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 Siepe... di Alex
 
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Ogni uomo ambizioso deve lottare contro il suo secolo con le proprie armi. Ciò che questo secolo adora è la ricchezza. Il Dio di questo secolo è la ricchezza

Oscar Wilde
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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.

Di Alex (del 02/08/2010 @ 13:35:40, in Società, linkato 3128 volte)

Giugno 2010

Il nostro viaggio portava con sé una ricerca, una domanda.

Sicuramente voleva prima di tutto entrare in contatto con quello che era stato lo spirito dei Maya, coloro che avevano predetto, per primi, i cambiamenti che ci saranno nel 2012, quindi avere un face to face, un momento di conoscenza e rispetto con il popolo dei nativi americani, a cui portavamo anche un messaggio di stima ed una richiesta di un messaggio, un consiglio per il centro spirituale della Casa del Tibet di Votigno (RE).

Il primo momento con i Maya è stato intenso, ma anche difficoltoso visto che la loro cultura e la loro civiltà si è quasi estinta molti anni fa e rimangono, di quell’epoca, solo le rovine (abbiamo visitato Coba, Tulum e Chichén Itzá).

 

 la piramide di Chichén Itzá

 

- Questo popolo antico, che però non è davvero così antico essendo ancora vivi i loro discendenti diretti ed essendo stato spodestato come popolo sovrano solo quattrocento anni fa, aveva delle caratteristiche non lontane dai nativi americani (vicinanza, tabacco come viatico spirituale, guerra solo come necessità e mai come strumento di distruzione di massa o conquista pura, rapporto con la natura e ambiente di vita sia rigoglioso che desertico…), e dalla nostra cultura medioevale romanica (horror vacui, asimmetria, rappresentazione della natura…) pur avendo strutturato una cultura lontana dalla nostra e non avendo mai raggiunto quello che qui  in Europa viene definito dagli storici il neolitico… -

 

 dal web,un villaggio dei Maya di oggi

 

Abbiamo anche avuto un incontro con i Maya che tuttora esistono e vivono quasi come allora in capanne naturali senza quasi strumenti tecnici, all’interno della giungla, che è stata aperta per fare strade e case, ma permea ancora tutta l’area dello Yucatan ed in cui ancora vivono molti animali selvaggi e vivono e coltivano appunto i Maya.

Essi sembrano avere accolto la religione cristiana, ma hanno ancora molti elementi che invece fanno filtrare i vecchi riti e le vecchie divinità, come alcune statuette di terracotta nei quali viene bruciato l’incenso (comune a quasi tute le religioni) mentre si suonano gli strumenti (flauti, conchiglie, maracas e tamburi) che erano gli stessi strumenti dei suonatori sacri di un tempo.

I maya, nati dal mais, che ancora i vecchi cucinano nelle case a fuoco lento e che i messicani mangiano come gallette con intrugli ben piccanti, vivono ancora in povertà a contatto con la loro terra e vicino alle rovine che furono i centri spirituali del loro passato e che ora sono luoghi di turismo. Anche se ancora molte rovine attendono nella giungla e la vita è ben diversa nel Chapas, dove i nativi a fatica anno trovato una loro autonomia amministrativa…

 

 

uno spirito

Lasciando il Messico siamo approdati in Nuovo Messico, un stato degli Stati Uniti definito sulle loro monete Land of Enchantment,

molto poco turistico, e poco industrializzato, ma caratterizzato da un passato particolare: in quella zona desertica che confina con il Texas, l’Arizona, il Colorado  ed a sud con il Messico stesso, vi sono le riserve di molti popoli di nativi americani diversi (22) tra cui i Pueblo, i Navajo, gli Zuni, gli Hopi, gli Apache, … inoltre qui si sono stabilite le prime comunità Hippy degli anni sessanta e vi sono zone vicine alquanto particolari ed infine questa è la terra colonizzata dall’uomo bianco, dagli europei, più antica in quanto gli spagnoli vi si stabilirono molto prima del viaggio dei Pilgrim Fathers… qui passa il Rio Gande un fiume famoso per essere stato teatro di tante battaglie e meta dei cercatori d’oro che passarono da qui non senza il loro carico di violenza, disperazione, morte, ma anche successo, pionieri di quello che divenne il la famosa brama di West, che portò questa terra ad essere lo scenario prima della vittoria degli europei sui nativa e poi le quinte di moltissimi film che poi ripresero quel periodo.

All’arrivo in una antica cittadina Navajo poi conquistata da un imprenditore del carbone europeo che gli diede il nome, Gallup, abbiamo pernottato in un “antico”  (in America bastano 50 anni) hotel che ospitò molti attori e attrici che girarono i vari film ambientati nel vecchio west di Hollywood.

La persona che gestiva l’accesso all’hotel apparteneva ai Navajo.

Abbiamo tentato quindi un primo approccio spiegando il nostro interesse ad entrare in contatto con la cultura dei nativi e che portavamo con noi una domanda fatta da un centro spirituale in Italia, ma la risposta è stata molto decisa: molte, troppe persone vanno in quei luoghi e vogliono conoscere la cultura e la “religione” dei nativi, ma questa fatta per loro non per noi.

Inoltre nessuno in America ama parlare della propria religione….

Ad un secondo tentativo, dopo aver riflettuto sulla risposta che avevamo ottenuto, ho spiegato alla persona che non ero interessato a parlare di religione, ma di spiritualità e che di solito non consideravo negativo rispondere a qualcuno che chiedesse un consiglio.

Inoltre mentre il mio interesse era solo di poter incontrare una persona di spirito, senza neppure rivolgerle domande, portavo con me una “missione” per la quale chiedevo due consigli: uno riguardo alla ricerca spirituale di chi voleva recuperare un contatto profondo con la natura, e due rispetto a ciò che sarebbe accaduto nel 2012.

La persona ha quindi accettato di chiarirci che non credeva in ciò che doveva accadere nel 2012, tutto in realtà è circolare…  molte persone si fanno prendere da queste cose… Ognuno deve cercare la risposta alle esigenze spirituali dentro di sé, lui seguiva gli insegnamenti dei Navajo, ma questi non erano fatti per noi… Le religioni in realtà sono fatte per creare paura e controllare le persone, non esistono solo dei buoni, ma vi sono tante cose di cui tenere conto, mentre la spiritualità è molto più potente e personale e per questo non voleva parlarne.

Il nostro percorso ci ha quindi portati a visitare i nativi di Zuni Peublo, dove si animò la prima, ed unica, rivolta dei pueblo contro la dominazione spagnola verso la fine del 1600. Qui abbiamo riproposto poi la nostra richiesta di come poter avere un messaggio riguardo queste dimensioni spirituali,e la guida ci ha riposto che occorreva parlare con un medicine-man (un uomo-medicina, uno “sciamano”, o meglio colui che ha accesso alla dimensione esoterico-spirituale, al mondo degli spiriti), ma visto che era in preparazione la loro cerimonia più sacra, ossia la summer-dance del solstizio estivo del 21 giugno, difficilmente avrebbero accettato di parlare con noi essendo impegnati nella preparazione.

Il nostro percorso ci ha portati quindi a Sidona, sui monti dell’Arizona, famosa perché attorno ad alcuni picchi di roccia molto antichi, i sensitivi di tutto il mondo percepiscono molta energia, divisa in energia femminile, maschile e di equilibrio. Sembra che la particolare conformazione del sottosuolo dia origine a dei Vortex, dei vortici di energia.

 

 

 Sidona

 

I luoghi erano molto suggestivi, e devo dire che in generale quelle zone con i cieli amplissimi, i canyon, il deserto di vari colori, l’orizzonte senza fine, le montagne antichissime, ed il confronto immediato tra l’uomo, la terra, il sole e le nuvole porta con sé già moltissima energia.

Non so se i Vortex siano realtà o mistificazione, però sono sicuro che quei luoghi sono sacri di per sé e lo erano per i nativi, inoltre vi era un suono molto simile all’energia elettrica che sfrigola che rendeva il tutto molto particolare.

 

 

 la terra dei nativi…

Dopo aver visitato le Mesa degli Hopi dove vivono ancora con un rapporto molto stretto con le tradizioni e il deserto, e le terre dei Navajo, che hanno optato per una civilizzazione” più moderna e la creazione di vari Casinò, i quali hanno dato respiro ai nativi dopo un periodo di grande povertà di risorse, siamo tornati in Nuovo Messico, nella strada che da Albuquerque porta a Santa Fe e a Taos.

 

 

 

  da web: una Mesa degli Hopi

Tra gli Hopi ho acquistato nel museo un saggio di uno studioso che ha raccolto le ultime profezie dei vecchi saggi, prima che lasciassero questa dimensione, nelle quali si parla delle difficoltà che i popoli nativi avrebbero avuto per mantenere le loro tradizioni, ma di più la loro spiritualità, del rischio che fossero conquistati una seconda volta dai loro stessi giovani oramai assuefatti dall’americanismo.

- In effetti ciò che mi confermava una donna successivamente, la situazione dei nativi è molto difficile: conquistati, poi liberati, ma ancora all’interno dello stato che li ha conquistati, ancora ostaggi dei loro conquistatori, che li hanno privati della loro terra, e da cui dipendono ancora in quanto i trattati che definiscono le riserve non sono proprio definitivi ed in cambio l’America dell’uomo bianco non cessa di conquistarli ogni giorno con il consumismo, l’americanismo ed il capitalismo, i richiami dell’easy-life, del vivere comodi con la tecnologia e l’esercito onnipresente… inoltre vi è una fatto sia negativo sia positivo riguardo i nativi americani o gli indiani come noi gli chiamiamo,sono molto conosciuti in occidente per un discorso culturale, ossia per i film, la letteratura e i fumetti, quindi fanno parte del nostro background molto più di altri popoli con un grande rapporto con la natura, si pensi agli animisti dell’Africa, ai popoli che vinvono sugli alberi del Bangladesh e dell’India, ed agli aborigeni dell’Australia… Quindi noi non li lasciamo vivere da soli, continuiamo a domandargli qualcosa, ad interessarci di loro…  -

Tra le profezie si parla di quello che deve accadere nei primi anni del 2010, anche se il tutto sembra legato dalle scelte che gli uomini coinvolti faranno, non da un determinismo assoluto.

Dopo aver visitato Madrid, una piccola cittadina nata da un’antica miniera di carbone, poi meta di hippy (fricchettoni diremmo noi oggi) ed ora piena di casette di legno in stile antico e di artisti che in passato parteciparono al movimento hippy e che ora producono artigianato artistico, siamo arrivati a Taos.

 

 

 

  da web: Madrid NM

 

Durante la visita, ripetuta per due giorni consecutivi, al Pueblo di Taos, ossia al villaggio nativo tra i più antichi, che sorge molto vicino alla cittadina e caratterizzato da un’architettura ancora tradizionale, ossia con costruzioni di fango, ci siamo resi conto che qui i nativi sono molto più abituati al rapporto con gli occidentali e quindi più disponibili anche a parlare.

Nelle loro case, durante il giorno, vengono allestiti degli atelier in cui si mostrano i prodotti di un raffinato artigianato artistico, ma dove si crea anche un momento di passaggio, di rapporto tra le diverse culture.

Qui abbiamo conosciuto parecchie persone che ci hanno accolto e con cui abbiamo avuto vari scambi sulle cultura americana, quella europea e la nativa, sulla produzione artistica ed infine anche sulla spiritualità.

 

 

 

  da web: Taos Pueblo

 

Un giovane ragazzo che aveva origini italiane in quanto il padre veniva dall’Italia ed ora viveva in quel pueblo, ha risposto alle nostre domande chiarendo che aveva parlato con suo nonno della tradizione spirituale del suo popolo e con i suoi amici di ciò che stava accadendo. Secondo lui gli avvenimenti degli ultimi anni chiarivano che si stava preparando una momento di grande cambiamento: le torri gemelle, il mare nero e anche un fatto molto strano, ossia un’aurora boreale sopra i monti dietro il loro pueblo pochi anni fa…

Un anziano artigiano del luogo ci ha raccontato una delle loro “leggende”.

Tra gli oggetti della sua bottega aveva degli ossi divisi tra bianchi e seganti di nero dentro un sacco di pelle.

Era un gioco antico a cui aveva giocato per ore una volta.

Quel gioco viene da molto lontano: quando agli inizi dei tempi esistevano due fazioni, gli uomini e gli animali, si fece quel gioco in cui l’osso bianco che rappresenta il femminile vince e quello colorato di nero il maschile perde, per decidere a chi dovesse andare la supremazia sulla terra.

Gli uomini e gli animali avevano entrambi 10 ossi.

All’inizio gli animali vincevano, in quanto essi erano in grado di cantare e ballare per la terra, e gli uomini rimasero con un solo osso contro i sei degli animali.

Mentre gli animali erano già pronti a saltare sugli uomini per mangiarseli, il capo degli uomini intonò un canto con il tamburo sacro e si rivolse al Grande Spirito, cantando il momento della creazione, del cielo, della terra, dell’acqua, degli animali e degli uomini.

Quindi, grazie al Grande Spirito, con quell’unico osso gli uomini vinsero, e mentre gli animali tornarono nella foresta, nell’acqua o scavando, nel terreno, il Grande Spirito diede all’uomo la supremazia e la possibilità di sfamarsi con gli animali… ma solo fino a che avesse avuto rispetto degli stessi e della natura, altrimenti egli avrebbe ridato la vittoria agli animali e alla natura.

Un’artista già affermato ci ha dato la risposta più diretta alle nostre domande, ma, credo, non la meno importante.

Meko Concha, che nella sua casa di terra, al di là del torrente sacro che attraversa, con la sua acqua pura, il pueblo, tiene poche cose, pur essendo un pittore, scultore e scrittore, ma che ama mostrare le foto dei suoi avi, e quelle dei suoi manufatti artistici; ci dice che gli uomini ora stanno e camminano sul terreno, ma non lo comprendono. Inquinano, distruggono e stravolgono la terra, ma non la comprendono più.

Dopo aver ascoltato le nostre domande, al nostro secondo incontro, ci ha risposto che non vi è nessun mistero in quello che a breve accadrà e sta già accadendo… l’uomo non rispetta più la natura e questo ha delle conseguenze.

Avendo abbandonato la via, strada giusta la natura risponde.

Gli uomini, i giovani si rimbambiscono davanti alla tv e non sono più in grado di pensare e sentire.

La terra farà la sua strada e tra poco tempo si vedranno gli effetti.

Ma tutto questo è dovuto agli uomini, siamo noi a provocarlo, non è un fatto assoluto.

Il serpente con le corna, simbolo dell’acqua è molto importante.

L’acqua va rispettata, noi stessi siamo fatti per due terzi di acqua, siamo tutti parte del grande spirito, ognuno deve fare ciò che può nel suo posto, per recuperare questo rapporto e rispetto della natura, della madre Terra.

 

 

 

  New Mexico

 

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Di Alex (del 25/08/2010 @ 09:37:31, in Informatica, linkato 1792 volte)

Il Palm Pre, ed il Palm Pre Plus certo non stanno avendo il dovuto successo stretti, come sono, da avversari incalliti come i telefoni Android, i Blackberry, i Nokia e i vari modelli Iphone (i Windows Mobile sono decisamente in calo e poco interessenti a parer mio).

Di certo la mancanza di programmi sviluppati ad hoc e le difficoltà economiche dell'azienda, che hanno limitato il lancio degli smartphone solo in alcuni paesi, infatti manca l'Italia, rendono difficile la diffusione di questo strumento che, pur non essendo un Cult, un oggetto di moda, ha un bel design ed è decisamente molto funzionale e con potenzialità di programmazione ed utilizzo veramente interessanti!

Bene, nonostante la frustrazione di avere un ottimo prodotto tra le mani senza poter utilizzare gli applicativi a pagamento che ne possano sfruttare appieno le funzionalità (per me e per tutti gli italiani e gli altri abitanti di nazioni ove il Palm Pre non è distribuito); devo dire che grazie a Preware e ai programmi sviluppati dai programmatori "Home" (sito Precentral), ed a qualche applicativo gratuito accessibile sul catalogo ufficiale dal mondo, finalmente il sassolino, come viene definito, ora funziona dovere.

Se è vero che ancora molti produttori non hanno portato i loro software sulla piattaforma webos, è pur vero che ora si possono elaborare i documenti di word (Scratch), navigare con simulazione 3d in GPS con Navit, accedere al pc con VNC e utilizzare alcuni giochi di ultima generazione 3d.

Certo noi italiani per alcuni strumenti ci dobbiamo affidare a dei file ipk distribuiti in rete di sfruso, in quanto la Palm (ora anche HP) non è ancora riuscita ad entrate nel mercato del bel paese (mah bello oramai pochino) però siamo vicini ad avere le funzionalità a buon punto.

Sistema Aperto
Se consideriamo quindi che a breve si passerà alla versione 2.0 del webos, che promette molte cose in più, sono in preparazione vari hardware nuovi, e le applicazioni aumentano e migliorano giornalmente (è previsto l'arrivo di quickoffice!) possiamo considerare che il Webos risulta essere forse l'unico os per smartphone veramente aperto, in cui la stessa Palm premia e promuove gli Homebrew e le applicazioni non ufficiali spesso superano quelle ufficiali nel coprire mancanze e potenzialità.

Questo non si può dire degli altri os, che comunque bloccano, più o meno direttamente, le funzioni dei loro hardware e dei loro OS, si veda il Bluetooth dell'Iphone sbloccato dopo più di un anno, i molti smartphone Android che non permettono variazioni all'OS, la Apple che cancella o blocca la distribuzione di software che ritiene non piacevoli al suo mercato (=Opera), senza parlare del sistema Nokia (il Symbian), che è blindatissimo.

Certo per ognuno esistono sistemi di crack, ma in nessuno esiste un supporto per chi sviluppa a casa, e questa era una politica della Palm fin dai primi Palmos, tanto da avere cataloghi per palm OS di centinaia di migliaia di applicazioni, il che ha aiutato la necessità di avere sia su PalmPre che su Iphone e Nokia e Windows Mobile la presenza di un emulatore di PalmOS!

Sincronizzazione
Alla lunga poi mi sono accorto che
avere un sistema come Itunes che davvero permette di gestire i media sul pc e sincronizzare tutto su Iphone (come il vecchio Palm Dektop), ma d'altra parte verifica continuamente e blocca le funzioni che non piacciono alla Apple, ha bisogni di continui aggiornamenti, non permette di aggiornare il telefono a pena di perdere tutti i sistemi per l'homebrew e ad ogni pià piccola variazione deve sincronizzare tutto lo smartphone per parecchio tempo, scoccia non poco.
Esiste Missing Sync per Palm Pre, che simula un buon Palm Dektop anche per media e altro, ma risulta interessante più che altro per salvare i comntenuti.
Il Pre aggiorna i dati, le applicazioni e il sistema online, senza inteferire sulle cose già installate, a parte le patch ed il kernel ovviamente (tranne che esistiono programmini per ripristinare tutto come era in pochi minuti), non necessita di sincronizzare avendo bisogno di unl pc e di un software specifico e di non utilizzare il telefono nel frattempo (fa tutto in background!).
Inoltre il trasferimento dei files su Iphone è veramente fastidioso per quanto sia bloccatissimo e mutuato da ITunes (esistono alternative come Iphone browser e WinSCP, ma con che lentezza!) mentre il Pre ha la possibilità di condividere il disco solo connettendolo all'USB con una ottima velocità di trasferimento.

Inoltre devo dire che Preware funziona velocemente e senza errori, mentre Cydia si impalla, ci mette moltissimo ad aggiornarsi ed è la seconda volta che si blocca sul mio Iphone non permettendo più aggiunte ed aggiornamenti, merito credo, della difficile dinamicità dell'OS nell'accettare le modifiche esterne, il contrario, da che vedo, del WebOS, ad esempio con UberKernel che permette di overclokkare l'Os e migliorare di moto le prestazioni anche solo del Pre normale.

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Di Alex (del 04/09/2010 @ 08:33:08, in Informatica, linkato 2507 volte)

Il Palm Pixi, rispetto al suo fratello maggiore Palm Pre, si presenta subito con caratteristiche specifiche.

Il Palm Pre ha una forma accatttivante, comoda ed ergonomica con lo slider a scivolata, però il materiale di plastica lucida che lo compone non trasmette solidità (come invece la scocca dell'Iphone) anche se questa caratteristica lo rende estremamente leggero e maneggevole.

PixiPlus 

Il Palm Pixi Plus cattura subito per la scocca che ricopre il telefono vero e proprio, in gomma, il che lo rende molto comodo, anche in vista del fatto che risulta molto piccolo e sottile, data la leggerezza se fosse scivoloso sarebbe davvero un problema!
I tasti direttamente disponibili sotto lo schermo luminosissimo sono ovali ed in gomma trasparente rialzata, devo dire molto comodi anche se un po' vicini l'uno all'altro.
Abituato al Palm Pre (non al Plus), devo dire che la velocità di risposta delle applicazioni è ottima, e l'area gestionale, che caratterizza tutti i nuovi prodotti della Palm, una striscia nera che recepisce i colpi o le scivolate delle dita per realizzare il torna indietro, e la messa in attesa delle applicazioni per il passaggio alle schede del multitasking, risulta ancora più comoda senza pulsanti e con il led a striscia orizzontale.

Confronto Pixi-Pre

Dopo qualche ora di utilizzo devo dire che il Pixi non ingombra, sta davvero dappertutto, quasi anche nel portafoglio..., ha una ergonomicità del tutto differente dal sassolino Pre grosso come il palmo di una mano e dal monolite Iphone, è comodo come un Nokia, ma appena più largo per poter accedere comodamente al multitouch, accettabilmente gestibile anche se lo schermo è il più piccolo di tutti. I tasti sono decisamente piacevoli e comodi, mentre il bordo dello slider del Pre infastidisce un po' l'accesso.
Anche se il processore non può eguagliare gli altri due (Pre e Iphone), e nemmeno quindi le prestazioni, considerando il prezzo (sui 200€ e anche meno) e le potenzialità del Webos (multitasking vero a schede, sincronizzazione con tutti i vari sistemi web come google account o facebook, wifi, umts, gps, html5, googlemaps, aggiornamenti e applicazioni on air ossia senza collegarsi al pc...), tutte disponibili, a parte solo alcuni software e giochi 3d (però gli ultimi prodotti 3d sono veramente godibili anche su Pixi), il Pixi Plus è un ottimo prodotto, piccolo, leggero, veloce quel tanto che occorre, con 8Gb di storage e la tastiera molto comoda, credo che sia davvero una buona idea della Palm.

Insomma un ottima versione del Palm Pre, piccola, leggera, sottile, comoda e veramente piacevole.
Certo senza il Wifi della versione non-plus ci sarebbe stata una grave mancanza.
Il prezzo decisamente abbordabile, la comodità e la qualità del prodotto ne fanno un ottimo strumento, da non perdere.

Con l'aggiunta di Preware, il software che installa i programmi della comunità privata accettata ed aiutata dalla Palm, a differenza delle altre case produttrici di smartphone, si dispone di moltissimi applicativi, siamo inattesa però dello sbarco ufficiale della Palm in Italia, onde poter accedere anche alle applicazioni a pagamento del catalogo WebOs.

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Di Alex (del 13/09/2010 @ 05:48:12, in Società, linkato 1681 volte)
13-14 novembre 2010 Maschile e femminile: la guarigione delle relazioni di coppia nell’albero genealogico
armonizzare gli archetipi interiori per potersi vivere liberamente le relazioni con l’altro genere
(Sede seminario: Bologna)
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI TELEFONARE Stefania 331 6821258


Fonte: http://www.lailanto.it e http://www.psicosciamanesimo.com/
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Di Alex (del 13/09/2010 @ 23:26:08, in Società, linkato 1736 volte)
Che due Palle! Tra Berlusocni senza palle e senza faccia (sarà per metà finta), le tro.e come ministri, la gente che perde il lavoro e le ditte che chiudono, la mafia che dilaga e le leggi porcellum, ma che tristezza di Italia.
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Di Alex (del 24/09/2010 @ 17:01:37, in Società, linkato 1192 volte)

In merito a Vittorio Sgarbi & company.

Si senz'altro Sgarbi ha studiato storia dell'arte, lo posso dire essendo laureato in storia dell'arte.
Ma lasciate perdere la qualità umana, culturale e sociale di quella persona.

Personalmente ritengo che la maggiro parte dei problemi dell'Italia nasca dai presuntuosi.
Sono loro la matrice del furbismo, del non seguire le leggi e le regole.

Sgarbino è solo lo stupidino diturno che ha incarnato ed incaran queste regole del cappero italiane, nulla di più, non concepisco qualcuno che voglia seguirlo, è come seguire una vecchia zitella incazzata che spara giuste cazzate lette sull'enciclopedia.

Il valore di ciò che viene detto, attenzione, dipende anche dalla persona che lo dice!

Probabilmente lo stesso virus, o meglio tumore, attacca anche Parma, piena di gente che fa fallire fabbriche milionarie per esagerazione (Salamini, Arquati, Parmalat, Guru...), fuoristrada che sorpassano ai 150 e gentaglia priva di cosienza e rispetto degli altri.

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Di Alex (del 26/09/2010 @ 08:24:27, in Informatica, linkato 2414 volte)

Iphone

Perchè la Apple si rifiuta di abilitare con l'aggiornamento del suo iOS 1,4, la funzione sfondo e multitasking (devo dire un po' poverella al confronto con quella Palm, il più delle volte ci impiega come ad aprire l'applicazione da zero e spesso si scorda i dati ultimi) sull'Iphone 3G?

Se consideriamo che la versione dell'OS jailbreakkata abilita queste funzioni con buon successo sul terminale 3G, allora si evince che la Apple (come la becera Microsoft che ora sviluppa tutto non per XP per costringere gli utenti ad abbandonarlo vistoil flop di Windows Vista e 7, ma questo è un classico di Windows), spinge gli utenti beceramente ad abbandonare gli Iphone vecchi per i nuovi...

Il nuovo Itunes poi è di una lentezza esasperante! quasi inutilizzabile.

Certo la tendenza di Apple sta cambiando e ora accetta nel suo catalogo varie applicazioni prima bloccate, ma l'iOS è lungi dall'essere aperto.

Treo Collection

Palm - HP allora, come fate a lasciare un così leale utente senza palm Pre in Italia?!
Palm - HP how You can leave a loyal user without Palm Pre in Italy?!

Collection

Mancano il palm m100, il Treo 180 ed il Treo 600 che ho venduto!

Palm Pre Plus

Ecco finalmente il Palm Pre Plus, ora possiedo l'intera collezione (a parte il Pixi base):

Palm Pre Plus

Il telefono si presenta molto simile al Palm Pre base, a parte il tasto/led che è sostituito da un'area tattile con un led a fessura non visibile quando spento.

Certo è 16gb di memoria e la memoria ram per l'avvio delle applicazioni migliorata, fanno la vera differenza interna.

La tastiera è la stessa (purtroppo mi devo accontentare negli ultimi acquisti della qwertz e di alcuni simboli tedeschi, unico luogo dove poter acquistare telefoni unlocked per noi Italiani).

La batteria è sempre la BP1 da circa 1150mAh credo,
accettabile se si spengono tutti i servizi non utili, utilizzando:
"battery saver" che spegne ed accende il telefono (con la modalità aereo) ad orari predefiniti
i Toggle per accendere e spegnere il GPS e il 3G,
mantenendo il wif operativo solo se necessario,
e tenendo la luminosità bassina, in modo da arrivare a circa due giorni di utilizzo senza ricarica.

Ma ecco la novità.

PPP cover

La cover è, come quella del Pixi plus, non più in plastica lucida, ma in gomma prensile e possiede già il sistema per touchstone (la carica per induzione ad appoggio, "invenzione" della Palm).

In quanto alla velocità ho potuto fare poche prove, ma devo dire che il mio Palm Pre pieno di roba sugli 8gb, ma con UberKernel e Govnah che lo overcloccano a 600 ha aperto Battaglia navale (un game in 3d noto anche agli Iphonisti) in 8sec ALLA PARI con il Palm Pre Plus!

In definitiva: il Palm Pre Plus è veramente ottimo (ha battuto l'iphone3gs nei contest online), comodo, con tastiera, un buon schermo ed una grande funzionalità di software e di sistema operativo, la versione Plus poi presenta una maggior quantità di memoria e una maggior spazio del disco (da 8 a 16gb). Direi che risulta uno dei migliori touch in circolazione, solo un po' carente ancora la lista della applicazioni online, ma considerando che il WebOS è l'unico veramente libero e che la Palm-HP supporta i programmatori privati, credo che presto se ne vedranno delle belle, specialmente all'arrivo della versione 2.0 del webos e sperando in una approdo in Italia!

Palm  Pixi Plus

Ecco le foto della parte interna del Pixi (a fianco il Palm Pre).





Notiamo come la tastiera del Pixi Plus spicchi maggiormente sul piano del telefono e i tasti arrotondati ed in gomma, rendano comodo l'accesso.

Ed ecco invece alcune caratteristiche interessanti, a parte la sottigliezza del palmare, si nota, nella scocca di gomma, sulla sinistra, lo sportellino arrotondato da aprire per connettere la microusb, molto comodo rispetto alla baionetta dell'Iphone che si riempie di polvere e altro, e allo sportellino in plastica dura del Palm Pre, che mi si è già rotto dopo nove mesi di utilizzo. In questo caso lo sportello fa parte della scocca e si apre a pressione, pulito, molto chiuso e resistente, frose un po' troppo per cui occorre fare forza per poter infilare il cavetto...

Inoltre i due tasti del volume e il pulsantino per il passaggio al silenzione/vibrato, invenzione del Treo della Palm, poi copiato da molti altri, ma che ora è copiato dall'Iphone come forma.

Notiamo qui la scocca in materiale gommoso molto aderente, il microfono a destra in basso, il scondo elemento copiato, se si può dire, dall'Iphone, cioè i due altoparlanti stereo, il che mi dice che se il Palm Pre possiede una sola "cassa", allora forse la sua qualità musicale non è come quella del Pixi Plus (dell'N71 della nokia, dell'Iphone...) che possiede invece due casse stereo, elemento poco notato in giro, inoltre alla prova in effetti il suono sembra migliore nel Pixi.
Infine ecco la fotocamera ed il led del flash, così utile con l'app Led Torch che lo accende a grande potenza, tanto da illuminare alcuni metri molto efficacemente.

Ed ecco qui i cellulari Palm Pre e Pixi Plus "nudi", si noti che la batteria è la stessa: BP1 e che in tutti imodelli Palm, dalla notte dei tempi, è sostituibile (io ho anche la versione potenziata per Treo 650 680 e Palm Pre, quasi una settimana di carica senza problemi!), inoltre mentre la scocca del Palm Pre è di plastica nera lucida, la quale non dà molto la sensazione di tenuta, quella del pixi ricopre il retro ed i fianchi del cellulare in toto, come una barchetta, e trasmette un'ottima senzazione di precisione, ergonomicità, sicurezza.

In ultimo, in considerazione di Peter Skillman che è passato da Palm a Nokia, e dice che il cellulare Pixi è ottimo, ma il nome è da gay: possiamo rispondere che il nome PIXI sembra arrivare proprio dalla Svezia (patria del Nokia), e richiama una creatura dell'immaginario celtico della Cornovaglia in Inghilterra, quindi nulla di male invece, anzi un nome simpatico, e spero che essendo un folletto gliela faccia vedere a questo Peter rovinandogli le giornate con i suoi tiri.

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Di Alex (del 22/10/2010 @ 13:43:36, in Informatica, linkato 1261 volte)

A qualche giorno ancora prima dell'uscita del Palm Pre 2, vediamo qual'è l'esperienza con il Palm Pre.
Innanzitutto si può vedere come il Palm, Pre 2 ha mantenuto la tipologia migliore di scocca finora creata da HP-Palm, ossia quella avvolgente in gomma del Pixi, perdendo lo sportellino inutile della microUSB.
Infatti oltre a perdere lo sportellino il mio Pre a quasi un anno dall'acquisto come usato (poco comunque), ha una fessurina che parte dall'angolo dell'apertura della microusb e punta inesorabilmente verso lo schermo, il che è alquanto inquietante e fastidioso...

Ritengo quindi che la scelta per il Pre2 sia ottima, e garantirà una notevole durata al uovo smartphone.

Rispetto invece alla solita mancanza di lancio del Pre2 in Italia ed al fatto che le App a pagamento ancora non si possano scaricare anche se vi sono comunque una certa quantità di utilizzatori, la cosa mi infastidisce molto, visto che mi costringe a basarmi solo sulle homebrew e sui programmi scaricati, e la cosa rende comunque poco appetibile l'utlizzo del Pre al posto di un ottimo Iphone in grado di fare qualiasi cosa oramai (non ho provato Blackbarry e Android, né penso che lo farò).

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Di Alex (del 29/10/2010 @ 13:42:38, in Help Informatico, linkato 2623 volte)

Ecco una breve guida su come comprare su ebay senza avere brutte sorprese, seguendo esperienze personali sulla situazione.

OSSERVIAMO QUESTO ANNUNCIO

Partiamo dal titolo: riguarda l'oggetto che cerchiamo, ossia un Iphone 4g. Risulta nuovo e a 16gb, corrisponde, anche se il nuovo dovrebbe portarci ad un altro prezzo, inoltre è da sempre lo specchietto per le allodole, non fidatevi.

Il prezzo, anche se su Ebay con le aste non si può capire bene fino a qualche ora dallo scadere, occorre conoscere il prezzo medio di ciò che cerchiamo, prezzi troppo bassi sono strani, se non sono dovuti a resellers, ossia venditori professionali o ad oggetti usati o con problemi dichiarati, statene lontani.

Il venditore, la percentuale di qualità dovrebbe sempre essere dal 100% al 98%, più basso è strano, anche se qualcuno scontento c'è sempre, se si superanmo le 50 transazioni non si può andare sotto il 95%, quindi questo miiiiiinkia è alquanto pericoloso, inoltre clicchiamo sul nome e vediamo i commenti, se quelli che dicono che l'oggetto venduto non è corrispondente superano i due commenti, abbandonate.

La foto, è considerata puramente indicativa, si può mettere la foto di una pubblicità per un oggetto usato... in questo caso è falsa in realtà...

Le caratteristiche tecniche, e qui ci soffermiamo, questo spesso è l'unico punto in cui anche le peggiori canaglie dicono la verità, quindi la mancanza dell'UMTS, ad esempio, deve far pensare. Monitorate bene queste caratteristiche, devono corrispondere in toto all'oggetto che volete, quindi dovete conoscerlo bene...

La descrizione, anche questa è indicativa, ma considerate che impegna il venditore, quindi dubitate di annunci con termini come: "come", "tipo", "simile" e i vari sinonimi, in questo caso Tipo intendeva un clone sciphone da 50€!!!!

le domande, fatele, se non venogno pubblicate dubitate del venditore.

In ultimo il pagamento, dopo la vittoria dell'asta, se vi chiedono di pagare con ricariche PostePay rischiate un commento negativo e una vertenza, ma NON PAGATE E MOLLATE IL VENDITORE.

In questo caso tale G.Trabucchi di Siracusa (forse un prestanome), mi ha rifilato, nonostante anni su ebay e più di 50 transazioni, un sciphone (ciofeca) da 50€ e alla mia contestazione ha rispoto che "tipo" significa "simile", peccato che fosse pure il tipo di sciphone 3gs e non 4g.

Ho scritto proponendo una restituzione o una transazione più corretta, ma nulla (in un altro caso invece la restituzione era andata a buon fine ed avevo recuperato tutto).

In questo caso si fa la contestazione (Ebay gli ha chiuso l'account) e la denuncia alla Polizia postale, ma dubitate di rivedere i soldi, purtroppo.

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Di Alex (del 30/10/2010 @ 07:07:56, in Informatica, linkato 1251 volte)

Dunque,

il Palm Pre 2 sembra inseguire abbastanza l'Iphone, considerando alcuni dettagli come la fotocamera a 5Mpx, l'altoparlatino e lo schermo piatto, vero è però che si è mantenuta la coerenza con il progetto Palm (HP), ossia slide e tastiera, forma a sassolino molto ergonomica e decisamente più gestibile dell'Iphone che diventa sempre più grosso.

Certo le vere novità sono: la scocca di materiale gommoso, senza sportellini ed avvolgente, la fotocamera a 5mpx, lo schermo piatto, il processore a 1ghz, il webos 2.0, che però si spera arrivi anche sui vecchi modelli poi.

Certo non sono modifiche stratosferiche, e credo che il reale successo sarà dovuto a tre fattori: pubblicità, diffusione davvero planetaria, App decisamente migliorate ed in buona quanità.

Purtroppo se entro Natale le cose non cambiano, non credo che la diffusione sarà iun tutti i paesi Italia compresa, per la pubblicità si vedrà, per le App credo che ci vorrà un po' dal lancio della nuova versione dell'Os, ma se entro qualche mese non si hanno le possibilità dell'Iphone e dell'Android, ti saluto Rosina...

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