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 ghiaccio... di Alex
 
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Non passare la tua vita
solo
o uomo,
vivila, ora, in questo
breve attimo
che, come un lampo,
illumina la tua giornata,
non passarla solamente,
godila, riempiti di essa
come le forme si riempiono della loro sostanza,
anche tu ama
e non lasciarti
solamente
disegnare dal tempo.

A.M.
"
 
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.

Di Alex (del 09/12/2022 @ 07:29:37, in Consigli tecnici, linkato 301 volte)

La mia avventura con i monopattini elettrici inizia nel maggio 2020, grazie all’ennesimo bonus, il bonus mobilità, decido di provare questo strumento: avendo problemi di mobilità a piedi oltre alle ginocchia, avere uno strumento pieghevole che possa aiutare il viaggio dal parcheggio all’ufficio od anche agevolare tutto il viaggio da casa a lavoro di circa 4 km, risultava un’ottima idea.

Avevo già testato una biciclettina elettrica pieghevole, terribile in quanto pesantissima e con le ruote piccolissime, oppure una biciletta stile Graziella, ripiegabile, molto meglio, ma dura nelle salite non avendo rapporti particolari…

Subito dopo il lock-down ho iniziato a viaggiare, bellissimo e comodissimo, per due anni il mio Ninebot ES1 è stato un fedele compagno di viaggio, un po’ terribile sui sanpietrini, ma senza mai perdere un colpo, ed ancora con una ottima batteria.

Fino a metà 2022 quando, a causa dei colpi dovuti ai miei 100kg + ruotine piene + ammortizzatore minimo, il manubrio è divenuto basculante.. lo porto ad aggiustare, ma passano i mesi, decido allora di tentare la fortuna con un usato dubitando che l’Es1 potesse tornare in forma: trovo un eccellente Ninebot E25e, meraviglia, aggiungo anche le frecce, ma nel giro di un mese lo rubano, e da qui sono stato costretto a diventare un po’ esperto avendo in sequenza acquistato per coprire la mancanza: un Ninebot F25e e un Teklio TK1.

Non ho mai provato e non acquisterò oggetti da 1000€ visto come vengono rubati in 2 secondi e i rischi che si corrono a viaggiare per strada, preferisco strumenti leggeri per viaggi rapidi, comodi e di poco prezzo…

Da ciò che ho potuto comprendere le caratteristiche principali dei monopattini elettrici sono queste:

  • -          Potenza motore, tralasciando la velocità che è calmierata per legge, ma importante per la forza;
  • -          Freni, di vario tipo, ma attenzione che la cosa peggiore è proprio frenare di colpo;
  • -          Ruote, di varie dimensioni, piene o a camera d’aria;
  • -          Centralina di gestione;
  • -          Le dimensioni.

La potenza.

Mentre l’Es1 e l’E25e mi hanno sempre trasportato egregiamente sulle salite, nonostante il peso ed anche l’eventuale partenza in salita, ecco che l’F25e si è sempre rifiutato di farlo, al di là del fatto che probabilmente c’è un problema di connettori è anche vero che Es1 e25 e f25e sono lo stesso modello nelle versioni successive, ma la potenza di quest’ultimo non è la stessa degli altri, occorre verificare la potenza erogata dalle batterie, quella del motore e il livello di salita indicato (10% in questo caso 15-20% gli altri).

Se si è leggeri di peso probabilmente non cambia nulla, ma oltre gli 80kg è meglio tenere conto di questi elementi.

I freni

Anche se sembra che frenare sia la cosa più importante per evitare danni, è anche vero che il monopattino non è una struttura avvolgente, se si blocca ti scaraventa contro quello che cerchi di evitare o alla peggio per terra.

La frenata occorre che sia tosta ma prolungata e solo al termine che possa bloccare e ruote: questo rende possibile accompagnare l’arresto con la piegatura delle gambe e saltare giù dal mezzo quando è quasi fermo, un blocco improvviso non agevola questi accorgimenti.

L’Es1 ha sempre rallentato senza bloccare avendo un solo freno elettronico, ma in un caso mi ha gettato per terra… l’E25e può gestire la potenza dei freni ed avendone due elettronici risulta il migliore di tutti, rallenta bene senza bloccare, l’f25e avrebbe la combinazione freni elettronici e a disco fisico, ma ha uno strano modo di rallentare per poi rilasciare le ruote alla fine ottenendo un momento di angoscia prima di bloccare con il freno a disco, non mi piace. Il Teklio ha entrambi i freni, ha una modalità più completa di frenata, ma blocca un po’ troppo, anche se è già molto per un oggetto molto piccolo, ma molto dinamico e rapido che porta anche pesi di 120kg.

Probabilmente, se tutto fosse ben calibrato, poter rallentare con i freni elettronici che dosano la potenza e alla fine bloccare con il freno a disco senza allentamenti o inchiodate, sarebbe il meglio.

Le ruote

Di fatto esistono due tipologie: piene, senza rischio di buchi e con camera d’aria.
Devo dire fino a che non ho cambiato, soffrivo molto la percezione di ogni dettaglio della strada con le ruotine piene dell’Es1, certo avere la certezza che le ruote sono sempre pronte non è poco, ma neppure quelle più ampie e a più strati dell’E25e sono realmente comodo, mentre Teklio e F25e ti permettono di viaggiare senza più temere alcuna asperità o buche stradali, certo vanno gonfiate (è bene acquistare un mini compressore portatile a batteria) ed in un caso ho dovuto ricorrere allo slime, ma la gomma del Teklio già buca all’acquisto, ora non si è più sgonfiata senza doverla sostituire.

I copertoni sono anti-foramento, ma rimane il fatto che la temperatura, le valvole e le pizzicate dei buchi, possono comunque danneggiare la camera d’aria, è bene viaggiare con la bomboletta…

La centralina

In realtà più che la centralina in sé intendo il software di gestione, per i Ninebot, marca che ha un po’ inventato i monopattini elettrici, siamo davanti ad una certezza, con l’app di gestione e un’ottima calibrazione, per il Teklio che viaggia senza app, devo dire che non è male, ma toglierei al più presto la modalità crociera, che mantiene la velocità mantenuta per qualche secondo, in quanto risulta molto pericolosa, meglio poter sempre gestire ogni momento della potenza del motore.

L’app consente anche il vantaggio di poter aggiornare il firmware in tempo reale.

Le dimensioni

L’Es1 aveva la comodità di stare nel baule della Panda 2007, ma il sistema di piegatura è decisamente poco agevole con il pedale, ed in un caso mi si è chiuso mentre viaggiavo, pensate essere agganciati ad un oggetto che ti trascina ai 20 all’ora!

Lo stesso vale per l’E25e che in compenso è grosso e pesante, mentre i due F25e e Teklio hanno il nuovo sistema con batteria sotto la pedana e risultano comodissimi nel trasporto, di tutti il Teklio sembra essere il più comodo: piccolo, con piegatura laterale, ma potente per viaggi brevi-medi.

L’F25e d’altronde è un bestione pur non pesando eccessivamente, di difficile trasporto in auto, è però meraviglioso su strada, l’unico con la pedana che consente i piedi affiancati, con il manubrio bello alto ed un’ottima stabilità grazie anche alle rute da 10 pollici.

Probabilmente il modello simile, ma con potenza ottima, è un grande strumento: il Ninebot G30.

Conclusioni

L’Es1 rimane come ottimo compagno, ma oramai superato anche dalle necessità legislative: si può aggiungere il fanale posteriore, anche se difficilmente con la segnalazione delle frenate, e le frecce laterali, ma non è possibile ottemperare ai due freni richiesti entro il gennaio 2024.

Il Teklio nasce già con tutto: frecce con tasto di attivazione, triplo freno sia a disco che elettronico e fisico (la pressione del parafango con il piede), luce frontale e posteriore con segnalazione di frenata, ruote a camera d’aria, batteria sotto la pedana, rimane un monopattino a basso costo, quindi non eccelle in nulla, ma devo dire che per viaggi brevi e da portare in auto è il migliore, solo un po’ basso il manubrio, sembra di viaggiare dovendo stendere completamente le braccia… ma dipende ovviamente dall’altezza del pilota.

L’E25e come evoluzione dell’Es1 è completo, ma rimane una concezione un po’ vecchia del sistema di viaggio, devo dire che la compattezza e le gestione dell’accelerazione e dei freni lo rendono comodissimo, con l’aggiunta delle frecce è anche a norma.

L’F25e se non avesse dato problemi (frenate improvvise automatiche in salita), frenata a singhiozzo e lentezza di avvio, sarebbe diventato da subito il mio top, vediamo come torna dall’officina.

A chi volesse acquistare un mezzo del genere dico:

  • -          è uno strumento molto comodo e semplice, ma molto pericoloso, è bene che lo utilizzi un adulto con esperienza in bici
  • -          valutate bene lo strumento adatto per il vostro peso e la sua potenza e considerate che il peso determina anche la frenata, quindi occorre che vi siano ottimi sistemi di gestione nei casi difficili (le auto non vi daranno quasi mai la precedenza e molto spesso i nuovi suv spingono gli autisti a portare il muso all’esterno della linea di fermata, rischiando di travolgervi)
  • -          l’usato è ottimo, difficile che vi siano problemi di motore e le batterie durano molto, quindi anche modelli con 1000km potrebbero fare il caso vostro
  • -          non fatevi abbindolare dalla troppa potenza e velocità, qui in Italia si viaggia al massimo i 20k/h e sono già tanti per i rischi del viaggio urbano, quasi tutti i modelli raggiungono questa velocità quindi non fa differenza
  • -          se lo utilizzerete al posto della bici, meglio i modelli strutturati e ben impostati come l’F25e, se come compendio dell’auto, allora i piccoli ben pieghevoli come il Teklio sono i migliori.

RISORSA: Manuale del Monopattino Teklio

 
Di Alex (del 17/05/2017 @ 10:51:37, in Consigli tecnici, linkato 1490 volte)

Quali i punti di forza e le mancanze di questi tre sistemi per gli SmartWatch di nuova generazione.
Dopo l'utilizzo approfondito di Pebble Time, Zenwatch 2 e Galaxy Gear S e S2 possiamo stilare questi punti:

Pebble:

  1. a parte l'autonomia dello schermo e-ink, il pebble dispone dell'ora sempre attiva e questo non è eguagliabile dagli schermi nerastri e amoled che al sole fanno un po' fatica e comunque consumano molto con l'opzione schermo sempre attivo, infatti per manterlo tale riducono molto la luminosità per cui al sole non si vede una cippa.
  2. nonostante il microfono non eccelso, la dettatura per rispondere funziona molto bene;
  3. molte applicazioni nel suo store, e nonostante la grafica minimale a pochi colori, molto articolate:
  4. il pebble permette di gestire la luminosità (non necessaria di giorno) e anche il tipo di vibrazione
  5. ragistrazione qualità del sonno e passi automatica
  6. schermate orologio molto comode con indicazione batteria e altre cose

Wear - Tizen:

  1. il Wear nonostante tutto sembra ancora acerbo, e non sono tante le applicazioni che aggiungono plugin per wear - Tizen non è da meno le app ottime per S non ci sono per s2, poche le funzioni aggiungibili
  2. comoda la funzione cinema per oscurare schermo e ridurre notifiche - anche in Tizen (non disturbare)
  3. getsione sveglia del cellulare solo se si utilizza l'orologio google - Tizen gestiva la sveglia Galaxy nell'S, non così con altri cellulari
  4. riposta con orologio (solo in pochissimi esemplari) ma manca l'accettazione con il comando vocale (solo in Tizen/Gear) - Tizen risponde o rifiuta con comando vocale
  5. funzioni vocali OK Google a buona livello, utile aggiungere appuntamenti ad esempio - meno potente S Voice
  6. tastiera per immissione non male, specie nei quadranti non circolari
  7. Le schermate orologio sono oramai quasi condivise con quelle per Tizen, così come i programmi che costruiscono schermate, ottima app Asus gratis - anche in Tizen
  8. Invio file e gestione file nel watch quasi inesistente - non molto diverso in Tizen
  9. la gestione delle funzioni dell'orologio da cellulare non è completa invece è bene poter fare tutto da cellulare senza usare le impostazioni del watch - purtroppo anche in Tizen nel Gear S2
  10. in alcuni casi lo zenwatch perde il paring e va rifatto, ma potrebbe essere un caso di questo orologio o del cellulare
  11. il bluetooth dello zenwatch2 è notevolmente meno potente dei Gear - meglio in Tizen
  12. buone le notifiche anche via wifi - anche in Tizen
  13. Wear ha la gestione con gesti che però è potenzialmente ottima ma poco funzionale per ora - Tizen solo spegnimento schermo con palmo
  14. Wear possiede più funzioni come widget delle schermate orologio - Tizen ha solo schermi a pagamento che assomigliano
  15. gestione notifiche macchinosa in entrambi, si rischia di non leggerele tutte e cancellarle dal cellulare... - Wear = Tizen
  16. gestine touch e schermate home, alla fine risulta più maccinoso Wear, più chiaro e semplice Tizen
  17. batteria ottima in entrambi oramai, 2,5 giorni se non si attaccano tutte le funzioni, spicca zenfone2 però.
  18. peccato che sia necessario avere attacchi o basi apposite per cui non è possibile caricare gli orologi solo con un microusb
  19. S2 ha a stupidaggine della esim, poco funzionale e impossibile passare orlogio da altri paesi
  20. aggiornamento app più funzionale in Wear, Tizen è macchinoso
  21. entrambi arrancano a funzionare come standalone, ma hanno buone potenzialità
 
Di Alex (del 14/05/2016 @ 11:32:35, in Consigli tecnici, linkato 1630 volte)

Vediamo le differenze e le qualità del Pebble Time in confronto al Pebbel Classic che si dimostra, a mio parere, ancora un ottimo acquisto visto che il prezzo è sceso decisamente.

Pebble Classic Pebble Time
prima versione del Pebble watch seconda versione del Pebble watch
   

Positivo: leggero, molto vicibile alla luce e in penombra

Negativo: dopo qualche caduta lo schermo sfarfalla, il cinturino si spezza
funzioni più limitate per minore memoria

Positivo: funzioni health, colori che differenziano i messaggi, compatto, potente e con più memoria, dettatura

Negativo: intanto che c'era il microfono sarebbe stato completo con anche la funzione di risposta come periferica bluetooth con una mini cassa,
i colori e la dimensione raccolgono meno la luce in penombra

Se il Time disponesse di risposta in remoto alle telefonate sarebbe lo smartwatch perfetto, al limite aggiungendo una mini fotocamera, in ognmi caso è ottimo e immancabile come compagno di lavoro e di sport.

 
Di Alex (del 14/05/2016 @ 08:51:25, in Consigli tecnici, linkato 1711 volte)

Come scegliere i battery pack per i cellulari o i tablet.

Esistono tantissimi tipi di batterie sterne per ricaricare on the go i nostri strumenti, alcuni sono cineserie poco utili, ma altri articoli, anche dalla Cina, sono molto validi.

Per selezionare il Battery Pack occorre tenere presenti due quattro fattori:

  1. la dimensione della batteria interna, o meglio la capacità di immagazzinare la carica, si misura in mAh e va considerato che un cellulare moderno ha circa 3000mAh, un tablet il doppio quindi occorre che il battery pack sia almeno uguale o più grande.
  2. la potenza di erogazione della carica: si misura in Ampere, 1 A o 2 A ad esempio, considerate che i vecchi cellulari utilizzavano caricatori sotto 1 A ora i tablet e i nuovi utilizaano 2 A, per vedere quale acquistare guardate gli output del caricatore originale del vostro strumento, cambiuano anche i Volt di uscita, ma oramai sono standardizzati attorno ai 5.
  3. la dimensione dell'oggetto, e i peso, se dovete portarlo in tasca è un importante, se è in metalllo pesa non poco e la batteria grande ha una effetto secondario nel peso.
  4. gli attacchi, specie chi utilizza prodotti Apple ha vbisogno di attacchi specifici, a meno di avere una porta USB e portarsi il proprio cavo di ricarica.

I primi erano veloci e con la presxa microUSB attaccata direttamente, leggeri, ma molto scomodi di 500mAh

Ho provato uin battery pack della Urban Revolt, comodissimo, piccolo e leggero, ma non avera il sistema di anti sovraccarico e alla quinta ricaruca è bruciato, meglio piùà grossini e sicuri.

Ora utilizzo un CellularLine ottimo e compatto anche se un po' pesante che ricarica veolcemente, ottimo anche un battery pack in metallo con doppia presa della Amazon.

Ho provato anche vari battery pack con celle solari di produzione cinese, ma la batteria durava poco, e di fatto le celle n on ricaricavano affatto la batteria!

Esistono anche dei battery pack per i pc portatili, ma è molto difficile che abbiano l'attacco corrispondente, ci sono tantissime prese!

 
Di Alex (del 27/04/2016 @ 15:12:01, in Consigli tecnici, linkato 1873 volte)

Vediamo a che punto sono i moderni SmartWatch, orologi "intelligenti" e come sceglierli.


Nella foto un vecchio casio, i primo LiveView della Sony, il Pebble Classic, lo Zgoax S6, Omate Truesmart +, No.1 G2, Zgapx S8 e Galaxy Gear S.

Prtima di tutto una distinzione fondamentale, gli orologi Smartwatch si dividono in due grandi gruppi: Companion e Smart.

Tra i Companion annoveriamo i vari modelli Pebble, i Sony, i No.1 e tanti altri tipi, questa tipologia di orologi i caratterizzata da funzioni specifiche, nasce come orologio a cui poi si aggiunge la funzionalità di mostrare le notifiche, è dotato di alcuni sensori, ma manca di memoria di salvataggio e le sue funzioni dipendono dal collegamento con il cellulare, senza questo si limita ad essere un orlogio con qualche funzione in più come ad esempio i mini giochi del Pebble e la minifotocamera del No.1. G2.

Il tipo Smart invece è caratterizzato da quasi tutte le abilità di un cellulare in miniatura e sopratutto da un sistema operativo completo, spesso Android, il cui unico limite sono le caratteristiche hardware minime e lo schermo piccolissimo, qusto però permette aghli orologi Smart di agire da soli (stand alone), per cui oltre ai sensori solito possono avviare applicazioni android complete, spesso possono fare foto, registrare audio e riprodurre foto, musica e video; possono archiviare documenti e file vari, sono ingrado pertanto di intergaire con l'esterno senza bisognio del cellulare essendo essi stessi di fatto piccoli smartphone che telfonano, navigano e chiamano, questo però a scapito della mini batteroa che montano date le micro dimensioni.

Qui vedremo gli Zgpax, l'Omate e il Galaxy Gear S il quale è l'unico che possiede entrambe le funzioni in maniera completa visto che si interfaccia perfettamente con il cellulare, ma può anche fare da solo moltissime cose, anche se falla nella durata della batteria anche per lo schermo piuttosto grande e quindi dispendioso.

A questo punto occorre tenere presenti tre funzioni principali per valutarne l'utilità:

1. Funzione Orologio: dobbiamo considerare che prima di tutto gli SmartWatch sono orologi e tale è la loro funzione principale, ma questo non è così scontato.
In alcuni casi potrebbero mancarci i vecchi Casio a cristalli liquidi che comunque avevano anche le sveglie, le calcolatrici e alcune funzioni aggiuntive, oppure gli orologi a lancette con pile annuali e persino le cariche a bilancere potenzialmente senza fine. 

2. Funzione Companion: la ricezione delle notifiche è uno dei principali motivi della nascita degli smartwatch, attraverso la connessione Bluetooth l'orologio diviene un compagno dei cellulari, anche se alle volte questo legame risulta anche un limite per cui l'orologio non può funzionare senza lo smartphone collegato.

3.Funzione Smart: alcuni orologi hanno sensori e sistemi che consentono l'installazione di applicazioni e il loro utilizzo da sole, fino ad arrivare a veri e propri mini cellulari.

Osserviamo ora alcuni modelli (in grassetto la migliore funzionalità e in corsivo quelle buone).

Pebble Classic BUONO +

Orologio !  Lo schermo e-link (come i vecchi cristalli liquidi) consente di avere sempre acceso l'orologio e sempre disponibile la visione dell'orario con una durata della pila di alcuni giorni: OTTIMO
 la luce dello schermo che si attiva girando il polso garantisce sempre un'ottima visibilità dello schermo al buio e al sole: OTTIMO
Companion  Le notifiche arrivano tutte, e si può selezionare quali attivare, nel Pebble Time è possibile anche rispondere ai messaggi (non alle chiamate) con il microfono incorporato: OTTIMO
Smart

 Nonostante lo schermo a cristalli sono disponibili moltissime applicazioni specifiche che permettono di fare semplici giochi, misurare le attività fisiche e scambiare informazioni complesse con il cellulare: BUONO
  La dotazione del Pebble Classic è di sensore di movimento, accelerometro e sensore di luminosità, il Time (la versione successiva) integra anche il microfono per il riconoscimento del testo: BUONO

Conclusione  Io ritengo che questo sia in assoluto lo Smartwatch più completo e utile, ha le stesse funzioni dei vecchi orologi: orario, sveglie, visione sempre attiva; e aggiunge anche ottime funzioni smart con una batteria che non angoscia per la durata.

Samsung Glaxy Gear S BUONO

Orologio  Lo schermo curvo è molto comodo e luminoso, la visione quando si gira il polso è buona, ma certo lo schermo ampio e i sensori consumano molto per cui non si superano i due giorni al minimo delle funzioni: BUONINO
Companion!  Qui il Gear dimostra il massimo di integrazione, pur con il limite di agganciarsi solo ai Galaxy, il sistema Tizen è un grande companion, di fatto il cellulare è perfettamente gestibile dall'orologio, anche le sveglie e la risposta in remoto delle chiamate (come se fosse un auricolare bluetooth, ma con il vivavoce, quindi non fate chiamate private!): OTTIMO 
Smart  Il sistema Tizen ha un suo catalogo, le applicazioni sono buone e possono sfruttare uno schermo come un mini cellulare, comodo anche per la tastiera, però rimane un sistema un po' di nicchia: BUONO
  La dotazione è incredibile: nano sim per telefonare e navigare 3g, microfono e altoparlante, sensori di movimento, GPS, battito cardiaco, luce, raggi UV (inutile), spazio di archiviazione, foto, musica e documenti: OTTIMO
Conclusione  Di fatto il Gear S è un cellulare, con uno schermo ampio e comodo, può fare tutto a parte le foto, ma a scapito della batteria che dura davvero poco, con gps, 3g e telefono attivo non arriva a sera: SCARSO
  Rimane però  un ottimo strumento, con un bello schermo, una buona funzione di notifica e la possibilità di sfruttare le funzioni aggiuntive in caso di bisogno: BUONO

Omate Truesmart S8 DISCRETO

Orologio  Lo schermo è piccolo, il che lo rende molto comodo, in compenso non ha funzioni di visualizzazione con il movimento, occorre sfruttare delle app che succhiano la batteria, diciamo che è pensato per essere attivato con i pulsanti, ma questo lo rende faticoso come orologio, la batteria, con opportune modifiche che poi vedremo, può durare fino a tre giorni: SCARSO
Companion  L'orologio nasce come mini telefono android, la funziona companion è stata ritirata dal mercato per cui occorre utilizzare app come SawpLink su orologio e telefono che consumano ram e batteria: SCARSO
Smart !

 In questo campo è il migliore: 8 gb di spazio base più microsd da 16gb, tutto al polso, inoltre Android kitkat e quasi tutte le app di Android da istallare, unico limite lo spazio e lo schermo che non sempre mostra tutti i comandi. Potente, schermo luminoso e piccolo, utilizza le gesture per fare il back e il menù, per il resto due pulsanti comodi. Inoltre Omate ha una suo iccolo store con applicazioni che sicuramente funzionano sull'orologio e alcune watchface ottime.
 L'orologio è dotato di accelerometro, sensore luce, fotocamera, microfono e altorparlante, microsim (sms telefonate e 3g), microsd, GPS, un vero mini cellulare, anche se con uno schermo minimo per cui impossibile digitare sulla tastiera.
 La batteria dura abbastanza, opportunamente gestito per ridurre il processore e chiudere i processi in stand-bay può raggiungere i tre giorni, ma senza attivare la rete o la cosa si chiude in alcune ore: BUONO

Conclusione  Con SwapLink per companion, e qualche utile app di trasferimento di chiamata può anche fare da companion, con la sensazione di avere sempre con se un cellulare e una minifoocamera, ma la batteria non da sicurezza ed è scomodo premere il pulsante per vedere l'ora. Buona idea, ma alla fine poco comodo: DISCRETO
 Una nota negativa: sensori e antenne nel cinturino, e l'utilizzo di una scatolina apposita per la ricarica, senza quella diventa inutilizzabile, ed è pure molto delicata!

Zgpax S8 DISCRETO

Orologio  Lo schermo è piccolo, ma buono, come per l'Omate, la funzione orologio è scomoda in quanto occorre una app per accendere lo schermo quando si gira il polso, ma a scapito della batteria, inoltre non ha in dotazione grandi watchface: SCARSO
Companion  Come per l'Omate occorre SwapLink, ma addio batteria sia sull'orologio che sul celluare...: SCARSO
Smart!  Anche qui invece abbiamo Android Kitkat e tutte le app installabili.
 Come dotazione microfono, altroparlante, fotocamera ottima nella parte alta, schermo ottimo con i pulsanti a sfioramento in basso come un mici cellulare: back, menu, home, e due pulsanti fisici; PS, accelerometro sensore di luminosità, MicroSim (sms, telefonate e 3G). Memoria 8 Gb, più che sufficiente. NB ricarica con presa microUsb sull'orologio: il massimo: OTTIMO
 La batteria fa fatica se si utilizza la rete o il bluetooth, ma arriva a sera, e si può ricaricare comodamente.
Conclusione  Pur essendo un cinafonino, con rifiniture non super, è di metallo, e funziona ottimamente, rimangono i sensori nel cinturino e una batteria che va in difficoltà abbastanza spesso, però potendolo ricaricare con qualsiasi cavo microusb non è male: DISCRETO

No.1 G2 DISCRETO

Orologio  Non sarebbe male se avesse la funzione di attivazione dlelo schermo con il polso (accelerometro), perchè lo schermo è ben leggibile, in ogni caso l'unico pulsante è comodo per accenderlo, a differenza dei pulsanti laterali dei telefoni Android: DISCRETO
Companion!  Buono, anche se l'app da installare è cinese e non presenta molte personalizzazioni funziona a dovere, tutte le notifiche che si sceglie di avere più la risposta delle chiamate in remoto come auricolare bluetooth: BUONO
Smart  5 app (lo sviluppatore ne aggiunge una ogni tanto) da aggiungere e una quindicina già attive sull'orologio, gestione della batteria ottima, fotocamera minimale, ma funziona, un po' di dubbi sulla reale funzionalità del sensore cardiaco, ma è funzionante, comodo e piccolo, può anche registrare audio e mini video, anche se su qualche mega di memoria e basta.
 La batteria funzionae ha un buon sistema di risparmio, peccato per il solito attacco dedicato per la ricarica: DISCRETO
Conclusione  L'orologio è un clone del Gear 2, ma ad un prezzo su 50€, ben rifinito, piacevole al tatto e fa molte cose anche se non eccelse, però si distingue per rifiniture, notifiche e possibilità di risposta alle chiamate (qui solo come Gear S): DISCRETO

Gli orologi valutati sono solo alcuni dei tantissimi oramai in commercio, ma può essere utile compendere quali di queste funzioni desiderate perché non tutte sono egualmente valorizzate nei vari modelli.
Come si può vedere anche un prodotto cinese raggiunge però un livello discreto in generale, spiccano per avere funzioni accettabili in tutti i campi il Pebble e il Gear S, ma tra i due e non si pensa di telefonare con l'orologio, avendo già il telefono, alla fine prevale il Pebble per la batteria e la visibilità.

Rimane un'ultima valutazione da fare: 
nessun smartwatch ad oggi unisce le caratteristiche migliori: batteria di buona durata, risposta vocale, buon comparto di applicazioni, funzioni hardware aggiuntive (gps, fotocamera, sensori), notifiche efficienti con risposta dall'orologio.

Si avvicina il Pebble Time, che però manca della riposta vocale via bluetooth non avendo l'altoparlante e altri sensori a parte l'accelerometro, si avvicina il Gear S che però manca di una batteria durevole, gli Android Wear stanno solo adesso attivando funzioni sonore e sensori aggiuntivi, e il comparto delle App, ma sono ancora costosissimi e con batterie di massimo una giornata. 
Se SwapLink non assorbisse cosi tante risorse in entrambi gli apparecchi e gli Android Watch avessero una gestione migliore delle batterie con il trasferimento di chiamata avremmo degli oroogi con tutte le caratteristiche sopra descritte. I tempi non sono ancora maturi, ma ritengo che non mancherà molto.

Nella foto gli orologi mini cellulari, tutti con scheda sim e possibilità di navigare e telefonare, tutti con sistemi Android/Tizen completi a bordo.

 
Di Alex (del 03/09/2015 @ 08:23:06, in Consigli tecnici, linkato 1769 volte)

Premessa

La proposta commerciale, ma anche imprenditoriale di Francesco Facchinetti & Co. è interessante:
creare un prodotto di alta qualità tecnologica come uno smartphone, tramite un'azienda italiana ed immettersi nel duro mercato della tencologia mobile

MI ha convinto subito l'idea di una produzione italiana considerando che uno smartphone comporta scelte tecniche, di marketing, di creatività e design, di attenzione all'utenza, di programmazione.

Ho apprezzato anche l'idea di creare uin prodotto di alta qualità senza spremere i clienti come fa Apple con il sistema del Cool e del Design e Samsung con la gestione del mercato, 307€ smartphone in mano è ottimo.

Primo effetto

Il colore Blu, le dimensioni generose, lo schermo molto definito e le rifiniture in metallo hanno un buon effetto iniziale.

Successivamente posso dire che non apprezzo gli smartphone troppo grandi, i 5.1 pollici dell'S5 sono anche troppo per me, l'S4 con i suoi 5.0" credo abbia la dimensione perfetta, lo Stonex One #Galileo, con 5.5", si situa decisamente nel gruppo dei Phablet, che crefo siano utili solo per chi ha problemi di vista, altrimenti, per operazioni complesse, conviene direttamente un Tablet.

La dimensione crea problemi di maneggevolezza, di rischio cadute, di difficoltà di trasporto...

Secondo effetto dopo un poi' di utilizzo

Il telefono presenta elementi di eccezione ed altri di criticità:

  • ottimo schermo luminoso e molto definito
  • ottimo comparto audio, il software potenzia molto la qualità dell'ascolto dei brani musicali
  • fotocamera da vero top di gamma, con foto di grandissima definizione dei dettagli

ma

  • personalizzazione di Ciao-os da rifinire, manca la percentuale della batteria (funzione già presente in Lollipopo da sistema)
  • manca un tasto fisico per i menù necessario ancora per moltissime applicazioni, manca la possibilità di personalizzare le funzioni dei tasti fisici, e il back a sinistra è molto fastidioso, il multitask per me è inutile, chiudo sempre tutto anche perchè ogni applicazione lasciata aperta consuma batteria e memoria e la durata della batteria non è ottima;
  • la partizione della rom sd in due parti (5,80gb interna e 19,46 sd) è qualcosa di vecchissimo, lo ricordo nel galaxy S2, e con le mie 300 applicazioni si blocca il telefono, i 26gb libero dei 32gb  andrebbero tutti assieme, chiederò la rom a 32gb per questo, altrimenti il telefono finisce nel cassetto, tanto valeva fare una rom da 8gb e 50€ in meno per il telefono!

Dopo un po' di utilizzo

  • Le dimensione mi infstidiscono ancora, benchè siano poi piacevoli per navigare e vedere foto,trovo difficile maneggare questa bestia blu, è un po' pesante anche se ben equilibrata, persino scrivere è più lento data la larghezza della tastiera... decisamente non prenderò mai più cellulari che superino i 5,1";
  • Il sonoro incanta, attivando tutti i booster è veramente buono anche se forse sarebbe stato meglio pensare a due altoparlanti stereo;
  • la velocità è strabiliante, installazione, download, cancellazione velocissimi, molto piacevole come sensazione, anche se non l'ho rempito come il galaxy s5, il quale però ha problemi di ram purtroppo, mentre questi 3gb dello Stonex sono ottimi
  • lo schermo è molto definito, un piacere per gli occhi

devo però dire che:

  • ho messo in installazione un bel po' di giochi sicuro che la parte più pesante sarebbe andata sulla parte esterna della partizione, e così è avvenuto, ma un gioco si è scaricato male e ora è impossibile riscaricarlo o toglierlo (errore 504 del play store) questo non è per nulla piacevole, soprattutto senza root...
  • le due partizioni complicano tutto, ho installato una app che non vedevo da anni app2sd ma occorre spostare ogni applicazione una per una, una pena, inoltre la cache non  è pulibile in automatico, assurdo, ritengo sia un errore madornale scegliere delle impostazioni di sicurezza che hanno effetti fastidiosi senza lasciarlo fare all'utente, come lollipop che non permette l'attivazione del GPS, della modalirà aereo, e dei dati mobili da applicazioni di terze parti, io avevo un gestore di profili che mi traformava il telefono a seconda dell'orario, lo trovavo già pronto senza fare nulla per lavoro, automobile, riposo, etc... assurdo, fallo decidere a me!
  • le notifiche del bloccaschermo si stipano tutte al centro, un po' fastidioso, meglio dall'alto
  • batteria non potentissima, ma con quello schermo...

Per il resto, un ottimo prodotto in potenza, ma da aggiustare, con batteria potenziata, partizione unica, personalizzazione dei pulsanti (il menù!), una impostazione di risparmio energia, con uno schermo del genere dovrebbe essere possibile variare i colori e ridurre la potenza del processore, e magari studiare una versione un po' più piccola.

 Buon #Galileo a tutti!

 
Di Alex (del 03/04/2015 @ 19:02:21, in Consigli tecnici, linkato 1148 volte)

E' noto che i nuovi smartwatch, siano spesso anche degli smartphone, ma con schermi minimi, batterie misucole e hardware potente.

Ecco perchè vi sono delle configurazioni per migliorare la loro funzionalità:

  1. launcher, il migliore è senz'altro la versione android del launcher a piastrelle windows: Launcher 8 free
  2. tastiera minimale ed adattabile per vedere anche lo schermo: Minuum
  3. gestore della CPU, spesso fin troppo potente per questi hardware: No-frills CPU control
  4. gestore processi a schermo spento per risparmiare batteria: Hibernation Manager
  5. app per ricevere notifiche dal cellulare trasfromandolo in compaion su bluetooth: Bdoo
  6. navigatore GPS off-line perfetto per qualsiasi celulare: Be-on-road
  7. app per accendere lo schermo quando si gira il polso, da usare poco o via la batteria: Awesome Ultimate
  8. app per spegnere lo schermo senza usare i pulsanti: Screen Off and lock
  9. widget per avere uno schermo di blocco personalizzabile per vedere ora e mettere app subito nello schermo di blocco: Widget locker
  10. app per vedere l'orario in maniera degna: Digiclock widget

Buon SmartWatch-Phone!

 
Di Alex (del 03/04/2015 @ 18:58:42, in Consigli tecnici, linkato 1366 volte)

Un po' di storia.
Dopo i vari Treo e i Palm Pre, ottimi, elaborabili e grandi pionieri degli smartphone, ma poco funzionali in termini di aggiornamenti e funzioni hardware, ho utilizzato il mio Iphone 3gs, veramente comodo e bello.
Però il procedimento per poter personalizzare un'iphone è terribile e alla fine non riesci comunque a far funzionare la tavoletta come vuoi tu.

Dopo alcuni tentativi: LG optimus one, HTC Chacha (ancora in uso come minipc portatile per scrivere), LG Optimus 3d sono passato alla Samsung.

Iniziai con il Samsung Galaxy S2, comodo, funzionale e piuttosto potente per il periodo, però ogni due per tre perdeva le applicazioni più grosse installate in memoria, aveva ancora una gestione strana della memoria.
Sono passato all'S3, ancora puttosto piccolo e comodo in mano, con i bordi arrotondati, veramente piacevole e potente.
Unico problema era la ram, con android 4 e tutte le app che considero importanti per me non andava più, inoltre aveva lo schermo rotto e ci voglino più soldi del suo valore per aggiustarlo.
Ed eccoci all'S4, piuttosto grossino, ma potente e performante, nel tempo il migliore che ho avuto, ma con una grande pecca, una memoria di archiviazione di soli 9Gb da monitorare continuamente.

  • Ho installato Sd Maid che, assieme ad Androdi assistant, sono i migliori pulitori di file del sistema,
  • ho utiizzato foldersync per spostare foto e file scaricati sulla memoria esterna (SD da 64gb)
  • ho installato, dopo il root, Folder mount, spostando così le cartelle delle applicazioni più grandi (giochi, sygic, wikipedia, dizionario, Pocket) sulla sd esterna,
  • ho installato anche Xsposed tools per migliorare il siervizio di gestione dell'archiviazione di media che aveva un bug e, oltre a rimpire la memoria, drenava la batteria.

Però alla fine non sono riuscito a poter gestire le varie necessità.

GALAXY S5

A questo punto si poneva l'alternativa: trovare un S5 con 32gb di rom o passare all'S6?

Ho deciso senz'altro di rimanere all'S5 per questi motivi:

1- prezzo, come al solito il nuovo di casa Samsung arriva ai 700€
2- il nuovo cellulare ha come peculiarità una scocca in metallo, a me non è mai fregato nulla dei materiali, se di fatto sono resistenti e non prendono fuoco
di contro per avere un cellulare piccolo mapotente ecco tre elementi che non mi faranno probabilmente mai acqustare un S6
3- nano sim, così non posso più spostare come voglio la mia sim
4- batteria non cambiabile, evvai così quando si esaurisce sono a piedi e vogliono un botto di soldi per cambiarla in un centro specializzato e si perde ogni cosa sul cellulare, invece appena compro un cellulare io acquisto una batteria maggiorata su ebay e me la cambio, volendo posso tenermelo per 10 anni in questo modo
5- nessuna scheda sd esterna, certo se acquisto la versione 64 o 128 gb non dovrei sentirne il bisogno, ma mi serve un mutuo e siceramente non considero accettabile avvere più di 1000€ in tasca che mi possono cadere e rompersi.

Quindi siamo all'S5 32gb con Lollipop (5.0), era meglio rimanere al 4.4, ma alla fine mi trovo bene, anche se siamo alle solite e ora abbiamo reminescenze dell'S3 in quanto Lollipop succhia più memoria della Treccani su hard disk, però con i dovuto accorgimenti, attendendo il 5.0.3...

Aggiungo altre due cosette Pro Galaxy S5:

  • lo schermo ha un sistema di contrasto automatico ed una specie di matrice di colori a strati che lo rende perfettamente visibile al sole;
  • il cavo usb3 è davvero velocissimo nel trafserire i file tra pc e smartphone, non credo invece che acceleri di molto la ricarica
  • la batteria potenziata è assolutamente comoda, due giorni di durata, unita alle due modalità di risparmio energetico rende l'S5 molto comodo
  • i 32gb di spazio base sono infiniti se si ha l'accortezza di spostare file come immagini e video nella scheda SD esterna che l'S6 non può avere
  • la ricarica wireless (con cloni cinesi di base e caricatore) è comodissima senza dover aprire sempre lo sportellino che garantisce la resistenza ad acqua e polvere
  • con NOVA launcher e risparmiando su alcuni servizi che si attivavano troppo spesso grazie a Gemini App Manager, ho anche risolto la poca memoria bug di Lollipop
  • intervenendo con root e file manager ho sbloccato al scrittura sulla SD esterna a tutte le app, ora l'utilizzo è il massimo,
    Solo due consigli:
  • non disabilitate la connessione 4G LTE, anche se consuma byte e batteria perchè provoca un rallentamento delle chiamate (fino a 20 secondi per agganciare le telefonate!)
  • in ultimo se il cellulare cade e si colora di giallastro lo schermo come tono spegnetelo e togliete la batteria per qualche secondo e torna come nuovo, ma occhio alla sd che è poco inserita nel nuovo slot per cui spesso dopo una caduta va reinserita.

YOTAPHONE ONE

Una parentesi però la devo farlo a proposito dello Yotaphone One (cioè non quello arrivato in Italia con Vodafone e Wind, ma la prima versione).
E' una genialata, è piccolo, comodo, potente, bella definizione, solo un po' piccola la batteria, ma lo schermo elink dietro che invia le notifiche è qualcosa che dovrebbero fare tutti i produttori di smartphone, per ora non fa molte cose, ma già avare notifiche, ora, calendario e poter leggere gli ebook consumando un minimo di batteria è mitico.

Unico fastidio non sai mai come posarlo per non rovinare uno dei due schermi, ma perchè non mettono già in produzione degli spessori per non fare appoggiare fotocamera e schermo?!

 
Di Alex (del 03/04/2015 @ 18:52:43, in Consigli tecnici, linkato 1213 volte)

Vediamo come possiamo migliorare la durata della batteria.

Partiamo dal livello facile:
cambiare batteria, le batteria hanno una loro vita, se raggiunto il 30/40% passano direttamente a 0 oppure da 0 a 60% di colpo vuol dire che non hanno più tenuta e vanno cambiate.
Per questo motivo non apprezzo i cellulari che non consentono facilmente di cambiare la batteria.

Esistono però in commercio delle batterie potenziate con la stessa dimensione di quella originale, evitando quelle di livello becero che rischiano l'esplosione, si può dotare il cellulare di una buona batteria con degli mah (unità di misura della capacità della batteria) maggiorati.

Infine si consiglia di non tenere le connessioni sempre accese, il GPS mentre si lavora in ufficio non serve a nulla e negli spazi coperti da un tetto non prende neppure, il wifi se non è prsente un punto a cui agganciarsi è totalmete inutile, il bluetoooth in mancanza di perferiche da agganciare è un attimo assurdo che rimanga acceso, il 3g o LTE, ossia a connesione dati, è utile per rimanere connessi ai social network, ma si può anche limitare nel tempo a momenti di maggiore importanza durante la giornata.
Senza contare che le varie connessioni creano campi magnetici che disturbano il sonno e danneggiano la vita quotidiana, inoltre gps, wifi e 3g sono gli strumenti attraverso i quali le app indicano costantemente (si calcola fino a 5000 volte in una settimana) dove siamo posizionati, se un malintenzzionato accede al nostro account conosce perfettamente le nostre abitudini, lo stesso non vale, in maniera così precisa, mantenendo acceso solo il telefono come chiamate voce e sms.
In ultimo è sempre bene chiudere le applicazioni in multitasking e dosare la luminosità dello schermo, il quale è la base del consumo della batteria dei cellulari, mettete in automatica la luminosità durante il giorno, ma alla sera, anche per gli occhi, portatela al minimo, è assurdo vedere i vostri visi illuminati a giorno all'uscita da un locale!
Esistono delle applicazioni (dei gestori di profili, come profile scheduler o timed toggle o phone weaver) che consentono di impostare quando il cellulare deve attivare il wifi, il 3g, il gps etc, purtroppo ad ogni release di Android queste funzioni vengono limitate, però anche solo deciedere che quando sono in orario di  lavoro il cellulare è silenzioso e con luminosità media, alla sera si aggancia al wifi e di notte si spegne tutto, compres la voce, non è solo utile, fa anche bene alla salute, un consiglio: non dormite con il cellulare agganciato all'antenna, voce dati wifi vicino al letto!

Livello normale:
E' bene capire che la batteria viene succhiata anche se il disco interno del cellulare è molto pieno e se troppo applicazioni agiscono contemporanemante riempiendo anche la memoria ram.
Esistono della applicazioni da installare che possono aiutare:

Hibernation Manager: gestisce la velocità del processore, le connessioni e le app attive quando si spegne lo schermo, è bene però configurarlo per bene per non avere rallentamenti all'accensione.
Battery Doctor: gestice il sistema di ricarica della batteria, gestisce i task (applicazini e servizi) attivi riducendone l'attività, e veirifca quali sono le app che hanno consumato troppo. In realtà da Android Jelly Bean (4.0) in poi esiste qualcosa di simile anche nel menù delle impostazioni del sistema, ma molto più spartano.

Oltre a questo, e ricordando che ogni applicazione in più, specie se sempre attiva, anche se fornisce dei servizi di fatto contribuisce a riempire la memorie e a scaricare la batteria, osserviamo meglio altri interventi posssibili.
Se siete disposti a rinunciare ad un po' di grafica e di colore e ad alcuni link utili sarebbe meglio scegliere uno sfondo scuro, e rinunciare, per quanto più possibile, ai widget.
Mentre le app posizionate sullo schermo non succhiano più di tanto, ma è sempre bene non esagerare con gli schermi (3 al massimo), i widget si aggiornano continuamente, anche da telefono spento, quindi è meglio toglierli ed aprire le app.

Inoltre ciò che di fatto succhia molto sono i vari comandi (polling service) che dicono al cellulare di fare questo e quello ed ogni quanto tempo.
Prima cosa, andare in impostazioni account e cliccando sui vari account vedere quali consentono di scegliere il tempo di accesso per aggiornare i dati.
Secondo andare sull'account Google e vedere quali servizi vengono sincronizzati, meglio deselezionare quelli non utili, inoltre, benchè interessante, farei una riflessione sul backup delle foto del cellulare: possono essere rubate, e questo contribuisce senz'altro a finire prima del tempo i dati di navigazione del contratto, infatti i nostro cellulari moderni creano foto piuttosto pesanti in termini di byte.
Andare nell'app della poste email, sugli account e scegliere ogni quanto tempo cercare di scaricare, ricordate che tutti questi servizi cercano di sincronizzarsi anche se non c'è una connessione web, con grande consumo di batteria.
Fate poi un pensierino su Facebook, la grande App assieme al suo Messenger occupano più memoria di una cantico della Divina Commedia da ripetere a memoria, e, ovviamente, contribuiscono a succhiare energia, se si trova, poichè facebook lo nasconde bene, meglio gestire anche per lui il tempo di aggiornamento.

Ed arriviamo al livello avanzato.
Una volta fatto il root si può intervenire a bloccare o freezzare i servizi inutili, come il famigerato Samsung Push, io personalmente sui Galaxy e visto che non uso il market Samsung e hangout installo Titanium bakcup (versione pro) e blocco Samusung Push, Samsung App o Galaxy App, ChatOn e Google Hangout, ovviamente dopo un backup, inoltre bloccandoli rimangono attivabili senza installazione e non danneggio il sistema.
Rispetto a Messenger di Facebook, io l'ho bloccato con titanium, ora non mi drena più batteria e memoria, non saltano fuori quei cacchio di tondi, ma si apre comunque passando dalla App Facebook, unico svantaggio non ho più le notifiche di invio messaggio, ma mi basta ricordare io e decidere io, alla bella vecchia maniera, di andare a vedere se c'è quelcosa di nuovo.

Vi assicuro che selezionando meglio le impostazioni la batteria viaggia bene, con il mio S4 pieno zeppo di applicazioni e utility, con batteria potenziata e rielaborazione servizi ho ottenuto che arrivasse a due giorni di carica!

 
Di Alex (del 08/08/2014 @ 07:29:54, in Consigli tecnici, linkato 1606 volte)

Il Root è un metodo per ottenere i privilegi di amministratore sul telefono o il tablet Android, deriva dal sistema Linux ove il comadno "sudo" o l'accesso come root permettono appunto di amministrare il sistema, esattamente come l'account Admnistrator di Windows.

Nel tempo i sistemi operativi (Android, Windows, Linux...) hanno nascosto questo utente potenziato in quanto l'accesso come amministratore permette di modificare il sistema in profondità e quindi è periocoloso sia se utilizzato da utenti non abili, sia accedendo ad internet in quanto aiuta i virus e i trojan ad installarsi nel sistema.

Perchè allora è importante poter accedere come root?

Nei computer Windows è utile per aggiungere funzioni specifiche, lo stesso vale in Android.

Nonotante Samsung (e non solo) si affretti a bloccare il root ad ogni aggiornamento, quantomeno garantendo la perdita immediata della garanzia (del resto non mi è mai capitato di utilizzarla), il root è assolutamente utile se si vuole avere uno smartphone in grado di sopperire alle mancanze dei produttori:

  1. con il root è possibile utilizzare FolderMount, il quale sposta i grossi file e le cartelle di sistema sulla scheda SD facendo però credere al sistema che nulla sia cambiato -> Scheda di memoria interna piccola, come i 9 gb e basta del Galaxy S4, del resto i programmi divengono ogni giorno più pesanti, ma soprattutto necessitano di file di cache..
  2. possiamo abilitare i permessi di root alle appplicazioni Android Assistant o SD Maid, le quali puliscono il sistema dai file di cache come i .thumbnail i file di stornaggio delle immagini e dei video che riempiono in poco tempo la memoria del terminale oltre a rendere troppo attivo il sistema di gestione dei multimedia con conseguente "succhiatura" della batteria, per questo si può utilizzare Rescan Media Root che ferma il processo di catalogazione dei media -> file temporanei, cache e thumbnail, che riempiono i pochi giga rimasti sulla scheda interna
  3. intallazione e funzionamento ottimale di Titaniuim backup, e questo è una grave mancanza di Android: iOs della Apple sal va tutto sul pc. Se cambiate il cellulare o dovete resettare, come facciamo con tutte le applicazioni? Google Play le reinstalla, ma le impostazioni? I livelli dei giochini, magari raggiunti a pagamento? Tutto perso a meni di avere Titanium che, grazie ai permessi root, salva anche tutte le impostazioni e i livelli e li può tranquillamente rimettere dove volete -> impostazioni e livelli delle app si perdono se si reinstalla
  4. la modalità aeroplano per la notte: grazie ai Tasker (es. Profile Scheduler o PhoneWeaver) possiamo dire al nostro terminale di spegnere tutte le antenne e il sonoro per la notte, di fatti dormire con un cellulare attivo vicino, magari sul comodino, sia come antenna normale, sia come GPS, come Bluetooth, come 3G o Wifi è provato sia negativo quantomeno per il sonno, non si sa se anche per la salute. Però con Kitkat, l'ultima versione di Android, il passaggio alla funzione aeroplano non è attivabile automaticamente se non con dei tool (Jelly bean 4 airplane mode, Timed Toggles ...) che richiedono il root per funzionare -> applicare la modalità aereo in automatico
  5. nelle ultime versioni del sistema Android è stato bloccato l'accesso con i filemanager alla scheda sd, in realtà è fondamentale poter salvare lì molte cose e non solo automaticamente da parte dei programmi, anche manualmente spostanto i file per liberare lo spazio sulla scheda interna, vi sono dei tool che con il root sbloccano queste funzioni  -> accedere in maniera illimitata alla sc heda sd
  6. molti produttori mettono in commercio terminali (HTC Cha Cha, Galaxy Chat, Galaxy S3...) con un esigua quantità di memoria RAM, con l'effetto di avere sempre il terminale lentissimo  quasi bloccato a meno di non installare nulla di nuovo, ed in taluni casi neppure così. Nel Galaxy S3 ho risolto installato un file Swap (con Swapper Configuration) sulla scheda che fa da memoria fisica per la Ram, impossibile senza il root; inoltre sull'HTC Cha Cha è ancora peggio per la mancanza fisica di memoria base (Rom) dove mettere i file di sistema, proprio il posto dove si accede con i root e dove vengono salvate le impostazioni, risolto con la creazione di una partizione apposta e Link sd che sposta tutte le app sulla sd invece che sul telefono -> per terminali con poca ram o rom, quasi impossibil da utilizzare quotidianamente o con le app come Facebook e Whatsupp
  7. Vi sono poi molti programmini, seri, che abbisognano del root per funzionare meglio, come alcuni per lo Smartwatch Pebble o per gestire i file o persino per gestire i testi -> funzioni potenziate per alcune app

Senz'altro alcune di queste funzioni descritte sono realizzabili, in parte, anche senza root
inoltre è corretto che i produttori si attrezzino per difendersi dai virus e dagli attacchi alla privacy

però non è corretto che non si possa scegliere se si vuole il massimo della sicurezza o il massimo della funzionalità su di un terminale acquistato a caro prezzo e che noi dobbiamo poi utilizzare giornalmente.

 

 
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