Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Alex (del 28/04/2007 @ 12:36:28, in Società, linkato 1265 volte)
La nostra società e la nostra cultura hanno, secondo me, deformato decisamente una situazione molto naturale. Nascere e morire, e soprattutto quest'ultimo, non è più determinato da uno scorrerere naturale.
Credo invece che il morire sia molto più semplice e "naturale" di quanto i sentimenti, le esigenze e emotive e le esigenze borghesi/sociali ci permettano di cogliere.
La parabola umana fino a che è passibile di variazioni è in se non conclusa, con un senso compiuto, diceva anche Pasolini, ogni azione può essere ripresa e trasformata mentre la vita continua, ad esempio si possono ricusare delle scelte fatte, risolvere dei conflitti anche antichi, recuperare ed elaborare vecchi progetti; solo con la chiusura della morte la vita di ognuno assume un senso compiuto, un valore definito e definitivo, passibile di valorizzazione e con la possibilità di estrarne i contenuti e i significati.
Si pensi agli artisti e alle loro opere, ai santi di ogni religione, peccato che in entrambi i casi poi la critica e la storia trasfromano il significato delle loro vite e delle loro azioni secondo le esigenze propagandistiche di un pensiero o di un'ideologia, insomma di un potere, non col fine di rimettere il senso alla valutazione relistica di chi ne studia i fatti.
Certo, la morte per incidente, per violenza, per dolore è difficile da considerare semplice, come normale conlcusione della sua controparte, come vita che assume significato. La morte di un figlio, di un giovane, di un bambino rendono diffcile considerare questa come l'atto finale di un percorso, visto che il percoso è stato breve.
Ciò non toglie che per chi conlcude il suo percorso la morte rimanga vita che giunge al suo compimento con semplice economia di fatti e significati, sono coloro che restano che appongono alla morte un'angoscia, un timore, un carico di esigenze, pretese, rabbie e esorcismi borghesi e non tanto da trasformarla in un evento catastrofico, enorme, mostruoso.
Questo però se leggiamo dentro di noi non è vero, la realtà è una semplice magica sequenza di event:i:
semplice perchè ogni atto dopotutto no è così incredibile, persino gli atti storici mentre veinvano compiuti, per coloro che li attuavano erano vissuti in maniera più semplice, senza il significato che dopo gli si attribuisce ampliandoli nella loro dimensione storica, ad esempio un atto eroico come il ragazzo davanti al carrarmato in piazza Tien-an-men, avrà avuto le sue emozioni da parte dei partecipanti, ma non certo la coscienza completa, la sensazione e l'emozione di chi poi ha visto le immagini, sentito i commenti, considerato gli effetti storici;
magica perchè la realtà risulta magica se si considera davvero con tutta la coscienza, se si pensa a come è straordinaria la natura, la nascita, un albero, l'innamoramento, la passione, il sesso, lo spirito in un corpo che lo rende vivo, le emozioni e i sentimenti, le strane situazioni che non sono spiegabili, ma accadono continuamente, la mente, la sacralità di ciò che esite...;
infine una sequenza di eventi, scelte, accadimenti che sommandosi creano anche grandi svolte, ma mai assurde, decontestualizzate, sempre costruite con piccoli passi quotidiano, fatiche e sacrifici continui, ben diversamente da come ci hanno abituato a vedere la realtà le teorie borghesi consumistiche, i film, la letteratura moderna, i giornali e la trelevisione, ossia come tutto e subito, con calvinistica visione dei successi come derivati da una forza divina, non dalle situazioni, dalle scelte e dalle possibilità reali; in questo senso la visione è magica negativamemte, non come sensibiltà che coglie la forza della vita, l'energia che sta sotto, ma come illusioni e aspettative esagerate derivate da una incoscienza della vita.
Morire è smettere un respiro, lasciare che il cuore faccia il suo ultimo battito, e vi assicuro che le persone senza più il loro alito sono strane, uguali ma non uguali a quando un attimo prima avevano ancora l'energia vitale, l'anima, che ne animava i tessuti e il complesso macchinario biologico. Se si può passare dalla vita alla morte in pochi secondi e senza incredibili stravolgimenti (a parte forse le morti violente), non è appunto semplice morire e non saranno forse gli altri che non accettano questo?
Di Alex (del 25/05/2007 @ 08:22:39, in Società, linkato 1238 volte)
Terribile ancora terribile l'incapacità dei cattolici di base che si fanno abbindolare dalle scelte solo politiche, da una casta oramai incapace di concepire il senso reale della vita fatta di rapporti umani soprattutto non da vuote ideologie assurde che nulla hanno a che fare con la spiritualità.
Sono stato cattolico e mi dispiace, avrei preferito avere una cultura più protestante o neppure cristiana.
Una visione più pulita e ampia, ricca di rispetto e coscienza, capace di risvegliare il senso profondo della vita, della natura, della saggezza e dell'etica, invece di una cultura religiosa che sottostà ad un gruppo di persone che al controllano dall'alto senza vera spiritualità: non ci credo più.
Pensate a quanto sia pulito il desiderio umani di religiosità e spiritualità, quanto naturale e semplice il rispetto che richiama la bellezza della natura e la pienezza dei sentimenti umani, perchè costruirci sopra assurde teorie basate su testi, potere, politica, prevaricazione ed ipocrisia.
Sono convinto che il messaggio cristioano possa vivere tranquillamente senza il bisogno di una struttura come la Chiesa cattolica, anzi forse solo senza di essa.
Di Alex (del 31/05/2007 @ 08:25:53, in Società, linkato 1204 volte)
Viviamo in un contesto assurdo.
Le città italiane negli ultimi 10 anni sono diventate invivibili: cementificate, superaffollate, trafficate, sporche, inquinate, senza più una dimensione umana, completamente dedite al commercio e al guadagno, non più luoghi in cui vivere e socializzare, in cui ricordare la propria e l'altrui storia, in cui dimensionare i nostri vissuti.
Solo macchinari per produrre ed erogare servizi.
Vengo da un viaggio ad Arezzo, Perugia ed Assisi, città con cnetri storici molto strutturari, che hanno mantenuto molto della loro dimensione antica.
In ogni caso nel nome del progresso si è ottenuto che chi ci vive considera l'idea di andarsene, ricorda la situazione di un tempo, e subisce il trauma dello sviluppo sconsiderato.
La Chiesa cattolica continua a non assumersi la responsabilità di questi due fatti:
1. è la chiesa cristiana più diffusa non per volontà divina, ma per fattori storici, deve smettere di considerarsi la detentrice della verità ed accettare di fare crescere la coscienza dei suoi adepti
2. se la famiglia classica come sacramento è una struttra in crisi lo si deve al fatto che la cChiesa cattolica è sempre stata connivente dei vincitori, non si è mai opposta favvero al vero distruttore deivalori e della famiglia: il capitalismo, il consumismo e il pensiero borghese, quindi è asurdo dare la colpa a leggi o costumi sessuali!
Si continua ad assistere ad esemplificazioni di stupidità mentale dell'italiano medio: si vota chi sembre più bello o più utile per gretto individualismo, senza pensare alle consuguenze anche individuali del gesto, si sfrutta politicamente qualsiasi situazione, anche la più gretta ed infelice, si assiste a programmi televisivi che permettono ancota a persone come Sgarbi di parlare in pubblico, e non ci si ferma dal vedere la destra che non riesce a volere di nuovo il potere per fare i suoi ghiochini, e la sinistra ad insabbiare ciò che mette in discussione i suoi affiliati massonici; inoltre quando qualcosa di sacrosanto viene fatto per ridurre questa Italia degli abusi e dei clientelismi ecco che taxisti e benzinai ricominciano a sciperare: beh io ho preso il taxi in Italia solo due volte nella mia vita (a Lisbona 10) e vado solo a metano quindi...
Di Alex (del 31/05/2007 @ 09:25:58, in Società, linkato 2187 volte)
Con riferimento al mio articolo sulla velocità in autostrada...
Di Alex (del 31/05/2007 @ 22:46:28, in Società, linkato 1174 volte)
Penso, sento che qualcosa vi deve essere che lega gli uomini, ogni uomo.
Pensate quanti individui, esseri uomini, mondi hanno vissuto e vivono in ogni modo su questa terra.
Se nulla vi fosse a legare questi esseri la vita sarebbe invero povera.
Cerco il senso che possa dare luce ad ogni singola entità che sia passata su questa terra e che si posa chiamare uomo.
Di Alex (del 15/06/2007 @ 08:18:53, in Società, linkato 1536 volte)
La Parata ParTòt è la seconda esperienza di creatività e condivisione sincera anche con gli sconosciuti che ho vissuto in vita mia, l'altra è stata l'adunata degli Alpini a Parma.
Credo che ricodare come si vivevano le feste nei paesi, con gratuità e solidarietà in un mondo solo impostato sugli individui sia sacro nel senso più profondo del termine. L'ultimo film di lo confermerebbe.
Certo situazioni simili avvengono quando vince la nazionale o la squadra della città, peccato che io trovo poco da festeggiare realmente in quel caso e mi sembra un effetto collaterale della medicina consumistica del calcio. Però qualunque occasione in cui si viva sinceramente in festa con chi si ha di fianco è da apprezzare e valorizzare.
Se l'etica dei partecipanti non è formata sulla pulizia ed il rispetto io credo che questo possa essere avvallato pur di avere dei momenti in cui ci si ricorda che non si vive per il lavoro, non per consumare, non per capitalizzare, non per criticare non per essere macchine al servizio della produzione: il senso profondo della vita non è questo, ma nella comunione dei sentimenti.
A Barcellona sapendo che le Ramblas e la spiaggia sono utilizzate anche da chi non ha la serietà di non sporcare dove vive per sé e per gli altri non si mette in discussione il valore della socialità e della vitalità, ma lo si avvalla attivando tutti i sistemi di gestione cittadina necessari. Sarebbe meglio che un raggruppamento nato dal basso, pulito e senza secondi fini fosse valorizzato anche da persone completamente responsabili, ma siamo in Italia, ed in generale non si può pretendere ogni cosa da ogni persona, occorre mediare nel nome dei valori umani.
Non mi facciano ridere i borghesi con la puzza sotto il naso, che fanno i moralisti e sono tranquillamente disposti all'ipocrisia, alla maldicenza, al rispetto solo di facciata delle persone. Ridicoli, se si guardassero dentro lo saprebbero e lo sanno quanto poco possono permettersi di criticare gli altri, specie confrontando il loro decoro finto e la società che avvallano: sporca e senza rispetto delle persone con un evento unico nel nome della socialità...
Che si divertano con i loro giochini inutili per il resto dell'anno.

Di Alex (del 28/06/2007 @ 07:38:54, in Società, linkato 1336 volte)
Parma è sempre un cantiere da anni e anni, come a Barcellona perde poco a poco l'identità in nome del progresso, ma con zone di degrado abbandonate a se stesse, appena fuori dal centro.
Qualcosa che accade oramai in molte città, soprattutto al nord d'Italia, il tutto senza attenzione alla qualità della vita, al rispetto della storia, all'estetica, e senza considerare che ogni tanto de-crescere è salutare per chi lo ha fatto troppo.
Parma europea come le città francesi si dota di ponti sbandieratori
Il parco naturale del greto del torrente Parma è prossimo ad essere trasformato in una nuova grande opera per i trasporti
Però rimane una città cantiere per cui per ora manca in pezzo, piuttosto importante, del ponte
nel frattempo "pullulano" le rotonde di ogni dimensione, anche quelle mignon con uno spruzzo di natura residuata
Dove c'erano erba e piante ora abbiamo piccole aiuole ben gestite con solo qualche pianta
Le piante rimaste hanno ben poco da ridere, sono come funghi che sbucano dall'asfalto
Intanto la periferia rimane com'era 10 anni fa, non è turistica e non importa per il progresso "visivo"
Di Alex (del 27/07/2007 @ 18:05:41, in Società, linkato 1213 volte)
Certo continuamente si cita la legge Biagi, e s'intende che nessuno può essere d'accordo sull'atto violento con cui è stato ucciso l'ideatore di questa legge, ma "per non dire male dei morti", si fa finta che questa legge non sia stata quello che invece è: un tentativo di avvallare le peggiori tendenze di un mercato, oramai assurdo, del lavoro.
A Bologna i locali che qualificavano la città come un luogo anche attento alla cultura dei giovani e quindi alla cultura a prezzo libero sono stati chiusi o trasformati a scopo di lucro (villa serena, etc.), se a questo uniamo le stupide polemiche sulla parata pertòt (raro esempio di cultura creativa dal basso) e alle difficoltà di realizzare il cinema in piazza Maggiore, devo dire che MI PENTO DI AVERE SCELTO QUESTA CITTA' COME SECONDA DIMORA.
I treni... oh i treni, le Ferrovie dello Stato dovrebbero oramai pagare i biglietti a chi viaggia non certo il contrario,io ho pagato in tre anni almeno per l'80% gli abbonamenti regionali per Bologna - Parma, ditwemi voi quanto tempo ho perduto e mi dovrebbero ridare le Ferrovie....
Infine stanotte sognavo un pensiero: se è vero che i maschi crescono più adaggio (direbbe Camilleri), perchè ci si ostina a mantenere le classi con alunni della stessa età? Cosa accadrebbe ad avere maschi di 15 anni assieme a ragazze di 12/13, non sarebber invero alo stesso livello di crescita emotiva e anche di capacità di comprensione? Mah forse era solo uno strano pensiero da sogno...
Di Alex (del 02/08/2007 @ 13:10:31, in Società, linkato 1415 volte)
Ho visto le immagini del video sulla strage di Bologna del 2 agosto 1980.
Tristezza, forse rabbia, certo dolore.
Ciò che però mi fa sentire e ricordare è che da anni ormai siamo abituati ad immagini neppure simili, direi UGUALI, dal Libano, dalla Jugoslavia, poi dal Kwait, dall'America, Europa e oggi dall'Iraq.
Non credo ci possa essere salvezza per chiunque provochi queste cose.
Un saluto a tutti i parenti delle vittime e alle anime delle vittime stesse.
Di Alex (del 06/08/2007 @ 22:37:49, in Società, linkato 2156 volte)
La solita trasmissione stupida e di cattivo gusto che prende i naturisti che hanno distrutti i nastri come violenti e cattivi. e che considera la libertà di informazione la possibilità di mettere in spettacolo qualsiasi cosa senza alcun rispetto: emblematico della televisione del cazzo che troviamo adesso. Violenta, presuntuosa, arrogante e senza etica e rispetto: CHE SCHIFO, sono felice di non vedere la televisione da almeno dieci anni, non avere tv da almeno 5.
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