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 papaveri...... di Alex
 
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La bellezza nell'arte: la complessità naturale ricondotta all'equilibrio tramite profonde risonanze interne.

Alex
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.

Di Alex (del 09/01/2013 @ 21:29:26, in Società, linkato 1427 volte)

Il problema della nostra epoca è determinato dal consolidarsi incondizionato dei valori borghesi.

Mors tua, vita mea; vivi e lascia morire; l’erba del vicino è sempre più verde;

e cazzate de3l genere.

Abbiamo perso l’abitudine alla socialità determinata dal bisogno, dall’aiuto comunitario.

Forse è stato un passaggio necessario, in quanto ora abbiamo una coscienza delle dinamiche familiari, del valore della psicanalisi, e del rispetto per le libertà individuali che era impensabile un tempo.

Ma in cambio abbiamo perso la saggezza contadina, abbiamo perso il rispetto.

Cinismo, individualismo, presunzione, egoismo, abbiamo cresciuto persone che sono fermamente convinte che il massimo valore stia in chi si fa da solo, chi sacrifica tutto per il potere e i soldi.

Questo ha portato il disastro culturale, sociale e politico che viviamo, e probabilmente, anche quello economico, anche se questo sembra più voluto e pilotato che auto-determinato.

Vi sono tanti uomini ricchi, ma con una complessità umana ridotta al minimo.

Abbiamo fallito, per ora, la spinta alla crescita interiore, è evidente che i geni, i grandi della letteratura, i pensatori, sono persone del passato.

Sono convinto che la diffusione culturale mondiale sia importante, l’incontro tra occidente ed oriente, nord e sud, producono effetti molto interessanti, ma sembra oramai come donare un ottimo strumento ad un demente.

 
Di Alex (del 28/12/2012 @ 10:27:48, in Società, linkato 1191 volte)

Il problema della nostra epoca è determinato dal consolidarsi incondizionato dei valori borghesi.

Mors tua, vita mea; vivi e lascia morire; l’erba del vicino è sempre più verde;e cazzate del genere

Abbiamo perso l’abitudine alla socialità determinata dal bisogno, dall’aiuto comunitario.

Forse è stato un passaggio necessario, in quanto ora abbiamo una coscienza delle dinamiche familiari, del valore della psicanalisi, e del rispetto per le libertà individuali che era impensabile un tempo.

Ma in cambio abbiamo perso la saggezza contadina, abbiamo perso il rispetto.

Cinismo, individualismo, presunzione, egoismo, abbiamo cresciuto persone che sono fermamente convinte che il massimo valore stia in chi si fa da solo, chi sacrifica tutto per il potere e i soldi.

Questo ha portato il disastro culturale, sociale e politico che viviamo, e probabilmente, anche quello economico, anche se questo sembra più voluto e pilotato che auto-determinato.

Vi sono tanti uomini ricchi, ma con una complessità umana ridotta al minimo.

Abbiamo fallito, per ora, la spinta alla crescita interiore, è evidente che i geni, i grandi della letteratura, i pensatori, sono persone del passato.

Sono convinto che la diffusione culturale mondiale sia importante, l’incontro tra occidente ed oriente, nord e sud, producono effetti molto interessanti, ma sembra oramai come donare un ottimo strumento ad un demente.

 
Di Alex (del 26/11/2012 @ 21:49:37, in Società, linkato 1073 volte)
Le scelte oblative se vengono imposte spesso sortiscono effetti molto negativi. In effetti invece di avere carattere formativo, indicando la strada considerata più utile, ma rispettando l'individuo. Le religioni impongono, con i voti, delle scelte oblative precostituite, solo che queste alla lunga creano delle pulsioni non gestite e non ottengono la stessa forza di una scelta individuale, la quale, se viene fatta con coscienza ottiene molte più cose di una imposizione dall'alto. I voti dovrebbero essere scelti dal novizio prima, secondo quando egli sente sia corretto per una giusta strada di spiritualità adatta a lui. Qualsiasi regola che perda il suo significato, o perchè non è più adatta alla situazione o perchè imposta, si ritorce contro chi la segue e chi la propone. Anche il celibato andrebbe scelto, lasciando però la possibilità di cambiare idea, peranto diverrebbe una strada che chi vuole segue, non qualcosa di imposto.
 
Di Alex (del 23/02/2012 @ 08:43:47, in Società, linkato 2105 volte)

Eeheh!

Zibibì neve

 
Di Alex (del 23/02/2012 @ 08:20:12, in Società, linkato 1430 volte)
Spero che quel cretino di Ralph Lauren Outlet & c. che scrive, assieme ai suoi amici c., commenti sul blog, possa andarsene in un bel paese senza internet per una quarantina di anni.
 
Di Alex (del 16/02/2012 @ 19:22:04, in Società, linkato 1341 volte)

Un pensiero: io percepisco, chiaramente a questa età, ma anche agli inizi del mio percorso, le religioni come veicoli.

Ognuno utilizza quello che ha a disposizione o che ha trovato migliore per se, man mano che cresce può decidere di abbandonare l'auto sportiva per una più lenta e sicura, o persino per una bicicletta...

Sono mezzi, per arrivare ad un luogo, sempre lo stesso, ossia vivere la nostra parte spirituale.

Vi sono invece persone che si pregiano del mezzo che utilizzano o che agognano tutta la vita a mostrare la ferrari su cui vanno, tranne che poi non raggiungono nessun luogo, fanno del mezzo il fine. Io sento e credo invece che di certo vi siano religioni più faraginose, che per la loro struttura rendono difficile il cammino spirituale, ma che è giusto che ognuno utilizzi il mezzo che crede, salvo poi non perdersi per strada, o l'automobile che si utilizza è inutile.

Inotre un'altra considerazione: si dice tanto la società di oggi che ha perso i valori...

Bene, ma attenzione a dire allora che la crescita debba essere realizzata nella famiglia e nella scuola e nella chiesa: sono proprio questi gli ambiti in cui si è sviluppata, dal medioevo, la cultura borghese e calvinista, che ora ha trovato il suo apice con il consumismo ed il capitalismo imperanti.

E' in seno alla famiglia ed alla scuola che viene trasmessa l'idea di società del vincente, è qui, grazie anche alla moderna tecnologia informativa televisiva, che i veri potenti hanno svuotato di significato i valori, e la storia, riducendo la capacità critica e livellando le coscienze.

 
Di Alex (del 06/02/2012 @ 19:48:33, in Società, linkato 1224 volte)
Chiarisco subito: non credo più in un Dio esterno dall'uomo, da anni, ed evito di metterlo nei discorsi in quanto, per me, quindi rispettando i punti di vista diversi in ogni caso, la ricerca umana dell'esperienza della vita è già di per sé una ricerca del divino che è in noi. Riconoscere la crescita di un uomo o una donna che compiono una scelta di vita è, per me, rispettare e riconoscere l'aspetto divino che è in ognuno di noi. Io oramai punto decisamente verso una visione quasi panteista (ma non di divinità diverse), ossia credo che ogni cosa sia manifestazione del divino, ma evito di individuarlo con aggettivi o sovrastrutture storiche, io individuo in un sola azione la mia ricerca spirituale (come spiegherò nel mio saggio di prossima uscita): RISPETTO (da re-spicio, quindi anche CONTEMPLO con spirito ZEN) ciò che è nella sua natura primaria, vivo come SACRO ciò che non mi appartiene e che non posso giudicare, quindi gli altri uomini, gli altri esseri viventi, la natura e le sua leggi, tutti sullo stesso piano, nessuna falsa piramide di progresso di potere... Sono infine daccordo sugli ultimi concetti che esprimi: di certo vi sono poteri che subdolamente sovvertono lo spirito di pace e carità, di rispetto e crescita della coscienza critica. Con ciò direi che mi sta bene dire questo: il senso della vita va cercato in noi stessi, e facendolo senza preclusioni e pregiudizi, con pazienza e rispetto senz'altro verremo in contatto con il divino che è in noi, però io credo si debba partire dall'uomo, non da Dio, dal basso non dall'alto, e non trovo differenze, avendole vissute un po' tutte, tra le religioni occidentali e le filosofie orientali: entrambe credono in una essenza spirituale superiore e mirano ad una evoluzione verso la pace e l'amore dell'uomo e del suo rapporto con il creato; tutto ciò che si dice in contrario è detto per fini di potere ed è sostanzialemente falso.
 
Di Alex (del 04/02/2012 @ 13:37:30, in Società, linkato 1044 volte)
"Uccide la sua ex e si suicida": adesso basta, sono stufo di sentire notizie di persone incapaci di assumersi le proprie responsabilità e di scaricare l'incapacità a soffrire sugli altri. La sofferenza è parte della vita e uno degli strumenti di crescita più importanti, smettiamola di allevare persone superprotette, aiutiamole a fare fin da subito i passi più difficili, permettendogli di provare dolore, pena ed anche sollievo e speranza. Solo così non avremo miriadi di personaggi che girano sparando ai propri genitori, ai figli ed alle ex, scansando la vera responsabilità del vivere che è andara avanti anche senza l'aiuto ed il rispetto degli altri, poichè è dentro di noi che va cercato il senso della vita non negli oggetti, nella carriera, nel lavoro e neppure nella famiglia o negli affetti solamente, ma in ciò che è nostra piena respnsabilità dalla nascita: NOI STESSI.
 
Di Alex (del 29/01/2012 @ 22:31:19, in Società, linkato 1209 volte)
Certo ho pagato, ma a malincuore, vista la bassissima qualità della televisione non comprendo il valore di questa tassa. Solo pochi programmi come il Ruggito del coniglio e Che tempo che fa e poche altre cose più che asltro radiofoniche meritano ancora di esistere...
 
Di Alex (del 24/01/2012 @ 20:32:01, in Società, linkato 2028 volte)
Caro Beppe Grillo, per quanto stimi molte delle tue battaglie e delle tue asserzioni sull'ambiente politico, sociale e ecologico, ho, a più riprese, notato
un atteggiamento molto "genovese" nei confronti degli stranieri, certo nessuno è perfetto.

Però vorrei che tenessi conto che davvero gli stranieri sono forza lavoro e fanno girare denaro e servizi nel nostro paese.
Vorrei che ragionassi anche su come si sente un ragazzo o una ragazza di 15-18 anni che sono nati qui, conoscono il dialetto della nostra terra, le leggi italiane, le stupidaggini italiane, gli altri adolescenti della nostra terra, esattamente come è accaduto, già non molti anni fa, a moltissimi italiani in America, in Francia, in Inghilterra...
Queste persone, pur portando con sé anche problematiche dovute a questo spostamento, proprio per questo, appartenendo a due o tre culture diverse, dispongono di un potenziale molto alto in termini di capacità, spinta, creatività, capacità di comprensione, cosienza delle situazioni umane e sociali...
Tutte cosette che ai giovani italiani, abituati a stare in casa fino a 30/40 anni, ricevere tutto dai bravi padri borghesotti arricchiti, comprese le aziende e le imprese, salvo poi mandarle in rovina in quanto incapaci di ogni genere di sacrificio e creatività imprenditotriale, mancano quasi del tutto, e lo dimostra la situazione socio-polica e culturale in cui versa il nostro paese e contro tu ti scagli così efficacemente!
Questa nuova forza umana è quanto di più sano ci possa essere per un paese da svecchiare in tutti i sensi.
Pensate grillini pensate, e, ogni tanto, ragionate anche sul passato (che va conosciuto) e il futuro (non solo eco-tecnologico), prima di pontificare...
Certo i modi e i termini per la concessione della cittadinanza a chi nasce in Italia sono da studiare, non deve essere mero automatismo e neppure assurdo incentivo a procreare solo per questo motivo, ma questo tipo di "jus soli", già normale in moti paesi che conoscono l'immigrazione da decenni, non ha invero creato danni o distratto la gente dai problemi reali, in Francia, come in Inghilterra non mi sembra che la dimensione sociale sia distrutta da lotte intestine e neppure nel paese più multietnico del mondo si può dire che questa situazione gli abbia impedito di diventare il più potente del mondo economicamente e militarmente, come si vede oggi stesso dove come Presidente hanno uno di coloro che ha acquisito cittadinanza pur proveniendo da matrici diverse.
Concludo che rimango di sensibilità grillina, da sempre ecologista e contrario alla partitocrazia, ma non senza una coscienza storica e sovranazionale.
 
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