di un orologio che funziona solo agganciato via bluetooth con l'iOs o Android, può installare varie funzioni, ma limitate dal tipo di schermo che può creare solo toni di grigio; nnostante questo fa da contapassi, navigatore, gamer, ed ha funzioni di raccolta notifiche dal celluare per qualsiasi app, che lo rendono un ottimo "companion".
2. Le due novità
Diversamente i due nuovi smartwatch sono telefoni con tutte le funzioni anche da soli, ossia senza il nostro cellulare: telefonate, navigazione 3g, e android dalla versione 4 completa.
L'Omate Truesmart in versione Extreme, con 1gb di ram e 8gb tra rom interna e sd base è un ottimo orologio, in metallo, resistente all'acqua, con un buon schermo e un ottima portabilità.
Di contro il Zgpax s6, evoluzione del fortunato s5, ha una composizione in plastica dozzinale, uno schermo medio, non resiste all'acqua.
C'è una sostanziale differenza di prezzo: 135+ tasse doganali a 20€, il prodotto cinese, tra i 250 e i 300 l'omate Truesmart.
Come dicevamo il nascituro da Kickstarter dispone di un processore dual-core, 1gb di ram, 1,27gb di rom, 4,91gb di memoria sd,
lo Zgpax invece dispone di un dual-core, con 512 mb di ram, 502mb di rom, 2,05gb di sd, entrambi espandibili con micro sd.
La differenza non è però così evidente, benché il comparto hardware permetta al Truesmart di avere una versione 4.2.2 di Android, contro la 4.0.4 del concorrente cinese; anche se alcune applicazioni in effetti poi crashano sul modello meno dotato, esempio ES filemanager devo dire che entrambi sono sostituti in miniatura dei uno smartphone a tutti gli effetti.
Nell'utilizzo: il Truesmart monta un Launcher minimale, senza Widget, e le funzioni home, back e menu sono gestite la prima con uno dei tasti, le altre con dei movimenti touch, risulta po' macchinoso, ma questo ha permesso di avere solo lo schermo e niente più.
Nello Zgpax abbiamo uno schermo squadrato, però con i tasti touch menu, home e back, benché si rischi di attivarli per errore dato lo spazio esiguo, rendono il tutto molto più comodo e fluido.
Il Launcher di quest'ultimo è minimale e bruttino, meglio sostituirlo con un'altro.
I menu delle applicazioni e del sistema sono più classici nello Zgpax ma per questo motivo funzionano a dovere, mentre il Truesmart non accetta alcune funzioni per errori di visualizzazione.
Rimane il fatto che entrambi consentono di avere un ottimo strumento in grado di fare quasi tutto quello che realizza lo smartphone e in modo alquanto portabile.
Peccato non esistano batterie di ricambio per i due prodotti, anche se il Truesmart ha una buona tenuta di suo se non utilizzato come wifi o 3g per più di qualche minuto all'ora, l's6 migliora una volta fatto il root e ridotta la potenza del processore assolutamente non necessaria, ma anche lui senza troppe connessioni.
Tra l'altro lo Zgpax ha un connettore micro usb che necessita di un jack lungo, ma poi si ricarica comodamente, il Truesmart invece necessita di un alveo specifico molto ingombrante, il che è fastidioso.
Quindi il Truesmart è di maggiore qualità, però il suo essere smart comporta dei fastidi di utilizzo, mentre il compare più a buon mercato sarà meno piacevole alla vista, ma di fatto ha un'usabilità maggiore, a meno che il primo non attui delle migliorie software e magari non produca un cavo usb apposito, già in progetto.
Con opportune migliorie, anche grazie al root, alla fine il Truesmart è comunque il compagno di polso migliore: portatile, piacevole alla vista, ottimo schermo e luminosità, batteria già ottima e con una riduzione della CPU, veramente performante, consente quasi tutte le app degli smartphone, a parte quelle che non sono utilizzabili con questo schermo, ed infine aggiungiamo alcune app specifiche dallo store Omate, Swapp-link fenomenale; inoltre avere un po' più di memoria ram e sopratutto memoria per instllare la applicazioni è molto utile.
Rimane al rivale: sistema di ricarica molto più comodo, possibilità di utilizzare gli auricolari con filo, cinturino grande, ma anche meglio allacciabile.
3. il software
Veniamo al SOFTWARE.
Credo che il root sia necessario su entrambi i dispositivi, anche se è meglio non provocare errori di sistema, il mio primo Zgax si è brickato per aver messo il dpi dello schermo soto i 120, per recuperarlo o dovuto acquistarne un altro (impossibile flashare ROM di dispositivi diversi, online cerano solo quelle dell'S5), installare i driver USB MTK (il processore mediatek) creare una copia della rom (dopo il root) con anche cache e file utente (senza anche se fashata non funzionava) con la versione precedente del sistema di backup (MTKDoridTools) quindi con SP_Flash_Tool metterla su quello con il brick, al che ho resettato e finalmente si è ripreso.
Il root, dicevamo, serve appunto per fare copie nel caso di Brick e abilitare un sistema di gestione della CPU on-demand e underclockata che riduce il consumo di energia quasi della metà, io utilizzo No-frills CPU control.
Per fare il root su entrambi funziona Cydia Impactor.
Per il Launcher hi provato e trovato buoni ADW Launcher Ex per lo Zgpax e la versione OUI 2.0 per l'Omate Trusemart, simile a quella montata, ma con anche i widget.
Per le funzioni aggiuntive:
Lo Zgpax ha già il suo Google Play store, per l'Omate occorre scaricare l'app e installarla tranquillamente, altrimenti c'è solo Aptoide.
come sistema di mappe, a parte Googlr Maps, io metto Be-on-road come mappe gps offline,
come tastiera ho privato Swiftkey che funziona benissimo, però sul Truesmart funziona bene anche Swype che con il dragon consente il controllo vocale (sul TS possiamo anche installare la gestione vocale di Google Now, sullo Zgpax la copia installabile di S-Voice), alla fine ho scelto Minuum in versione pro per entrambi perchè uando è compatta lascia vedere lo schermo;
difficile invece decidere per il frontespizio o l'app in formato orologio, Timeicon è carina, ma non leggibile velocemente sul TS, per lo Zgpax non è male quella di default, manca però per entrmabi un orologio digitale (leggibile bene) che consenta anche un acceso immediato alle notifiche ed allo stato del telefono/orologio;
alla fine risulta sempre ottimo il grande Widget locker che sostituisce il lockscreen con uno personalizzabile.
Per la camera suggerisco CameraFX che consente di scattare toccando ovunque sullo schermo o si rischia di attivare molte altre cose invece di scattare la foto.
Per l'accensione muovendo il polso ho provato Shake e Awesome on/off, e alla fine ho scelto quest'ultimo in versione Ultimate.
Per la modalità companion suggerisco Bdoo Bluetooth remote control di Shakej che passa tranquillamente gli sms e le telefonate come notifiche al watch, per whtsapp occorre registrarlo come funzione di accessibilità, ma sull'Omate queto non è possibile, però funziona benissimo la beta di Swapp-link che riesce persino a fare il trasferimento di chiamata (da controllare se costa) per cui se chiamano il cellulare suona sull'orologio, davvero comodo!
Certo vi sono alcune app comode come Sms foward, oppure Atooma o Tasker con i quali inviare sms che notifichino all'altro telefono chiamate o sms, però per fare questo occorre una tariffa a forfait per gli sms e bisogna lasciare attivo il gsm sull'orologio con molto dispendio energetico rispetto al solo bluetooth.
Di Alex (del 13/09/2014 @ 08:41:53, in Società, linkato 3341 volte)
Premessa: Qualsiasi simbolo, anche in stato silente, perchè non più coinvolto dalla quotidianità e dalla cutura presente, viene recepito comunque dall'inconscio di chi lo percepisce.
Lo stato di quiete apparente viene subito trasformato in attivo nel momento in cui i vissuti personali entrano in relazione, in risonanza con il contenuto simbolico, provocando un rafforzamento delle spinte emotive e del modo in cui la realtà viene percepita e valutata dalle persone.*
Il monumento di Vittorio Bottego in piazza Dalla Chiesa a Parma, è appena stato ricollocato nel nuovo piazzale della Stazione dei treni.
fonte: Repubblica Parma
L'uomo Vittorio Bottego è stato senz'altro un personaggio storico, le sue gesta erano apprezzate e riconosciute, d'altronde il periodo storico era ben diverso, benché, come sempre del resto, non tutti fossero così propensi alla violenza e al pregiudizio per le culture diverse.
Ci troviamo proprio nel perido dell'Italia appena unificata, piena di speranze e di difficoltà.
Con un grande deisderio di rivalsa, di riscatto e un richiamo sempre più evidente alle grandezze della storia, infatti dopo alcuni decenni dalla morte di Vittorio Bottego (1897) si avrà il recupero fascista delle glorie romane e la recrudescenza delle guerre coloniche italiane.
L'Italia aveva iniziato la sua espansione colonica nel 1882 in Eritrea, proseguendo con la Libia, la Somalia e l'Etiopia, Dodecaneso e Albania.
Negi anni 30 Mussolini, secondo la visione dell'Impero itaiano, progettò e attuò varie espansioni delle colonie italiane in Africa.
Il tutto si esaurì alla fine della seconda guerra mondiale.
Vittorio Bottego quindi si inserisce in un contesto di espansione militare e culturale italiana, in un periodo ove i vari ministri si definivano critici e magari contrari alle azioni coloniali, ma decidevano comunque di ampliare i domini, all'inizio solo di natura commerciale.
Le azioni di guerra si inserivano in un contesto coloniale già ampiamente sfruttato dalle altre potenze europee (Francia, Inghilterra), ed in una situazione politica instabile dei contesti indigeni.
Detto questo però possiamo venire ad oggi.
fonte: Wikipedia
Il Monumento in questione fu realizzato da Ettore Ximenes agli inizi del novecento e inagurato il 1907, dunque in pieno ambito colonialista.
Ciò che rese più che altro famoso Vittorio Bottego furono le sue esplorazioni nel corno d'Africa, soprattutto il percorso di due fiumi: il Giuba e l'Omo, contribuendo alla costruzione delle cartine geografiche dell'epoca e ricevendo anche una medaglia d'oro al valor militare.
Leggendo da alcune fonti l'ultimo periodo dell'esploratore (come viene definito):
"Tenta di proseguire l'esplorazione in territorio etiopico, nella regione dei Galla ma è invece costretto ad un combattimento (causato anche dal suo carattere impetuoso) a Daga Roba, nel corso del quale viene ucciso il 17 marzo 1897"
Medaglia d'oro al valor militare alla memoria:
«Dimostrò sagacia ammirevole nel dirigere una spedizione scientifico-militare nell'Africa Equatoriale attraverso paesi inesplorati e fra popolazioni ostili e bellicose e spiegò eccezionale coraggio attaccando con soli 86 uomini un nemico forte di circa un migliaio di combattenti e morendo eroicamente sul campo ferito al petto e alla testa da due colpi di arma da fuoco.» — Gobò (Paesi Galla) - 17 marzo 1897
(wikipedia)
Quindi ci troviamo di fronte ad un Esploratore, capitano di spedizioni scintifico-militari, il quale combatté le popolazioni indigene per poter condurre le sue esplorazioni a fini scientifici (geografici e naturalistici) e militari (colonialisti).
Questo è il background culturale che ispira il monumento, i quale, in ogni caso, risulta molto chiaro: un comandante militare, in posizione di sfida e di comando, sotto il quale sono posizionati due indigeni abbattuti dalla presenza dell'esploratore, in abbigliamento d'epoca, armati, uno con un'espressione spaventata e l'altro morente.
Secondo alcune interpetazioni: "di fianco si trovano due statue di guerrieri a simboleggiare i fiumi orientali africani Omo e Giuba, che lui stesso esplorò."
Anche se le simbologie volute dall'artista potrebbero riguardare effettivamente i due fiumi esplorati, ed in effetti l'ambientazione a grotta con l'acqua richiama certamente gli ambienti eritrei ove furono condotte le spedizioni, ritengo che nella nostra epoca sia molto difficile che l'immagine che ci presenta il monumento sia recepita come "esplorazione", "ricerca scientifica" o "fiumi d'Africa".
*Qualsiasi simbolo, anche in stato silente, inerme perchè non più coinvolto dalla quotidianità e dalla cutura presente, viene recepito comunque dall'inconscio di chi lo percepisce.
Lo stato di quiete apparente viene subito trasformato in attivo nel momento in cui i vissuti personali entrano in relazione, in risonanza con il contenuto simbolico, provocando un rafforzamento delle spinte emotive e del modo in cui la realtà viene percepita e valutata dalle persone.
Dunque un monumento che riversa un contenuto simbolico militare, nel quale è evidente la prevaricazione dell'uomo occidentale su quello africano è davvero ancora rispondente alla visione culturale della nostra epoca, alla necessità di un multiculturalismo che ci aiuti nella difficoltà dei rapporti quotidiani con "gli altri"?
Il monumento, come spesso nella nostra società priva dell'attenzione al contesto, al valore dell'insieme e delle corrispondenze, è posto nel piazzale della stazione dei treni, luogo di passaggio obbligato per molti forestieri, italiani e non, e nei pressi dell'Ufficio Informstranieri del Comune di Parma, ove vengono accolti i richiedenti asilo, e tutti coloro che per la loro condizione di "stranieri", necessitano di un supporto per le pratiche amministrative.
(Fonti: wikipedia italia, La Repubblica Parma, www.imonumenti.it, Treccani Online, www.ilcornodafrica.it)
Di Alex (del 02/09/2014 @ 21:20:19, in Società, linkato 1490 volte)
Le persone, nel corso della loro vita, cercano, man mano che crescono come individui, di difendere le loro posizioni e le loro autonomie decisionali.
I figli spesso non accettano consigli e tanto meno intromissioni nelle loro scelte di vita, come quali amici avere, quali compagni i compagne frequentare, quali scuole o studi seguire.
Si vuole decidere da soli chi amare, o di chi innamorarsi, e quali strade, anche sbagliate, seguire, per crescere da soli come individui, e chiarire quali siano le nostre scelte individuali.
Senz'altro, ove questo individualismo non sia esaperato, è un persorso importante per la crescita personale e per la formazione della propria coscienza.
Nella nostra società moderna non si accetta più che sia il patriarca a decidere il marito delle figlie, e il lavoro che dovranno svolgere i figli maschi.
Si esce di casa, ci si affranca dai genitori economicamente e ci si crea la propria strada.
Quindi si ritene assurdo che altre persone decidano per noi.
Gli amici, gli amori, la casa, gli studi, il lavoro, sono aree importanti della nostra vita che non lasciamo in mano ad altri.
Allora mi chiedo: la scelta che riguarda ogni individuo di questo mondo, la decisione di quale valore dare al proprio vivere, quale senso dare alla morte e su che scala di valori costrure la nostra crescita, ossia il proprio percorso spirituale, perchè viene ancora demandato ad altri?
Ci siamo affrancati, in buona parte, da anni di patriarcato, visioni dittatoriali e accademiche, ma per wuanto riguarda il nostro spirito ancora è considerato assurdo che una persona percorra una sua strada personale.
Nella scelta che dov rebbe determinare il senso del nostro esistere, ed anche del nostro morire, demandiamo ad altri di dirci come dobbiamo agire e pensare!
Io credo invece che una scelta così sostanziale sia assolutamente privata e individuale.
Senz'altro un pecorso spirituale si arricchisce dal mettere in comunione i propri percorsi e le proprie riflessioni.
Ma ritengo che chi dedica la sua vita ad un percorso spirtuale abbia il compito di trasmettere la sua esperienza in proposito, non cosiderare la sua esperienza personale come la stessa valida per me o per altri.
Posso rivolgermi ad un professionista per farmi dire come si suona tecnicamente uno strumento, come si disegna, come si pratca uno sport al meglio, ma poi sarà il mio modo che dovrò trovare, il mio sport, il mio strumento, il mio metodo artistico.
Il maestro sa trasmettermi la saggezza del suo percorso, i valori il più possibile universali, ma il vero maestro saprà tirare fuori, maieuticamente, il mio modo di percorrere la strada, non plasmarmi a sua immagine.
Il monaco, il prete, l'imam, lo sciamano, sapranno dirmi come loro hanno fatto la loro ricerca, cosa hanno provato e come sono usciti dalle difficoltà, quali sono le tecniche che per anni hanno sperimentato tante persone e come si possono applicare; io potrò provare a mia volta fino a scoprire la strada più consona al mio sentire, e, volendo, discostarmi da ognuno per arrivare al mio modo di vivere lo spirito e la religiosità.
Ritengo errato il modo con cui le religioni si pongono come strade uniche e come sistemi decodificati bloccati.
Credo debbano esistere tante religioni quanti sono gli esseri umani. Solo così la ricerca spirituale potrà fare un balzo in avanti come accadde un tempo alla ricerca filosofica e letteraria, all'umanesimo.
Quale arricchimento artistico avrebbe avuto l'umanità se ogni artista avesse dovuto stare solo a pochissimi percorsi artistici predefiniti dalla notte dei tempi?
Se davvero una ricerca spirituale si pone senza secondi fini, senza prevaricazioni ideologiche o individualistiche, credo che possa coesistere con milioni di altre ricerche nell'assoluto rispetto del modo di ognuno di percorrere la sua strada.
D'altronde la storia lo insegna: ogni volta che un individuo percorre profondamente una sua strada personale di ricerca spirituale, del tutto avulsa da secondi fini ed elaborazioni di percorsi precedenti, ne nasce una nuova religione. Dunque solo chi di fatto si pone ereticamente dalle religioni codificate è in grado di scoprire nuove dimensioni spirituali e nuovi modi di percorrre la sgtrada della crescita all'interno di sé, questo perchè le religioni codificate per loro natura bloccano la vera ricerca individuale proponendo un percorso già deciso sulla base di scelte ed esperienze fatte da altri.
Di Alex (del 01/09/2014 @ 19:27:59, in Società, linkato 2270 volte)
Ritengo vi sia una profonda differenza tra fondamentalisti e islamici,
non tutti sono per la guerra e il terrorismo
e non tutti sono per prevaricare con la loro religione le altre,
esattamente come accade tra i cattolici, alcuni sono rabbiosi, alcuni si credono già beatificati, molti sono ipocriti, ma tante sono le persone che vivono e seguono solo il loro percorso.
È impossibile che in un gruppo di esseri umani vi siano tutte persone dello stesso genere, è il motivo per cui hanno senso di esistere le leggi, i corpi di polizia, le culture e gli stati.
La stessa persona è in grado di cambiare moltissimo nella vita.
Per questo è grave decidere della morte di altre persone o altre culture in gruppo, senza rispettare il singolo individuo ed il percorso di ognuno.
Tra l'altro questo è sempre stato l'insegnamento di ogni religione, non travisata, e, prima di tutto, quella cristiana...